Anch'io, come (credo) la stragrande maggioranza degli abruzzesi, alle 3.32 di questa notte sono stata bruscamente svegliata dal terremoto. In vita mia non avevo mai avvertito una scossa così violenta... e di una durata che mi è parsa interminabile, oltretutto: ho avuto il tempo di uscire dal sonno più profondo, rendermi conto di ciò che stava accadendo, alzarmi dal letto barcollando e con il cuore in gola, e raggiungere i miei genitori, rifugiandomi poi nel vano di una porta... e lo spaventoso ondeggiare del palazzo (abito al quarto piano di un edificio di sei, mica in un grattacielo) non si era ancora placato. I lampadari hanno continuato ad oscillare notevolmente per lunghissimi minuti... per non parlare delle successive scosse di assestamento, reali (quella delle 4.47) o semplicemente dettate dalla suggestione (erano i miei nervi tesi a tremare! :-O). Lì per lì mi sembrava impossibile che il palazzo, costruito negli anni '80, non avesse riportato danni strutturali, considerando l'intensità dell'evento... ma a quanto pare di crepe non se ne vedono, per fortuna.
Insomma, anche se stanotte decine di persone spaventate si sono affrettate a scendere in strada, e oggi a casa mia il telefono ha squillato in continuazione per le chiamate di parenti e amici di tutta Italia preoccupati dopo aver sentito i notiziari, attualmente a Pescara la situazione è sotto controllo. Ben più drammatico è lo scenario che si presenta a L'Aquila e dintorni, in prossimità dell'epicentro del terremoto: al momento il computo delle vittime accertate è arrivato a quota novantadue, ma purtroppo è destinato a salire. E c'è qualcosa di apocalittico nelle immagini divulgate dai mezzi di informazione (anche senza bisogno di riciclare foto che documentano ben altri eventi sismici, come ha fatto Corriere.it).
Anche in un momento così tragico, non sono mancate le polemiche: Giampaolo Giuliani, ricercatore presso i Laboratori nazionali del Gran Sasso, aveva previsto un evento sismico di notevole entità e aveva provato ad allertare la popolazione, ottenendo come "premio" una denuncia per procurato allarme. Poiché non sono in grado di valutare la fondatezza dell'approccio di Giuliani, eviterò di lanciarmi in proclami del tipo «Questa tragedia si poteva prevenire»... anche se mi sembra assurdo che, nel ventunesimo secolo, non sia ancora stato messo a punto un metodo attendibile per prevedere con un margine di errore limitato fenomeni di questa entità, e soprattutto che manchino le tecniche costruttive necessarie per proteggere i cittadini dagli sconvolgimenti in atto nel sottosuolo (a crollare sono state non soltanto le case più vecchie, ma anche edifici in cemento armato).
Dico soltanto che in un momento così doloroso bisognerebbe rinunciare a buttarla in politica, esponendo osservazioni che in altre circostanze troverei del tutto condivisibili ma che in questo frangente suonano fastidiosamente fuori luogo... e semplicemente offrire, ognuno secondo le proprie possibilità, un contributo per far fronte agli innumerevoli problemi. Ad esempio, chi può è caldamente invitato a donare il sangue, del quale c'è grandissimo bisogno!!!
Infine, segnalo l'iniziativa promossa da Chiacchierona e riportata fra gli altri da HTTP500: trovo pure io che sia doveroso esprimere la nostra riconoscenza nei confronti dei Vigili del Fuoco, e in generale di tutti coloro che in questo momento stanno operando in condizioni a dir poco critiche per far sì che il bilancio di questa sciagura non si aggravi oltremodo.
P.S.: Certo che la situazione del nostro Stivale sulla mappa mondiale del rischio sismico non è delle più tranquillizzanti... :-(
Sono d'accordo non è il momento delle polemiche.
RispondiEliminaSono felice di leggere che tu stai bene.
Già , è un momentaccio.
RispondiEliminaE come duhangst son contento tu stia bene nonostante lo spavento!
Ciao, ci siamo scambiate qualche mail lo scorso anno per un incontro a Pescara per la ns associazione (endometriosi). Sono molto contenta che tu stia bene così come anche le altre mie amiche pescaresi. Cari saluti Marisa
RispondiEliminaGrazie di cuore a tutti e tre per il pensiero! Per fortuna qui non è successo niente: solo una gran paura che non accenna a scemare, a causa del ripetersi delle scosse... e soprattutto un'angoscia enorme per il destino di persone che vivevano a così breve distanza da noi.
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