sabato 20 giugno 2020

Odio le statue

Visto che anche oggi il mio umore non è dei migliori, il sottofondo musicale perfetto per la giornata odierna, che come ricordato dall'immancabile Google Doodle segna l'inizio della stagione estiva nell'emisfero boreale, è Estate, composta e cantata da Bruno Martino su testo di Bruno Brighetti, e in seguito reinterpretata in innumerevoli cover. Come sottolineato da Il Post, il brano «Parla di una delusione d'amore, ma [...] è diventato una specie di inno della malinconia estiva»... e come tale lo percepisco, dal momento che di problemi di cuore – giusto quelli, mi mancano – per fortuna non ne ho!


Wikipedia ricorda che «Il brano [...] nasce originalmente con il titolo Odio l'estate. Dopo l'interpretazione ironica e dissacrante di un altro grande jazzista italiano, Lelio Luttazzi, che lo trasforma durante un programma televisivo in Odio le statue,[1] nelle successive riedizioni viene semplicemente intitolata Estate». Il link all'articolo de La Stampa riportato nelle note non funziona più, l'ho recuperato qui... e a questo punto a me, che ho sempre avuto un debole per le parodie musicali, è venuta una gran voglia di ascoltare Odio le statue. Su YouTube, però, non ho trovato niente di meglio che questo video, «Simple short film about a human statue at 'Las Ramblas', in Barcelona, Spain», la cui colonna sonora dovrebbe essere proprio la parodia dell'indimenticato Luttazzi. (Archivio Rai, se ci sei batti un colpo!)


Ed ecco che
Odio l'estate
Che ha dato il suo profumo ad ogni fiore
L'estate che ha creato il nostro amore
Per farmi poi morire di dolore
Odio l'estate
diventa
Le statue
Che sono solo amate dai piccioni
Io gli darei l'assalto coi picconi
Per farle in mille pezzi o forse più
Odio le statue
P.S.: Il caso vuole che il tema dell'odio per le statue risulti particolarmente attuale...

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