venerdì 8 febbraio 2013

Non so più a chi credere

Con l'approssimarsi delle elezioni politiche 2013, nei giorni scorsi ho aderito alla campagna Social Fact Check lanciata da Eikon Strategic Consulting e ospitata da Zzub.it. Ogni pomeriggio ricevo via e-mail il link a un questionario al quale ho tempo fino alle ore 15 del giorno successivo per rispondere. Quelle che mi vengono sottoposte non sono vere e proprie domande, bensì affermazioni pubblicate sui profili social dei seguenti quattro leader politici: Silvio Berlusconi, Pierluigi Bersani, Beppe Grillo e Mario Monti. Per ciascuna devo valutare se la reputo vera o falsa. Successivamente i risultati vengono resi noti nel sito dedicato, nel quale si può scoprire chi è il politico più credibile del giorno. Dopo le prime due "giornate", il politico meno credibile risulta essere Berlusconi (e fin qui nulla da obiettare in proposito), quello più credibile Grillo (sul quale il mio pensiero si potrebbe riassumere in un "Mah...").
Per innovativo che sia, in fondo non si tratta che di un esperimento... particolarmente interessante, però: in fondo, tra i requisiti che dovrebbe soddisfare chi si candida a governare il Paese, la credibilità è uno dei più importanti. Avrei giusto una perplessità, e non da poco: come mai sono stati messi da parte gli altri due candidati premier, Oscar Giannino e Antonio Ingroia? Quest'ultimo, in particolare, risulta essere il "mio" candidato, ovvero quello che rispecchia maggiormente le mie opinioni, almeno stando al test preparato da La Stampa. Se gli utenti di FriendFeed che hanno fatto questo test costituissero un campione rappresentativo dell'elettorato, si potrebbe prevedere che l'ex (?) magistrato sia destinato a superare la soglia di sbarramento anche al Senato... ma del resto io stessa non sono mica convinta di votare per lui, anzi. In fin dei conti credo proprio che opterò per un "voto utile" abbastanza coerente con le mie idee, sperando che gli inciuci post-voto non mi facciano rimpiangere la scelta fatta.

2 commenti:

  1. Non c'e' niente di piu' inutile di un "voto utile" solo a mettertelo in tasca come al solito.

    RispondiElimina
  2. Beh, onestamente non credo che sia "inutile" dare il mio voto a una coalizione che abbia la reale possibilità di costituire un governo stabile ed efficiente. Non credo abbia molto senso votare qualcuno che (almeno a parole) propone ideali più simili ai miei, se poi non avrà i numeri necessari per tradurli in pratica. Pensa a chi nel 2008 ha votato comunista, e si è ritrovato senza parlamentari che lo rappresentassero...

    RispondiElimina