domenica 5 ottobre 2025
Ritrovo la voce
lunedì 8 settembre 2025
Una nuova stella polare
È da giovedì scorso che diserto il mio appuntamento quotidiano con il blog – e devo pure rispondere a qualche commento: cari lettori, vi chiedo di avere ancora un pochino di pazienza! – perché ho avuto... ehm... altro da fare. ;-)
Diciamo che il destino, che nella prima metà dell'anno si era accanito contro di me, in seguito sembra aver deciso di risarcirmi con gli interessi, facendomi trovare lungo il mio cammino qualcosa di prezioso... qualcosa che ha due braccia, due mani, due gambe, due piedi, due orecchie ed un solo cervello (cit.). :-)
Ebbene sì, sono tante le cose che noi due abbiamo in comune – ma pure quelle che ci differenziano, rappresentando un'opportunità di arricchimento reciproco – e, anche se ho un po' di timore a dirlo, dal momento che appena pochi mesi fa non avrei osato sperare in niente di simile, mi sento felice come forse mai prima d'ora! :-D
Lui, che ha una cultura pazzesca in fatto di canzone d'autore, mi sta facendo scoprire un sacco di perle musicali a me ignote, tra cui questa di Brunori Sas... ma io, che in pratica il cantautore cosentino non lo conoscevo prima dell'ultimo Festival di Sanremo, posso solo limitarmi a citare alcuni versi della sua L'albero delle noci.
Che tutto questo amore io non lo posso sostenere
Perché conosco benissimo le dimensioni del mio cuore
E posso navigare anche in assenza di stella polare
[...]
E tutta questa felicità forse la posso sostenere
Perché hai cambiato l'architettura e le proporzioni del mio cuore
E posso navigare sotto una nuova stella polare
[Vabbè, questa Dario Brunori l'ha dedicata alla sua bambina, ma il concetto è quello ;-)]
giovedì 4 settembre 2025
Il paradosso dell'anniversario
Oggi due mie colleghe festeggiavano entrambe l'anniversario di matrimonio. Il fatto curioso era che non si sono sposate solamente nello stesso giorno e mese, ma pure nello stesso anno! Per "deformazione nerd" mi è venuto spontaneo domandarmi quale potesse essere la probabilità di una simile coincidenza, tanto più che la nostra è un'azienda abbastanza piccola, ma dovendo lavorare non avevo tempo e neppure voglia di stare a rifletterci su, così ho chiesto a ChatGPT
Che probabilità ci sono che due colleghe nello stesso ufficio si siano sposate nello stesso giorno, mese ed anno?
Ecco la risposta che mi ha dato dopo averci ragionato su per 37 secondi.
Breve risposta: molto raro, ma non impossibile.
Se prendi due colleghe a caso e vuoi che il loro matrimonio sia caduto nello stesso giorno, mese e anno, la probabilità è circa

Se ipotizzi che ci si possa sposare in un arco di 40-50 anni (per esempio dai 20 ai 70 anni) e trascuri gli anni bisestili:
- 40 anni ⇒ 365 × 40 = 14600 date → P ≈ 1/14600 ≈ 0,0068%
- 50 anni ⇒ 365 × 50 = 18250 date → P ≈ 1/18250 ≈ 0,0055%
In realtà i matrimoni non sono uniformi (si concentrano nei weekend, in primavera/estate e in alcune "date moda"), quindi la probabilità vera è un po' più alta di questi valori teorici.
E se guardiamo un intero ufficio?
Se nel tuo ufficio ci sono n colleghe/i sposati e ti chiedi la probabilità che almeno due abbiano lo stesso identico giorno-mese-anno (come nel "problema dei compleanni"), una buona approssimazione è:

dove D è il numero di date possibili (es. 18250 per 50 anni).
Con D = 18250:
- n = 10 → ~0,25%
- n = 20 → ~1,0%
- n = 50 → ~6,5%
- n = 100 → ~24%
Quindi per una singola coppia è un evento molto raro; in un ufficio grande, vedere almeno una coincidenza diventa pian piano meno improbabile.
