Giuseppe Pizza ha fatto appello al suo «senso di responsabilità e rispetto delle istituzioni dello Stato», rinunciando a pretendere il rinvio della data delle elezioni e accontentandosi di una campagna elettorale di una decina di giorni, invece dei trenta previsti dalla legge. Un gesto molto magnanimo da parte di uno che l'altroieri sembrava intenzionato a fare l'impossibile per il suo partito, che a suo dire aveva tanto faticato per rifondare; e io che pensavo che di democristiani fosse già piena l'Italia! Sarò maliziosa, ma ho il sospetto che, se si è rassegnato così di buon grado, gli sia stato promesso un contentino. Da chi? Beh, questo fotomontaggio che ho trovato qui può essere indicativo...
Comunque Pizza ha minacciato di ritornare sulla sua decisione di rinunciare al rinvio, se il suo simbolo non comparirà sulle schede elettorali... e quindi sarà necessario ristamparne decine di milioni. Probabilmente anche i fac simile delle schede sono stati ritirati: presumo che sia per questo che online non si riescono a trovare. Li stavo cercando per mostrarli ai miei e assicurarmi che votino come si deve, senza confondere (non sia mai!) due sigle molto simili come PD e Pdl...
almeno all'estero già hanno votato e non possono votare i democristiani
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