Oggi è la Giornata Mondiale della Gentilezza, virtù che per quanto mi riguarda cerco di praticare ogni volta che posso ma che in generale sembra in via di estinzione... e probabilmente avrei scritto qualcosa in proposito, del resto l'ho già fatto un paio di volte in passato, se questo episodio del podcast Non hanno un amico ascoltato giorni fa non mi avesse fatto passare la voglia.
Luca Bizzarri parte dalle giornate mondiali per allargare il discorso, e vale la pena di ascoltarlo, tanto dura solo pochi minuti. Se non puoi o non vuoi, comunque, ti lascio qui di seguito la trascrizione.
Ogni giorno è la giornata di qualcosa, dalla giornata mondiale dell'habitat a quella della menopausa; erano tutte e due la settimana scorsa. Ma alla fine nessuna giornata è mai davvero rilevante, nessuna conta veramente qualcosa. Da poco, per esempio, è stata la giornata internazionale dell'eradicazione della povertà [toh, proprio l'ultima giornata mondiale a cui ho dedicato un post, NdC]: era proprio tra la menopausa e l'habitat. Ecco... ma ve ne siete accorti? La povertà è sempre lì, e ne riparliamo a ottobre prossimo. Tutti questi appuntamenti illusori e utopistici si susseguono nel calendario della politica, alcuni passando inosservati, altri facendo un gran baccano; penso al giorno dalla memoria, un baccano che si trasforma in silenzio, lasciando ogni cosa esattamente com'era prima del suo arrivo, quindi certificando ancora di più che il nostro entusiasmo nel dichiarare giornate dimostra solo la nostra costante ipocrisia.
Ma dopo aver scoperto l'inutilità delle giornate, che spesso sono espressioni dirette della politica, che le inventa e le sponsorizza, a ben vedere si può trovare qualcosa di altrettanto inutile in un parlamento in cui, giova ricordarlo, ci sono 14 club di tifoserie calcistiche, di cui due solo per il Calcio Napoli dopo la scissione tra il Napoli Club Parlamento e il Napoli Club Montecitorio. E cosa gli vuoi dire a questi, se non riescono nemmeno a mettersi d'accordo per andare alla partita, e poi hanno in mano le sorti del paese... Cosa gli vuoi dire? [pernacchia] Ma dici «Cosa potranno fare in quel palazzo per perdere ancora più tempo?»... e scopri il solito Borghi, economista della Lega con una dipendenza dai social che fa sembrare Christiane F. e i ragazzi dello zoo di Berlino un gruppo di consumatori responsabili. Ecco, Borghi, dicevo, ha inaugurato le dirette Instagram dall'aula durante le dichiarazioni di voto degli altri. «Siamo qua in Senato dove si sta chiudendo la trattazione del disegno di legge per il riconoscimento della maternità surrogata come reato universale». E non capisco perché agli adolescenti a scuola non venga permesso di fare la stessa cosa, se Borghi può tranquillamente raccontare le sue prodezze ai suoi follower durante i lavori del Senato. «In questo momento c'è, in questo momento c'è l'ultimo intervento da parte della collega di Fratelli d'Italia che prelude, prelude al voto finale». Perché non possono farlo i ragazzi durante le interrogazioni dei compagni?
Ma poi da quella meravigliosa cloaca che è Twitter spunta una foto del compagno di avventure di Borghi, tal Bagnai, anche lui economista, che pubblica orgoglioso una foto per farci vedere che sta lavorando... e dove sta lavorando? In un intergruppo parlamentare. E cosa sono gli intergruppi? Eh, quello è difficile dirlo, perché non c'è nulla che li regoli: vanno da cose serissime all'intergruppo per la dieta mediterranea, quello che vedeva tra i suoi consulenti la Maria Rosaria Boccia di Sangiuliana memoria. «Io se il ministro avesse detto la verità dal primo momento non starei qui». E Bagnai sta lavorando in un intergruppo essenziale: leggo direttamente dalla fotografia che lui ha pubblicato, eh? L'intergruppo dice così: «Scrivere a mano e leggere su carta: nell'era digitale nasce l'intergruppo in difesa della scrittura a mano e della lettura su carta». E io non riesco a non pensare: ma ci stanno davvero prendendo per il culo?! La difesa di cosa? Chi è che sta attaccando la lettura su carta? Ma poi come fanno a difenderla, vanno in giro a spaccare i Kindle sulle spiagge? E mi chiedo se le due cose siano anche strettamente collegate, perché a pensarci io scrivo sul computer, ma se posso leggo i libri di carta. Sono tra i buoni o tra i cattivi? Mi difenderà qualcuno? E mi chiedo, quando si vedrà questo intergruppo? Cosa si diranno i suoi partecipanti? Come si convocano? Con delle lettere trasportate da dei piccioni? Ma poi la meraviglia di Bagnai che va nell'intergruppo per leggere su carta e scrivere con la penna, e lo pubblica... su Twitter.
Ma davvero non si rendono conto di cose così banalmente assurde? Davvero la nostra classe dirigente ha perso totalmente il senso del ridicolo, che era proprio persino del Marchese del Grillo, che era prepotente, prevaricante, maleducato, sì, ma mai toccava le vette della ridicolaggine, perché era scaltro, intelligente, in maniera negativa ma intelligente. «Ci sarebbe di là Aronne Piperno l'ebanista, ha finito il suo lavoro e sarebbe giusto pagarlo». «Sarebbe giusto, dici? E allora facciamo giustizia». E mo' ci sono questi, che del Grillo hanno solo la mitomania, nel loro caso pure totalmente ingiustificata, perché se quello poteva non pagare il povero Aronne Piperno senza che nessuno facesse un plissé... «Il Marchese del Grillo non chiede mai sconti: paga o non paga. Io nun te pago»... questi hanno paura persino dei comici, rinchiusi come sono nel castello della loro vanità che teme così tanto il ridicolo da diventare essa stessa ridicola senza sapere nemmeno di esserlo.
[L'immagine che apre il post è tratta da Missione Insegnante]
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