Lì per lì non ero granché convinta, ma dopo aver letto la pagina Wikipedia relativa al paradosso del compleanno – in poche parole, la probabilità che almeno due persone in un gruppo compiano gli anni lo stesso giorno è largamente superiore a quanto potrebbe dire l'intuito – ho accettato il fatto che la suddetta coincidenza non fosse poi così improbabile.
P.S.: Successivamente ho scoperto che oggi era anche l'anniversario di matrimonio della sorella di una persona a me molto cara; manco a farlo apposta, pure lei si è sposata nello stesso anno delle mie colleghe...
mercoledì 3 settembre 2025
Occhio a quello che mangi!
A proposito dei preoccupanti casi di intossicazione da botulino verificatisi di recente – il Post ha spiegato cosa sappiamo al riguardo e cosa le causa – condivido un paio di video: il primo, con tanto di versione short, è stato pubblicato sul canale QUELLO CHE NON SAPEVI...
... e il secondo sul canale Extra di Dario Bressanini.
(Qui il link all'opuscolo menzionato al termine del video, e che espone le linee guida per la corretta preparazione delle conserve alimentari in ambito domestico)
Sul suo canale YouTube principale, il "nostro amichevole chimico di quartiere" ha pubblicato un breve video per spiegare il concetto di deficit calorico legato a una dieta destinata al successo, come quella che spero di riuscire a seguire nei prossimi mesi; l'argomento viene approfondito nel suo libro La dieta termodinamica, in uscita il 7 ottobre prossimo.
martedì 2 settembre 2025
Come passa il tempo
Questo post avrei voluto pubblicarlo il 2 giugno, quando ho compiuto gli anni, ma in quel periodo ero incasinatissima con il trasloco; lo faccio oggi, a tre mesi esatti di distanza.
Comincio col condividere uno schizzo pubblicato da Jono Hey su Sketchplanations...
... e la traduzione del testo che lo accompagna.
I "nine-ender" sono persone che si trovano nell'ultimo anno di un decennio, diciamo 29, 39, 49, 59 anni. Adam Alter e Hal Hershfield, che hanno introdotto il termine, sostengono che, avvicinandosi alla fine di un decennio, siamo più propensi a fare una sorta di "verifica del significato" della nostra vita. E negli anni immediatamente precedenti la fine di un decennio, se abbiamo fallito o sentiamo di voler realizzare qualcos'altro, siamo molto più propensi a farlo in quel periodo che in qualsiasi altro anno del decennio.
In pratica, come ha spiegato Dan Pink nel suo libro When: The Scientific Secrets of Perfect Timing, questi sono quindi i momenti in cui siamo più propensi a compiere azioni estreme, come correre una maratona per la prima volta e, purtroppo, anche a suicidarci.
Fa' attenzione.
Per saperne di più, leggi
- You’re Most Likely to Do Something Extreme Right Before You Turn 30 (È molto probabile che tu faccia qualcosa di estremo appena prima di compiere 30 anni), articolo di Dan Pink su The Atlantic
- When: The Scientific Secrets of Perfect Timing (Quando: I segreti scientifici del tempismo perfetto), libro di Dan Pink
- People search for meaning when they approach a new decade in chronological age (Le persone cercano un significato quando si avvicinano a un nuovo decennio nell'età cronologica), PNAS, vol. 111 no. 48, Alter and Hershfield, 2014
Questo schizzo, aggiornato e rifinito, è presente insieme ad altri nel mio libro Big Ideas Little Pictures.
Ma come mai ho scelto proprio questo spunto? Beh, perché il numero che denota gli anni che ho compiuto quest'anno finisce per 9. Non fare domande, perché non si chiede l'età a una signora... ;-) comunque chi mi segue da un po' dovrebbe aver intuito che non ne ho compiuti 19, anche perché lo stesso blog ne ha compiuti 18 quest'anno! :-) Comunque sta' tranquillo: non sto assolutamente coltivando pensieri suicidi, anzi.
