In questi giorni nelle cassette postali si stanno riversando tonnellate di carta: innumerevoli volantini che propagandano questo o quel candidato alle politiche oppure alle amministrative. La maggior parte finisce direttamente o quasi nello scatolone della carta da riciclare, ma a differenza di Renato Pierri io la lettera inviata da Berlusconi l'ho addirittura letta... e non mi ha affatto entusiasmata, tanto per cambiare! Per dirne una, inizia presentando il rifiuto di realizzare il ponte sullo stretto di Messina come una delle azioni più riprovevoli commesse dal governo Prodi. Ebbene, si dà il caso che io sia tra coloro che sono contrari alla realizzazione del ponte sullo stretto: checché ne dica Lombardo, non credo che si tratti di un'opera prioritaria per una regione la cui rete ferroviaria è in condizioni di grave arretratezza, per quanto ne so... per non parlare dell'inadeguatezza della rete idrica. Rivolgendosi a Silvio in persona, foolys ha definito il ponte come «un mero pretesto da parte tua per entrare a pieno diritto nei libri di storia con qualcosa di monumentale che non siano solo i tuoi problemi giudiziari». Arguto, non c'è che dire!
Tra i volantini di propaganda elettorale che mi sono capitati fra le mani ce n'è uno che, inspiegabilmente, mi mette di buon umore. È quello di un mio vicino di casa che, decisamente a sorpresa, si è candidato per il consiglio di quartiere, peraltro con una lista diversa da quella per cui notoriamente simpatizzava. Mi viene da sorridere vedendo la sua faccia stampata sul cartoncino, con un'espressione ineffabile che sembra quasi voler dire «Che ci faccio io qui? Mah, passavo per caso...».
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