lunedì 22 febbraio 2021

Era meglio imparare le lingue da piccoli

Riguardo alla mia ricerca di un nuovo lavoro non c'è ancora nulla di concreto, ma qualcosa si sta sbloccando, e questo è già di per sé un buon segno. Stamattina ho sostenuto un colloquio interamente in inglese, non soltanto perché andava valutata la mia conoscenza della lingua, ma anche perché uno dei miei interlocutori era scandinavo e non spiccicava una parola d'italiano. Lì per lì mi sono sentita terribilmente ridicola, quasi come in certi memi che circolano sul web...

... ma oggi pomeriggio la persona che sta curando la selezione mi ha rassicurata: a quanto pare ho fatto una buona impressione, anche sull'inglese, yeah!!! :-D Certo, se avessi iniziato a studiarlo qualche anno prima rispetto al liceo, sono sicura che oggi me la caverei molto meglio anche nell'orale oltre che nello scritto: da bambini le lingue straniere si assimilano che è un piacere. Una mia amica ha due bimbe alle quali parla anche in inglese oltre che in italiano, e molti la criticano per questo... ma io trovo che sia un'ottima idea (anche se a volte le creature se ne escono con commistioni assai buffe tra le due lingue :-) ).

Qualche tempo fa Cole Allen commentò su Twitter la notizia che la piccola Charlotte d'Inghilterra, figlia del principe William e di Kate Middleton, a soli due anni – a maggio ne compirà 6 – parlava già due lingue, osservando «Lo fa anche la maggior parte dei figli di immigrati, ma immagino che faccia meno effetto quando sono poveri». Sad but true...

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