Per quanto riguarda l'opprimente sensazione del tempo che passa, mi limito a condividere il link al post Welcome to Feeling Old pubblicato da Tom Flannery nel 2016, alla vigilia del suo cinquantesimo compleanno. All'epoca l'autore faceva i conti con lo scorrere del tempo constatando quanto ne fosse trascorso dall'uscita di certi classici della musica leggera.
lunedì 1 settembre 2025
Musica sotto le stelle
Stasera condivido alcuni momenti divertenti dei concerti di questa estate che volge al termine.
Marco Mengoni che, avendo notato uno spettatore visibilmente annoiato in prima fila, gli si avvicina e, dopo aver appurato che è lì perché ha accompagnato la sua ragazza, si complimenta con lui per essersi "sacrificato" per amore.
@balarm.it Il 23 e 24 luglio, Messina ha accolto Marco Mengoni con due serate intense, emozionanti e piene di umanità. Durante la prima data, nel cuore dello spettacolo, Mengoni è sceso dal palco per mescolarsi al pubblico. Tra abbracci e selfie, ha notato un ragazzo in prima fila, visibilmente annoiato. «È da prima che ti guardo, ma chi te c’ha portato sto concerto?», ha detto con ironia, scoprendo che era lì solo per amore, accompagnando la fidanzata. «Questo si è assorbito 2 ore e mezza di Mengoni, un eroe!», ha aggiunto tra le risate, prima di stringerlo in un abbraccio. Nella seconda serata, l’ultima del tour, Mengoni è tornato a scendere tra la folla. È lì che, a sorpresa, ha reso omaggio alla Sicilia cantando un frammento intenso di Cu ti lu dissi di Rosa Balistreri, tra la commozione e gli applausi del pubblico. ✨ E voi, c’eravate? Raccontateci nei commenti qual è stato il vostro momento preferito del live! #Balarm #marcomengoni #messina #music #sicily ♬ suono originale - Balarm
Cesare Cremonini che risponde con le emoji della risata a un tweet contenente un video di lui che esibisce delle movenze un tantino buffe.
Io non lo posso guardà che me piscio sotto.
— SoBiondaMicaScema 🧡♥️🇵🇸 (@Ales_1981) July 23, 2025
Praticamente è la parodia de De Luigi quando fa Olmo. pic.twitter.com/rCr8W7cOzH
Poi aggiunge
Ma ha fatto ridere. Anche perché posso fare ben di peggio… 😂😂
... e subito sotto Fabio De Luigi in persona risponde a Cremonini.
per un duetto ci sono quando vuoi 😂😂😂
Infine, un bel poker di artisti navigati della serie "-ant'anni e non sentirli": da sinistra a destra e dall'alto in basso, Al Bano (classe 1943), Massimo Ranieri (1951), Riccardo Fogli (1947) e Nino D'Angelo (1957) mostrano la loro "agilità" sul palco.
@denis.med1 A grande richiesta la boyband al completo. Con tutto il rispetto per il grande Massimo... per gli altri un po di lubrificata alle articolazioni andrebbe fatta. #boyband #ranieri #albano #fogli #ninodangelo ♬ I Want It That Way - Backstreet Boys
domenica 31 agosto 2025
Da domani si cambia registro!
Molti scelgono il primo dell'anno come data simbolica a partire dalla quale prefiggersi di realizzare taluni propositi, mentre altri preferiscono il primo settembre, che rappresenta la fine dell'estate e la ripresa della solita routine. Per quanto mi riguarda, in genere i miei buoni propositi li stabilisco quanto lo ritengo opportuno, senza bisogno di associarli a una data precisa... ma quest'anno il primo settembre ci sta proprio bene.
Un paio di questi miei propositi, nonché quelli più importanti, li suggerisce un divertente sketch comico dei Gemelli di Guidonia.
