«Ti offrono 50.000 euro ma se li accetti, la persona che odi di più al mondo ne riceve 100.000. Accetti?», chiedeva un'utente su Threads (ma discussioni analoghe si trovano anche altrove). La prima risposta è stata «Accetto cosi ne ho 150.000», e ne sono seguite altre dello stesso tenore. :-)
Spiritosaggini a parte, è un fatto che molti, me compresa, non riescono a voler bene a sé stessi, anzi (c'è chi al contrario ama sé stesso pure troppo, ma quello è un disturbo chiamato narcisismo ;-) ). Al riguardo condivido un post pubblicato da Factanza Media su LinkedIn, con annesso carousel; a proposito, in quest'altro post è spiegato come scaricare facilmente i carousel in formato PDF.
Come iniziare l’anno guardando al futuro senza però caricarci di troppe pressioni o aspettative?
Porsi alcune domande significative può essere d’aiuto per orientare il proprio pensiero, evitando di cadere nella trappola dell’ansia da prestazione e permettendo di identificare obiettivi realizzabili, senza aumentare aspettative che potrebbero risultare irraggiungibili.
Analizzare le esperienze vissute, sia positive che negative, può offrire insegnamenti utili da portare con sé nel nuovo anno. Questa riflessione può consentire di imparare dai propri successi e dalle difficoltà affrontate, trasformando il passato in una risorsa per il futuro.
Così come fissarsi obiettivi non per forza grandiosi, ma che riguardino piccoli cambiamenti quotidiani in grado di rendere il percorso più gestibile e meno stressante.
Soffermarsi su piccoli cambiamenti quotidiani è importante perché questi non solo rendono il percorso più gestibile, ma riducono anche lo stress associato al raggiungimento di traguardi ambiziosi. Ogni piccolo miglioramento conta e contribuisce al benessere complessivo. Riconoscere e apprezzare ciò che già si ha, infatti, può alleviare la pressione di dover raggiungere sempre di più.
Infine, è fondamentale ricordare che il cambiamento non deve essere immediato o perfetto. Ogni passo, per quanto piccolo, è significativo e ogni giorno offre una nuova opportunità per crescere e migliorare.
E questa è la trascrizione del testo contenuto nel carousel.
Cosa ti rende davvero felice?
14 DOMANDE DA FARTI PER INIZIARE L'ANNO NUOVO, VOLENDOTI BENEIniziamo il 2025 con un augurio: ricordiamoci, ogni giorno, di non rimandare più a domani quello che ci fa stare bene.
- «Cosa ho imparato nell'anno appena passato?»
Dai, a qualcosa sarà servito, no? Riflettere su quello che abbiamo imparato può aiutarci a focalizzarci sui nostri progressi e a riflettere su come possiamo utilizzare questi insegnamenti per affrontare l'anno nuovo.- «Quali traguardi ho raggiunto?»
Non dimentichiamoci di fermarci per celebrare ogni piccola vittoria che abbiamo raggiunto: questo ci permetterà di credere di più in noi stessi e negli obiettivi che vorremmo raggiungere in futuro. Ma soprattutto per ricordarci di essere più gentili con noi stessi.- «Quale traguardo che avrei voluto ottenere non ho raggiunto? E perché?»
Riflettere sugli obiettivi mancati può aiutarci a migliorare, a fissarne di nuovi in modo più costruttivo e a non considerarli come "fallimenti": non sempre la realizzazione di un obiettivo dipende da noi.- «Quali persone o relazioni hanno avuto un impatto positivo su di me?...»
È un piccolo reminder per ricordarci di dedicare del tempo anche quest'anno alle persone che ci fanno stare bene.- «Quale vecchia abitudine o pensiero voglio lasciare andare?»
Puoi riuscire davvero a lasciarla andare.- «Come sono cambiate le mie priorita?»
Non siamo persone immutabili: i nostri desideri e aspirazioni possono cambiare nel tempo. Chiedersi quali sono oggi le nostre priorità più importanti può aiutarci a capire come siamo cambiati e come indirizzare le nostre energie anche in futuro.- «Come mi sento?»
Non ce lo chiediamo mai, ma è una domanda fondamentale.- «Come posso prendermi meglio cura di me stess*?»
Impariamo a volerci bene: anche cambiare piccole abitudini, dedicare un po' più di tempo a un hobby che ci piace o chiedere aiuto possono fare la differenza.- «Qual è una cosa che ho sempre voluto fare ma che non ho ancora fatto?»
Chiedersi cosa ci trattiene dal farla può aiutarci a capire se qualcosa è cambiato rispetto al passato e se adesso siamo pronti per affrontarla. Oppure a chiederci come possiamo creare le condizioni per poter arrivare, pian piano, a raggiungerla.- «Come posso contribuire alla vita degli altri?»
Se ci interessa rendere felici le persone che abbiamo intorno a noi o a cui vogliamo bene, possiamo chiederci se è possibile contribuire un po' di più o in modo diverso, a partire dai piccoli gesti.- «Qual è una cosa importante per me che voglio realizzare quest'anno?»
Rispondendo alle domande precedenti, sara più facile anche capire quali obiettivi fissarsi per l'anno. L'importante è che siano pochi, chiari e realistici, così da non abbandonarli subito e da non alimentare in noi insicurezza e frustrazione.- «Quali risorse o strumenti mi servono per realizzare i miei obiettivi? Chi può aiutarmi o supportarmi?»
Gli obiettivi non si raggiungono da soli: chiederci cosa o chi ci può aiutare può essere un grande passo avanti.- «Cosa mi rende veramente felice?»
La domanda più difficile di tutte.- «E qual è il primo passo che posso fare oggi per essere felice?»