Una delle consuetudini in vigore nel calcio italiano era che l'arbitro designato per dirigere una gara non potesse avere legami con nessuna delle due città le cui squadre si sarebbero dovute affrontare, allo scopo di fornire una maggiore garanzia di imparzialità. Questa sorta di regola è stata infranta ieri in occasione della seconda giornata del campionato di serie A. Come annunciato mercoledì da Gazzetta.it...
Cade ufficialmente la territorialità ⚽️🇮🇹
Daniele Doveri arbitrerà la Roma nel prossimo turno di campionato. Sarà lui, della sezione di Roma, a dirigere Verona-Roma di sabato sera ed è sostanzialmente un inizio che il designatore Gianluca Rocchi aveva preannunciato. “Se nel 2022 devo limitarmi e non mettere il più bravo perché c’è la territorialità, beh, allora siamo nel Medioevo” aveva detto.
La pagina Facebook Diciamo NO all'uso dell'aggettivo "medievale" con accezione dispregiativa non poteva non raccogliere la provocazione:
Pare fosse proprio tipico nel Medioevo designare un arbitro proveniente da un'altra città. Questa pratica nasce insieme ai comuni e fu osteggiata dal popolo minuto, che voleva "mogli e buoi dei paesi tuoi". Fu il podestà di Rocca Cannuccia, Gianciotto Pulcraterga, il primo ad andare contro i nobili locali, ma anche contro i vassalli, i valvassori, i valvassini e valvassetti. Infine fu deciso che l'arbitro designato potesse avere lo ius primae noctis e gli furono consegnate le chiavi della città e quelle che aprivano tutte le cinture di castità delle streghe bruciate dall'Inquisizione.
Se manca qualche stereotipo, segnalate 🙈
Sta di fatto che la Roma alla fine non solo non ha vinto, ma ha perso 2 a 1; mentre gli scaligeri sono a punteggio pieno, i giallorossi di Mourinho hanno un solo punto in classifica. Vuoi vedere che Daniele Doveri è tifoso della Lazio? ;-)
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