Quali possano essere i miei propositi, considerato che non ho esami da finire e non ho mai fumato in vita mia, è facile da intuire. Sicuramente dovrò rassegnarmi a magna' de meno... Quanto all'iscrizione in palestra, sono poco fiduciosa che la mia scarsa costanza la renda un buon investimento, per cui pensavo di provare a fare da me. Oggi assieme a decine di persone ho partecipato a una lezione di yoga presso LAGO Paderno Dugnano, e la mia goffaggine, la mia scarsa flessibilità e il mio ancor più scarso equilibrio raccomanderebbero che fossi seguita da vicino almeno per le prime sedute da un insegnante... Intanto vedo cosa riesco a fare coi videotutorial disponibili in Rete. E confido in un esito migliore rispetto alla conclusione del reel dei Gemelli... ;-)
sabato 30 agosto 2025
Un ragazzo con la chitarra
Negli ultimi tempi il mio umore è parecchio migliorato rispetto ad appena qualche mese fa... :-D ma se mi capita di essere un po' giù di morale, bastano i video di Nicolas Rossetti, aka nickulele, a strapparmi un sorriso. Questo giovanotto fa furore sui social – io lo seguo su YouTube, ma è presente anche su Instagram, TikTok e Facebook – grazie a un'idea tanto semplice quanto geniale: chiede ai follower spunti su un determinato argomento – attualmente sta raccogliendo «Le cose più assurde che per qualche motivo pensavate da piccoli» – poi seleziona i più buffi e li canta accompagnandosi con la chitarra («Strimpello a orecchio» è la sua bio). Il suo ultimo reel è dedicato alle cose strampalate che si dicono dopo il risveglio dall'anestesia, mentre andando a ritroso nel tempo ci sono anche video un pochino più lunghi: andando in ordine cronologico inverso, quelli che mi hanno divertita di più sono...
- LA TUA PEGGIORE FIGURA DI M**A in musica (alzi la mano chi non ha un ricordo utile per allungare l'elenco)
- OSSESSIONI STRANE in musica (in questo mi ci rivedo parecchio)
- I NOMI CHE I NONNI DANNO ALLE COSE in musica (questo mi ricorda tanto i miei cari genitori...)
- IN ITALY WE DON'T SAY / EN ITALIE ON NE DIT PAS (esilarante soprattutto se si conosce l'inglese e/o il francese)
- BATTUTE BRUTTE in musica
- CITOFONI BRUTTI in musica
- CARTELLI POCO CHIARI in musica
- ANNUNCI SCRITTI MALE in musica
venerdì 29 agosto 2025
In questo istante le province della Sardegna sono...
Quando andavo alle elementari ci facevano imparare a memoria un sacco di nozioni, che mi abituai a considerare pressoché immutabili, come scritte nella pietra; ad esempio, la suddivisione in province dell'Italia. All'epoca la Sardegna comprendeva, in rigoroso ordine alfabetico, Cagliari, Nuoro, Oristano e Sassari.In seguito ci sono state delle riforme in molte regioni; per dirne una, la provincia in cui vivo attualmente, quella di Monza e della Brianza, è stata istituita nel 2004 ed è divenuta operativa nel 2009. Ma in fatto di cambiamenti mi sa tanto che la Sardegna non ha rivali. Perfino la pagina Facebook E a te se sei rimasto con Harry fin proprio alla fine, dedicata ai fan della saga di Harry Potter, ci ha ironizzato su parafrasando una citazione tratta da Harry Potter e la pietra filosofale e riferita al castello di Hogwarts: «Ma tenete d'occhio le scale, a loro piace cambiare!».
Il video qui sotto, che esordisce con la stessa citazione di cui sopra, illustra visivamente i cambiamenti.
giovedì 28 agosto 2025
Stai a guarda' er capello?!
