sabato 21 febbraio 2009

Dilemma irrisolto

Dopo aver letto che Samuele si era abbonato a Wired approfittando di un'offerta a dir poco allettante (abbonamento biennale a soli 19 euro, mentre quello annuale costa 16,80 euro), avevo deciso per il momento di trattenermi dal fare lo stesso. Infatti ho pensato...


  • ... e se poi non mi piace? Il mio sarebbe solo un contributo, piccolo ma evitabile, alla deforestazione dell'Amazzonia!


  • ... e se poi mi piace, pure troppo? In tal caso mi troverei di nuovo nella stessa identica situazione che mi è capitata per Focus, mensile al quale sono stata abbonata per la bellezza di dodici anni. Siccome Focus è il genere di rivista che mi piange il cuore a buttare o a dar via, ma al tempo stesso lo spazio disponibile in casa cominciava a scarseggiare, nell'autunno scorso ho deciso a malincuore di non rinnovare l'abbonamento, malgrado mi abbiano mandato una copia in più con tanto di offerta economicamente vantaggiosa per il rinnovo (un po' come mi risulta che facciano quelli di Sky per tenersi i clienti che minacciano di disdire l'abbonamento). Cosa volete farci, sono fatta così, con le mie piccole manie! A dirla tutta, siccome in qualità di abbonata ho avuto la possibilità di scaricare in formato pdf tutti i numeri di Focus fino al settembre 2005, prima o poi dovrò decidermi a smaltire le copie cartacee in mio possesso... anche se certe foto, stampate su carta patinata, sono tutta un'altra cosa, c'è poco da fare.


Rita Levi Montalcini sulla copertina del primo numero di Wired ItaliaInsomma, il primo numero di Wired Italia è finalmente arrivato nelle edicole e nelle cassette postali di chi aveva scelto di abbonarsi a scatola chiusa, e nella blogosfera abbondano le recensioni più o meno approfondite. Da curiosona quale sono, oggi mi sono fiondata in edicola, ho sborsato quattro euro e mi sono aggiudicata la mia copia: come potevo resistere a un giornale che in copertina, sotto la foto di un personaggio del calibro di Rita Levi Montalcini, riporta la frase «Oggi nasce Wired: per i curiosi, gli innovatori, i mondopolitani»?  A proposito, trovo che mondopolitano sia un neologismo davvero geniale.
Mi ripropongo di tornare sull'argomento, perché finora le 242 pagine di Wired ho soltanto avuto il tempo di sfogliarle rapidamente... ma da quel poco che ho visto questo giornale mi piace un sacchissimo! (E che, può farlo solo Tricarico il superlativo dei sostantivi? ) Gli argomenti trattati, il modo di affrontarli e persino la veste grafica sembrano fatti apposta per conquistare il mio interesse... e pure quello di tutti coloro che hanno i miei stessi gusti, certo.
A questo punto, temo che si riproporrà l'inesorabile dilemma: m'abbono o non m'abbono, questo è il problema! (e che Shakespeare mi perdoni)

3 commenti:

  1. Sì è fantastico mondopolitano.

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  2. 'Sto Wired (a differenza di Focus) attira parecchio anche me. Il sito poi è tremendamente 2.0!

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