mercoledì 10 marzo 2010

Not Swiss Made

Ho scoperto che in molti casi è abbastanza sconsigliabile affidarsi agli orologi integrati negli oggetti di uso quotidiano, sia per i maniaci della puntualità che per i ritardatari cronici (fra i due estremi io mi colloco in un punto non ben precisato, ma sicuramente più vicino al primo :-)). Ho voluto effettuare una prova su alcuni degli orologi di cui dispongo... ed ecco i ritardi accumulati da ciascuno di essi nel corso di un mese (beh, 31 giorni, per essere pignoli), in ordine crescente.
  • Nokia 3600 Slide: 4 secondi
  • Nokia 6103 (ormai in disuso): 14-15 secondi
  • Samsung SGH-S720i: 1 minuto e 23 secondi
  • Orologio nel cruscotto dell'auto: 1 minuto e 40 secondi
Adesso che lo so, mi regolo di conseguenza (e per "rimettere" gli orologi preferisco non aspettare il passaggio dall'ora solare a quella legale o viceversa, ma cerco di farlo un po' più di frequente)... perché altrimenti, se ad esempio quando sono in giro mi fidassi ciecamente dell'orologio della macchina, rischierei spesso di arrivare in ritardo: magari di poco, ma pur sempre in ritardo. Per fortuna c'è il mio cronografo che quasi spacca il secondo...
Pur amando i gadget hi-tech, quando devo cambiare il cellulare opto sempre per modelli relativamente "spartani", perché più che adeguati alle mie esigenze. Però non mi pare di chiedere la luna se affermo che gradirei orologi un pochino più affidabili! ;-)
Adesso che ci penso... il mio primissimo telefonino, un Siemens C25, l'orologio non ce l'aveva proprio, e neanche il T9 e la vibrazione, per non parlare del display a colori e di tante altre funzioni che oggi costituiscono la norma. Però le suonerie personalizzabili (rigorosamente monofoniche) ce le aveva: mi piaceva un sacco comporle direttamente sulla tastiera, anche sui successivi Nokia 3310 e 3410. Un trastullo al quale purtroppo ho dovuto rinunciare, con l'avvento delle onnipresenti suonerie polifoniche...

3 commenti:

  1. Condivido assolutamente il tuo avvertimento riguardo l'imprecisione di alcuni orologi integrati in altri dispositivi, soprattutto quando sono dei ritardi ad accumularsi! Per ottenere una classifica forse più precisa ripeterei i test sui quattro orologi da te indicati disponendo i tre telefoni spenti all'interno di uno dei vani oggetto dell'auto, possibilmente più vicino all'orologio della vettura. Questo accorgimento dovrebbe sottoporre gli orologi dei telefoni allo stesso trattamento di escursione termica (e forse non solo) a cui è sottoposto quello dell'auto, almeno per far sì che il fattore di deriva termica del quarzo (e dei circuiti annessi) non falsi in parte il giudizio finale.
    Ah, lo sai perché gli orologi vengono esposti o reclamizzati (come nella foto del tuo cronografo) quasi sempre fermi alle 10 e 10? ;)

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  2. Effettivamente la procedura che suggerisci tu è molto più rigorosa del mio esperimento "all'acqua di rose"... ma in effetti a me non interessava verificare il ritardo accumulato da tutti gli orologi a parità di condizioni, bensì per ciascuno nelle condizioni in cui lo utilizzo abitualmente.
    Perché le 10 e 10, mi chiedi...? Argh, la sapevo!!! ;-) Mi pare che c'entrasse il fatto che la posizione delle lancette comunica al cervello umano un'impressione positiva, o qualcosa del genere... Vabbe', dopo faccio una ricerchina! :-)

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