Dalla parrucchiera non ci sono mai andata granché volentieri. Quando ero più giovane mi ci recavo due o tre volte l'anno, praticamente solo se avevo bisogno di un taglio o di una "spuntatina", poi hanno iniziato precocemente a fare capolino i capelli bianchi, ancora pochi ma col passare del tempo sempre più evidenti, e quindi ho bisogno dei ritocchi con frequenza crescente, ormai quasi una volta al mese. Adesso per fortuna ho trovato una parrucchiera che per 40 euro – la metà di quanto avrei pagato altrove – mi fa velocemente colore e piega, ma i ritocchi da me vorrei imparare a farli da me. Almeno fino a quando i miei capelli saranno diventati tutti grigi, e allora me ne andrò volentieri in giro al naturale. Il mio modello in tal senso è l'attrice 67enne Andie McDowell, che molti ricorderanno come la splendida partner di Hugh Grant nel film Quattro matrimoni e un funerale, la quale tempo fa ha dichiarato
Ho cominciato a non tingermi durante il periodo del lockdown. Mi sono accorta che il colore dei miei capelli non è il grigio, è l’argento brillante. Sono state le mie figlie, poi, a dirmi di tenerli e che ero fantastica. La mia, comunque, è una scelta personale. I miei capelli sono una parte importante di me e, se li tengo naturali, mi permettono di essere ancora più bella. Sì, voglio essere come un uomo, cui è permesso di invecchiare.
L'altroieri ho letto che...
Lisa LaFlamme, 58 anni, è una delle più conosciute e preparate anchor canadesi. Talmente brava da essere stata premiata con il Canadian Screen Award come miglior conduttrice nazionale.
Eppure pochi giorni prima la rete Ctv per cui lavora da 35 anni le aveva comunicato il suo improvviso licenziamento, rimpiazzandola con un maschio vent’anni più giovane di lei.
Il motivo principale, tra gli altri: perché LaFlamme aveva deciso, nell’ultimo periodo, di non tingersi più i capelli e presentarsi in video con i suoi capelli grigi al naturale.
Il messaggio che passa è devastante: che una donna non si può permettere di invecchiare naturalmente (come fanno gli uomini), di mostrare il tempo che passa (come fanno gli uomini), di essere sé stessa col proprio colore naturale (come fanno gli uomini).
Lei, la diretta interessata, raccontando la sua scelta, maturata in pandemia, aveva usato parole che in Canada sono in breve diventate un manifesto.
“Perché preoccuparsi? Diventerò grigia. Onestamente, se avessi saputo che il lockdown poteva essere così liberatorio su questo fronte l'avrei fatto molto prima”.
Si chiama anche libertà. E non ha prezzo.
Questa storia fa male perché racconta una verità che molte donne conoscono sulla propria pelle: il tempo, per loro, sembra scorrere con un peso diverso che per gli uomini. Lisa LaFlamme non è solo un volto noto della TV canadese, è una professionista stimata, premiata, amata dal pubblico e riconosciuta come una delle migliori del suo Paese. Eppure, a 58 anni, dopo 35 di carriera impeccabile, è stata “rimpiazzata” da qualcuno più giovane, con una motivazione che suona assurda e violenta: i suoi capelli grigi.
Perché invecchiare, per una donna, sembra ancora essere un crimine. Perché mostrarsi autentiche, senza maschere né tinte, viene visto come una debolezza invece che come una forma di libertà. Perché il messaggio che passa è chiaro e terribile: gli uomini possono diventare “affascinanti” con l’età, le donne no. Gli uomini invecchiano, le donne devono nasconderlo.
Eppure Lisa, con la sua scelta semplice e rivoluzionaria di non tingersi più, ci insegna che la dignità non si misura dal colore dei capelli ma dal coraggio di essere se stesse. Che la vera bellezza non è nascondere il tempo, ma portarlo con fierezza.
Il suo gesto è diventato un manifesto: “Perché preoccuparsi? Diventerò grigia. È stata una liberazione”. Una frase che ha dentro tutta la potenza della verità: l’accettazione, la libertà, la ribellione contro un sistema che vorrebbe le donne eterne, perfette, sempre giovani.
La libertà non ha prezzo. E se una donna decide di portare i suoi capelli grigi davanti a milioni di spettatori, quella non è una rinuncia. È una conquista.
mercoledì 27 agosto 2025
In un modo o nell'altro, passerà alla storia
Fra gli spunti che, complici ferie e vacanze, avevo lasciato indietro, ma che meritano di essere recuperati, ce ne sono un paio relativi al ponte sullo Stretto di Messina, il cui progetto definitivo è stato approvato all'inizio del mese. Il primo è un post del geologo Mario Tozzi...
