Nella trama si intrecciano sapientemente tre storie accomunate dal ruolo di primo piano assunto dalla Rete.Il regista (Henry-Alex Rubin) non l'avevo mai sentito nominare, anche perché a quanto pare è al suo esordio in un lungometraggio di finzione... e neppure il cast, per quanto validissimo, brilla per la presenza di volti noti, a parte due fighi come Jason Bateman e Frank Grillo; inoltre si rivede Michael Nyqvist, che nella trilogia scandinava Millennium impersonava il protagonista Mikael Blomkvist. In definitiva, comunque, il film merita: a meno che tu non sia un appassionato di thriller particolarmente esigente – nel qual caso non garantisco che gli sviluppi ti soddisferanno tanto quanto me – te lo consiglio senz'altro! :-)
- Un adolescente solitario e introverso tenta il suicidio per la vergogna dopo che una sua foto intima estortagli con l'inganno da due cyberbulli fa il giro della scuola.
- Una coppia in crisi per la perdita del figlioletto si ritrova al verde dopo aver subito un furto d'identità a causa dell'utilizzo incauto di una chat da parte della moglie.
- Una giornalista televisiva porta a casa uno scoop intervistando un diciottenne che si guadagna da vivere vendendo la propria immagine su un sito a luci rosse.
martedì 14 gennaio 2014
Disconnettiamoci!
Oggi pomeriggio sono andata al cinema a vedere il thriller Disconnect (qui il trailer). Ebbene, a me è piaciuto proprio tanto: l'ho trovato davvero avvincente, emozionante e... istruttivo. Sì, istruttivo, perché mette in guardia contro i rischi dei comportamenti imprudenti su internet: un argomento di scottante attualità, senza dubbio. Ma c'è di che riflettere anche sull'importanza di stabilire contatti umani che non siano soltanto "virtuali", e di coltivare i rapporti familiari in particolare.
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