Che i tagli alla scuola pubblica avessero avuto conseguenze talora eclatanti, come la necessità da parte degli alunni di portarsi la carta igienica da casa, era cosa tristemente nota. Quello che non sapevo, e che ho dedotto negli ultimi due giorni, è che a quanto pare la disastrosa situazione finanziaria della sanità abruzzese (è recente la notizia delle condanne del processo "Sanitopoli") impone ai dipendenti di lesinare su dei banali fogli di carta. E sorvoliamo sulle inefficienze e sulla scarsità di risorse umane e materiali dei reparti ospedalieri, perché non basterebbe di certo un post, e forse neppure un libro, per sviscerare la questione a fondo... :-/
Ieri mattina sono andata in ospedale a portare in visione i risultati delle mie ultime analisi del sangue: semplici controlli di routine, il fatto è che mi ritrovo i valori della ferritina abbastanza elevati, anche se in progressivo calo, e comunque, finché la percentuale di saturazione della transferrina rimane nella norma, non c'è nulla di cui preoccuparsi. Ebbene, come di consueto l'ematologo ha redatto al computer il responso... ma dove l'ha stampato? Mica su un foglio bianco, bensì sul retro del foglio delle analisi. Ed io che ci tenevo a mantenere separate le due tipologie di documenti... ma vabbè...
Oggi, mentre aspettavo di sottopormi a un'altra visita sempre in ospedale, mi sono resa conto di aver dimenticato di fotocopiare un certificato e un altro documento dei quali sicuramente i medici avrebbero voluto trattenere una copia. Il vicino bar-tabaccheria che offre anche il servizio fotocopie l'ho trovato chiuso, ma ricordavo che in una precedente occasione, nella medesima struttura sanitaria dove sono andata oggi, erano stati i dottori a fotocopiare i documenti di loro interesse, sia pur presentandomi la cosa come un'enorme concessione che mi facevano. E del resto la fotocopiatrice era in bella vista in un ufficetto là vicino, con il coperchio sollevato, e non sembrava per niente fuori uso. Ma quando ho ammesso di aver scordato di fare le fotocopie ed ho chiesto se per cortesia potevano pensarci loro, mi hanno detto che avrei dovuto provvedere io stessa, a meno di non voler lasciare loro gli originali: ce le può portare lunedì o martedì dalle 14:15 alle 16:00, mi hanno detto. Merci, au revoir. Ma pur di non doverci ritornare ho preferito raggiungere sotto il sole cocente una copisteria della quale ricordavo di essermi già servita in passato, l'ho trovata fortunatamente aperta da pochissimo, ho aspettato che la fotocopiatrice si riscaldasse, ho ottenuto le mie tre copie tre e sono tornata in ospedale per consegnarle a chi di dovere. Adieu, messieurs et mesdames!
[L'immagine che apre il post l'ho trovata su L'Altra Agrigento online]
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