venerdì 5 marzo 2010

Il centenario di Flaiano

Esattamente cento anni fa nasceva a Pescara Ennio Flaiano. Non potevo non ricordare questo mio illustre concittadino, scrittore (con Tempo di uccidere vinse nel 1947 la prima edizione del Premio Strega), sceneggiatore (La dolce vita di Federico Fellini, per menzionare il titolo più celebre), giornalista, umorista, critico teatrale e cinematografico. A dire il vero però lui, dopo un'infanzia di viaggi e spostamenti continui, si considerava romano: ecco cosa scriveva in proposito...
Tuttavia Roma è la mia città. Talvolta posso odiarla, soprattutto da quando è diventata l'enorme garage del ceto medio d'Italia. Ma Roma è inconoscibile, si rivela col tempo e non del tutto. Ha un'estrema riserva di mistero e ancora qualche oasi.
La frase è tratta da un numero del settimanale La fiera letteraria pubblicato nel 1971, un anno prima della sua morte.
Oggi ti propongo un'ampia scelta di sue citazioni tratte da Wikiquote. Tutte interessanti, molte ancora attualissime a decenni di distanza da quando furono scritte, se non addirittura profetiche...
Da Autobiografia del Blu di Prussia
Da quando l'uomo non crede più all'inferno, ha trasformato la sua vita in qualcosa che somiglia all'inferno. Non può farne a meno.
Il pensare ai buoni momenti del passato non ci conforta perché siamo convinti che oggi li sapremmo affrontare con maggiore intelligenza e trarne migliore profitto.
La serietà è apprezzabile soltanto nei fanciulli. Negli uomini saggi è il riflesso della rinuncia.
Sei stato condannato alla pena di vivere. La domanda di grazia, respinta.
Da Taccuino del Marziano
L'arte è un investimento di capitali, la cultura un alibi.
L'evo moderno è finito. Comincia il medio-evo degli specialisti. Oggi anche il cretino è specializzato.
Da Diario degli errori
Afflitto da un complesso di parità. Non si sente inferiore a nessuno.
Chi mi ama mi preceda.
In amore gli scritti volano e le parole restano.
La civiltà del benessere porta con sé proprio l'infelicità.
Sognatore è un uomo con i piedi fortemente appoggiati sulle nuvole.
Un libro sogna. Il libro è l'unico oggetto inanimato che possa avere sogni.
Una volta credevo che il contrario di una verità fosse l'errore e il contrario di un errore fosse la verità. Oggi una verità può avere per contrario un'altra verità altrettanto valida, e l'errore un altro errore.
Da Diario notturno
«E vissero sempre infelici e scontenti». Così, per non ingannare il suo bambino termina le favole.
Essere pessimisti circa le cose del mondo e la vita in generale è un pleonasmo, ossia anticipare quello che accadrà.
(Uh, una mano santa per il mio abituale pessimismo cosmico! ;-))
Gli italiani sono irrimediabilmente fatti per la dittatura.
Ho poche idee, ma confuse.
(Quest'ultima credo proprio che abbia ispirato il titolo del tumblr di Batchiara)
La situazione politica in Italia è grave ma non è seria.
I nomi collettivi servono a far confusione. «Popolo, pubblico...». Un bel giorno ti accorgi che siamo noi. Invece, credevi fossero gli altri.
«A causa del cattivo tempo, la Rivoluzione è stata rinviata a data da destinarsi».
Ha una tale sfiducia nel futuro che fa i suoi progetti per il passato.
Nel nostro paese la forma più comune di imprudenza è quella di ridere, ritenendole assurde, delle cose che poi avverranno.
Da Don't forget
Fra 30 anni l'Italia sarà non come l'avranno fatta i governi, ma come l'avrà fatta la televisione.
Da Frasario essenziale per passare inosservati in società
L'oppio è ormai la religione dei popoli.
Da Il gioco e il massacro
Il traffico ha reso impossibile l'adulterio nelle ore di punta.
Il vero psicanalista delle donne è il loro parrucchiere.
(Personalmente non mi ci riconosco affatto, però è carina! :-))
La stupidità degli altri mi affascina, ma preferisco la mia.
Da La solitudine del satiro
I grandi premi non vengono mai dati allo scrittore, ma ai suoi lettori. Poveracci, se li meritano.
Mai epoca fu come questa tanto favorevole ai narcisi e agli esibizionisti. Dove sono i santi? Dovremo accontentarci di morire in odore di pubblicità.
Pena e sospetto che suscitano le persone normali in un mondo dove interessa soltanto l'Eccezionale, in tutte le sue varietà. Così nell'uomo probo si è portati a vedere la canaglia di domani, o una canaglia che si nasconde, mentre nella canaglia di oggi si scopre un motivo di emozione. Abele viene sottoposto all'autopsia del cervello, Caino è invitato a scrivere le sue memorie.
Una volta in un aereo di linea capitai di posto accanto a un giovane prete che volava per la prima volta. Era entusiasta e ciarliero. Mi disse che volando l'uomo realizza inconsciamente la sua più grande aspirazione spirituale, quella di essere assunto in cielo. Gli feci osservare che le assunzioni sono di prima classe o turistica.
Appartengo alla minoranza silenziosa. Sono di quei pochi che non hanno più nulla da dire e aspettano. Che cosa? Che tutto si chiarisca? L'età mi ha portato la certezza che niente si può chiarire: in questo paese che amo non esiste semplicemente la verità. Paesi molto più piccoli e importanti del nostro hanno una loro verità, noi ne abbiamo infinite versioni. Le cause? Lascio agli storici, ai sociologi, agli psicanalisti, alle tavole rotonde il compito di indicarci le cause, io ne subisco gli effetti. E con me pochi altri: perché quasi tutti hanno una soluzione da proporci: la loro verità, cioè qualcosa che non contrasti i loro interessi. Alla tavola rotonda bisognerà anche invitare uno storico dell'arte per fargli dire quale influenza può avere avuto il barocco sulla nostra psicologia.
[La foto è tratta da Biografieonline.it]

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