Ieri pomeriggio sono andata al cinema a vedere La ragazza che giocava con il fuoco, secondo capitolo (dopo Uomini che odiano le donne) della trilogia Millennium tratta dai romanzi di Stieg Larsson.
Un abbozzo di trama: la sempre tatuatissima (oltre che "pierciatissima") Lisbeth Salander rischia di finire incastrata per l'omicidio di tre persone, una delle quali è il «sadico porco, verme e stupratore» del primo film (suvvia, quel viscidone non meritava una fine del genere... molto meglio sbatterlo in galera a pane e acqua buttando via la chiave! ;-)). La nostra "eroina" riesce a sfuggire non solo all'arresto ma anche a pericoli ben peggiori... però, ben lungi dal restare con le mani in mano, in un certo senso collabora a distanza con il buon vecchio Mikael Blomkvist per individuare il vero assassino.
A dire il vero avevo senz'altro preferito il primo film, se non altro perché la trama era più lineare ed agevole da seguire... mentre in questo caso, sarà che ero già un po' assonnata e sono andata definitivamente in tilt sentendo parlare di servizi segreti, avrei bisogno di rivedere il film almeno un'altra volta (meglio due) per apprezzare adeguatamente gli snodi dell'intreccio. Detto in termini un tantino semplicistici ma efficaci: non ci ho capito un accidente! ;-) (vabbe', è un po' esagerato... :-)) Da un capitolo all'altro è cambiato pure il regista (da Niels Arden Oplev a Daniel Alfredson)... e mi sono chiesta che senso avesse questo avvicendamento in corsa: oltretutto, i tre film non sono stati girati più o meno in contemporanea?
L'aspetto più interessante di questo secondo capitolo, non immune da messaggi subliminali pro-Ikea (ma in fondo da noi non succede spesso qualcosa di simile con la Fiat? ;-)), sono le importanti rivelazioni che emergono sul misterioso passato di Lisbeth... con implicazioni ancor più sgradevoli rispetto al primo film. Il titolo della pellicola sarà anche suggestivo... ma non rende affatto giustizia alla ragazza in questione (e chi sarà mai? Indovina un po'? ;-)). Anche stavolta, benché la suspense e i brividi mi siano sembrati un po' "annacquati", le scene forti abbondano... per questo è stato confermato il divieto ai minori di 14 anni.
Se vuoi andare a vedere questo film (qui il trailer) ma la pazienza non è il tuo forte, ti avverto: il finale è ancora più "appeso" di quello della pellicola precedente! :-) E per il capitolo conclusivo, La regina dei castelli di carta, bisognerà aspettare fino alla primavera del 2010. Se per caso Uomini che odiano le donne non l'hai ancora visto... beh, siccome all'inizio de La ragazza che giocava con il fuoco manca un provvidenziale "riassunto della puntata precedente", non ti consiglio di andare a vederlo, non prima di aver colmato la lacuna noleggiando il primo dvd, perché probabilmente ti risulterebbe alquanto ostico.
Allora io dovrò vedermi il film precedente.
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