venerdì 7 luglio 2017

Epitaffio di un matematico

C'era una volta Diofanto di Alessandria, matematico dell'antica Grecia vissuto fra il terzo e il quarto secolo dopo Cristo e noto come il padre dell'algebra; egli ha dato il nome alle cosiddette equazioni diofantee o diofantine, ovvero quelle equazioni in una o più incognite con coefficienti interi di cui si ricercano le soluzioni intere. Si narra che Diofanto abbia voluto che sulla sua tomba fosse scritto sotto forma di epitaffio il seguente problema...
Questa tomba rinchiude Diofanto e, meraviglia!
dice matematicamente quanto ha vissuto.
Un sesto della sua vita fu l'infanzia,
aggiunse un dodicesimo perché le sue guance si coprissero della peluria dell'adolescenza.
Dopo un altro settimo della sua vita prese moglie,
e dopo cinque anni di matrimonio ebbe un figlio.
L'infelice (figlio) morì improvvisamente
quando raggiunse la metà dell'età che il padre ha vissuto.
Il genitore sopravvissuto fu in lutto per quattro anni
e raggiunse infine il termine della propria vita.
... che tradotto in forma di equazione di primo grado, dove l'incognita x sono gli anni che visse Diofanto, risulta


Riducendo al minimo comune denominatore (84)...


Raggruppando a primo membro i termini con la x e a secondo membro i termini senza la x...


... da cui...


... e infine...


Ah, le formule le ho composte usando il semplice codice LaTeX seguente:
$$\frac{x}{6}+\frac{x}{12}+\frac{x}{7}+5+\frac{x}{2}+4=x$$
$$14x+7x+12x+420+42x+336=84x$$
$$(84-14-7-12-42)x=420+336$$
$$9x=756$$
$$x=\frac{756}{9}=84$$

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