sabato 26 aprile 2025

L'estremo saluto

Questa mattina hanno avuto luogo in piazza San Pietro a Roma, davanti a una folla oceanica mentre in tutto il mondo milioni di persone come me seguivano la cerimonia in televisione, i funerali di papa Francesco, il quale al termine è stato sepolto in una semplice tomba in terra all'interno della basilica di Santa Maria Maggiore, come aveva disposto nel suo testamento. Mentre guardavo il corteo funebre guidato dalla papamobile che trasportava il feretro, mi è venuto da pensare che quei sei chilometri erano già di per sé un bel tour della Città Eterna, che mi ripromettevo da tempo di tornare a visitare con il mio ormai ex, il quale non c'è mai stato e soleva dire che avrei dovuto fargli da "Cicero". Che dire, a questo punto nulla mi impedisce di andarci da sola, come peraltro ho già fatto anni fa nella mia precedente lunghissima fase da single. Del resto, meglio sola che male accompagnata, no? ;-)

Ma ora basta con le divagazioni... Ecco alcune foto come si suol dire "iconiche" delle celebrazioni di oggi.





Quest'ultima, a quasi due mesi di distanza dal disastroso incontro/scontro fra Donald Trump, il suo vice JD Vance e Volodymyr Zelensky alla Casa Bianca, fa ben sperare nell'ottica della pace tra Russia e Ucraina; si era parlato della possibilità di un secondo faccia a faccia tra i due leader nel pomeriggio, ma poi è giunta la notizia che il presidente USA era già ripartito.

Riguardo all'ipocrisia insita nella partecipazione di taluni soggetti alla cerimonia odierna, condivido due vignette di Mario Natangelo...


... e il testo di un post di Professor X, al secolo Guendalina Middei.

Possiamo dirlo? Che questi funerali del Papa sono il massimo dell’IPOCRISIA?
Ci sono tutti, ma proprio tutti in piazza San Pietro. Tutti quelli che hanno schernito, deriso, ignorato e apertamente osteggiato Papa Francesco negli ultimi anni. Tutti quelli che hanno fatto di tutto per zittirlo quando ha osato scagliarsi contro l’industria della guerra, quando ha osato parlare di pace in un mondo che parla solo di guerra, e quando ha urlato la sua indignazione per ciò che sta accadendo sotto gli occhi di tutti e con il silenzio dei tanti.
«C’è una cifra che deve spaventarci» disse il Papa, «gli investimenti che oggi danno più guadagno sono nelle fabbriche di…». E fino alla fine dei suoi giorni ha continuato a lanciare il suo appello, ignorato da tutti: costruiamo un mondo di pace. E poi… appena cinque giorni dopo la sua morte, eccoli qui, tutti quelli che per anni hanno deriso il Papa, e lo hanno ignorato o addirittura gli hanno del filo putiniano!
Tutti a rendere «omaggio» all’uomo che umanamente, politicamente e spiritualmente è stato la loro spina nel fianco. E quest’ipocrisia è la cosa che fa più male di tutte, io l’ha trovata insopportabile, davvero insopportabile. Non se lo meritava, Papa Francesco. Ma soprattutto non ce la meritiamo noi.
Buon viaggio Francesco. Su tutto il resto stendiamo un velo pietoso.

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