giovedì 27 luglio 2023

Genitori (e non solo) iperconnessi

Nella mia "bolla social" ci sono genitori che non si fanno problemi a condividere le foto dei loro bambini in ogni situazione, anche quelle più intime e potenzialmente imbarazzanti. Qualcuno si premura di coprire il volto della propria creatura con delle grosse emoticon, un espediente che trovo abbastanza cringe: ma non fareste meglio a evitare proprio di pubblicare?! ;-)

A questo proposito, stasera ti propongo la campagna dedicata dall'azienda di telecomunicazioni Deutsche Telekom allo sharenting, parola composta da share (condividere) e parenting (ruolo del genitore).

Oltre il 75% dei genitori condivide i dati dei propri figli sui social media. 8 genitori su 10 hanno follower che non hanno mai incontrato.
Ti presento i genitori di Ella, 9 anni. Essi pubblicano spesso post sulla sua vita sui social media. Ignari di come questo potrebbe avere un impatto sul suo futuro. Così completamente inconsapevoli, che gliel'abbiamo mostrato. Usando solo una foto e l'intelligenza artificiale, abbiamo creato un'Ella adulta. Ecco cosa aveva da dire.
Ehi mamma, ehi papà, sono io, Ella. Beh, una versione digitale di me, solo un po' più vecchia.
Incredibile quello che può fare la tecnologia di questi tempi, non è vero? Bastano un paio di foto come quelle che condividete sui social media, dove possono essere scattate e utilizzate da tutti.
So che per voi queste immagini sono solo ricordi, ma per altri sono dati, e per me forse l'inizio di un futuro orribile. Un futuro in cui la mia identità può essere rubata proprio così...
... dove posso andare in prigione per cose che non farei mai. Immagina che la mia affidabilità creditizia sia compromessa, papà, oppure la mia voce copiata per truffarti, mamma. «Mamma, sono nei guai, ho bisogno che tu mi mandi dei soldi, per favore».
Non voglio diventare un meme, umiliato da tutti a scuola. «Ammazzati, perdente del c***o». E di certo non voglio questo.
Quello che condividete online è come un'impronta digitale che mi seguirà per il resto della mia vita. Ve lo dico perché so che mi volete bene e che non fareste mai niente per nuocermi. Quindi per favore mamma, per favore papà, proteggete la mia privacy virtuale.
I dati dei nostri figli necessitano di una protezione speciale. La sicurezza online per tutti inizia con tutti noi. Scopri di più su: telekom.com/share-with-care

Concludo accennando a un altro spot, dell'azienda petrolifera Mobil, che di primo acchito mi aveva fatto storcere il naso perché avevo avuto l'errata impressione che difendesse i combustibili fossili contro l'inarrestabile diffusione delle auto elettriche. In realtà pare che il video intenda semplicemente metterci in guardia contro una vita che sta diventando sempre più iperconnessa e troppo programmata, e invitarci a disconnetterci per "riscoprire la gioia della strada aperta".

1 commento:

  1. Anche molti miei contatti facebook e Twitter capita che pubblichino foto di minori, a volte molto piccoli, senza nessuna remora. A volte metto in guardia circa l'opportunità di farlo ma niente, la smania di dare in pasto al mondo foto dei propri pargoli è più forte di tutto.

    RispondiElimina