domenica 29 ottobre 2017

Sulla scelta del percorso ottimale

Nei giorni scorsi mi è capitato di guardare un video che illustra il cosiddetto paradosso di Braess – dal nome del matematico tedesco Dietrich Braess che lo teorizzò nel 1968 – del quale non avevo mai sentito parlare prima d'ora. Eccolo spiegato da Wikipedia (ho apportato qualche piccola modifica alla traduzione dall'inglese ivi riportata):
Per ciascun punto di una rete stradale, sia dato il numero di automobili in partenza da esso, e la loro destinazione. In queste condizioni si desidera stimare la distribuzione del flusso di traffico. Che una strada sia preferibile rispetto a un'altra dipende non soltanto dalla qualità della strada, ma anche dalla densità del flusso. Se ogni autista sceglie il percorso che gli sembra più favorevole, i tempi di percorrenza risultanti non sono necessariamente quelli minimi. Inoltre si può dimostrare con un esempio che un'estensione della rete stradale può causare una ridistribuzione del traffico che si traduce in tempi di percorrenza individuali più lunghi.
Vabbè, tanto vale guardare direttamente il video, che è senz'altro più chiaro e include anche l'esempio in questione.



Sempre riguardo al fatto che a volte le decisioni migliori da prendere al volante risultano apparentemente controintuitive, ho letto su Il Post che gli addetti alle consegne della società di spedizioni UPS, quando guidano, devono seguire la regola di non svoltare mai a sinistra a meno che non sia assolutamente necessario, anche se ciò significa allungare di molto il percorso. Questo perché, dovendo dare la precedenza ad altri veicoli nelle svolte a sinistra (ovviamente questo vale nei Paesi con guida a destra), il tempo e il carburante sprecati nell'attesa superano quelli risparmiati seguendo un percorso più breve. Si dà il caso che io alla stessa conclusione ci fossi arrivata anni fa, prima ancora di studiare il problema del commesso viaggiatore o di cammino minimo al quale dedicai la mia tesina di Ricerca Operativa: la mia esperienza al volante mi ha insegnato a evitare il più possibile le svolte a sinistra, a meno che la strada sia poco trafficata oppure l'incrocio sia regolato da una rotatoria (sempre siano lodate!). L'alternativa sarebbe prendersela di prepotenza, la precedenza, come fanno in tanti... ma io al contrario tendo sempre a essere perfino più prudente del necessario!

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