È quasi un mese che non pubblico nulla in questo blog. Perché non lo stia facendo sarebbe un po' lungo da spiegare... In estrema sintesi, la "nuova stella polare" di cui parlavo nell'ultimo post impegna felicemente buona parte del mio tempo libero, poi avendo trovato una persona veramente attenta a quello che penso e a quello che provo non sento più la stessa urgenza di esprimermi in cerca di attenzione... e infine, dopo quell'ultimo post, una sorta di "canto del cigno", tutto quello che avrei voluto scrivere mi sembrava così... inadeguato, non all'altezza (dal mio personalissimo punto di vista), ecco. Ma oggi interrompo il mio silenzio per affrontare in qualche modo uno degli argomenti riguardo ai quali non me la sono sentita di scrivere in queste settimane, trattandosi di un tema niente affatto semplice, per quanto sentito: la situazione a Gaza.
Poco fa ho acquistato — in una libreria Feltrinelli, non su Amazon — il libro che puoi vedere nella foto qui sopra:
Il loro grido è la mia voce. Poesie da Gaza. Per ogni copia venduta, Fazi Editore devolverà 5 euro a Emergency per le sue attività di assistenza sanitaria a Gaza.
P.S.: Questo post l'ho scritto al volo sullo smartphone, perché al momento non ho il PC con me. Ma conoscendo il mio disturbo ossessivo-compulsivo autodiagnosticato, appena possibile gli darò una sistemata... ;-)
Ciao Curiosona, il tuo blog è stato un'ottima compagnia, mi spiace che lo voglia abbandonare perchè mi ero affezionato a te soprattutto quando hai voluto condividere le tue emozioni.
RispondiEliminaFai bene a scrivere quando ne hai voglia: aggiornare il proprio blog deve essere un piacere, non un dovere!
RispondiEliminaPoi, da quello che ho capito, da brava "curiosona" ti sei data all'astronomia e più di un hobby è difficile mantenerlo! ;-)