A volte capita di scrivere un post apparentemente "tranquillo", che poi però è in grado di scatenare reazioni per certi versi illuminanti. A me è successo dopo aver pubblicato questo post. Ieri ha ricevuto un commento anonimo contenente solo URL incomprensibili, e io l'ho cancellato senza pensarci due volte. Oggi ho scoperto che il post in questione aveva ricevuto altri 31 commenti (anche questi anonimi, e con anonymous identifier tutti differenti) tra le ore 0.34 e le 8.29. Ohibò, trentun commenti? E chi sono io, l'Attivissima? Ebbene, si trattava di una lunghissima sfilza di link a Google Groups apparentemente riferiti a medicinali.
Morale della favola? Evidentemente, per essere presi di mira dallo spam, la via più sicura è provare a spiegare come si fa a combatterlo. Ciò che mi consola è che probabilmente la validità di questa regola è stata sperimentata da blogger assai più smaliziati di me...
Vorrei "ringraziare" l'anonimo (sempre che non si sia trattato di qualche diavoleria automatica) che mi ha fatto dono di tale inestimabile verità. Caro anonimo, sei gentilmente pregato di andare a dispensare il tuo messaggio da qualche altra parte, grazie!
(Per il momento ho cancellato tutti i commenti-spam rendendo il post bersagliato non più commentabile, e vediamo come va)
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