Come ogni anno, con l'arrivo dei primi freddi, torna a trovarmi un ospite tutt'altro che gradito: il raffreddore, che soprattutto all'inizio ha un effetto veramente devastante su di me. Ne ho percepito le prime avvisaglie nel tardo pomeriggio di ieri, e la nottata l'ho trascorsa boccheggiando e dormendo pochissimo per via di una fastidiosa nevralgia alla mandibola. Siccome stamattina al risveglio mi sentivo discretamente, sono andata al lavoro; al ritorno a casa stavo inevitabilmente peggio, pur non avendo ancora la febbre... che si è manifestata al termine di un pomeriggio trascorso quasi tutto diligentemente a letto, con il notebook sulle ginocchia collegato a Internet tramite il wireless che ultimamente funziona a singhiozzo. Anche se secondo la saggezza popolare il raffreddore guarisce «in sette giorni se lo curi e in una settimana se non lo curi», prima di andare a nanna mi sparo qualche medicinale bello tosto e speriamo bene!
Ho una mia teoria sul principio di funzionamento dell'acqua di Sirmione, noto rimedio naturale per decongestionare il naso chiuso: il virus del raffreddore ha scarse possibilità di sopravvivere al suo diabolico fetore... tranne che nel mio caso, evidentemente!
Il raffreddore?
RispondiEliminaBasta non pensarci.
Ciao.