Si possono costruire ponti nelle regioni più sismiche della Terra, però bisogna studiarle bene. Nel caso dello stretto di Messina, nel progetto esecutivo, manca un caratterizzazione del campo deformativo di superficie e delle faglie sottomarine. Ci vorrebbe uno studio mesostrutturale ad hoc, non solo la raccolta della letteratura esistente. E ci dovrebbero essere una relazione ufficiale riconosciuta dell'INGV come istituto e una del CNR e dell'ENEA. Che non ci sono. Faglie appena ristudiate, come quella di Palmi, andrebbero caratterizzate con studi ad hoc. Di questo non vi è traccia.
Si possono costruire ponti nelle regioni più sismiche della Terra, ma se il contesto costruito non è adeguato antisismicamente, un ponte che rimane in piedi dopo un terremoto unirebbe due cimiteri.
Si possono costruire ponti nelle regioni più sismiche della Terra, ma la ferrovia non passa in quelli più lunghi. Siamo sicuri che qui l'alta velocità passerebbe e non scopriremo, all'ultimo, che non si può fare?
... e il secondo è un breve video che mostra l'opinione al riguardo di Pif, uno dei – tanti?, pochi? – siciliani che non fanno esattamente i salti di gioia all'idea.
@the_video_hub03 La mangiatoia sullo Stretto di Messina…geniale Pif!!!
♬ suono originale - The Video Hub
martedì 26 agosto 2025
Sarò mica già in burnout?!
Sono solo al secondo giorno di lavoro dopo il rientro dalle ferie, e ne ho già fin sopra i capelli: oggi è stata una giornata veramente pesante, per cui sarà il caso che me ne vada a dormire, non prima di aver condiviso una citazione di Will Goto che trovo piuttosto pertinente.
Sleep for 8 hours, not 6.
Exercise for 1 hour, not 4.
Deep work for 4 hours, not 12.
You’re a human, not a machine.
... vale a dire...
Dormi 8 ore, non 6.
Fai esercizio fisico per 1 ora, non 4.
Lavora intensamente per 4 ore, non 12.
Sei un essere umano, non una macchina.
lunedì 25 agosto 2025
#standupforUkraine
Quest'oggi condivido un video che mi è stato proposto da una persona a me molto cara, convintamente e fondatamente filoucraina, e che non credo possa lasciare indifferenti, sebbene l'attenzione del mondo oggi sia forse più concentrata sul Medio Oriente.
Ecco la traduzione della descrizione.
La rifugiata ucraina Elizaveta Izmalkova canta insieme a 300 lituani, che hanno risposto al suo appello per riunirsi a Vilnius e intonare questa canzone popolare ucraina virale per richiamare l'attenzione sulla guerra in corso e sulle lotte del popolo ucraino. (Ukrainian Folk Song 🇺🇦 ARMY REMIX | Andriy Khlyvnyuk x The Kiffness) Questo è un appello a difendere l'Ucraina.
Eliza è una cantante ucraina di 21 anni. È dovuta fuggire dal suo Paese d'origine quando la Russia ha invaso l'Ucraina nel 2014 e vive e studia in Lituania dal 2015. Quando la Russia ha iniziato la guerra il 24 febbraio [il video è stato pubblicato il 12 aprile 2022, ma il tema è ancora tristemente attuale, NdC], la casa della sua famiglia è stata distrutta dagli occupanti russi per la seconda volta nella loro vita. La madre e il fratello di Eliza sono rimasti in Ucraina per difendere la loro patria. Eliza è al sicuro in Lituania, e manda un messaggio alla sua famiglia e al suo Paese affinché rimangano forti.
Aiuta persone come Eliza a ricostruire le loro case in Ucraina.
Questi i link proposti per le donazioni:
E questo è il testo della canzone, ottenuto traducendo pari pari con Google Translate la trascrizione dei sottotitoli (abbi pazienza, io l'ucraino manco lo so leggere).
Oh, nel prato, il viburno rosso
La nostra gloriosa Ucraina si è chinata per qualche motivo, e noi solleveremo il viburno rosso
E rallegreremo la nostra gloriosa Ucraina
Oh, nel prato, il viburno rosso
La nostra gloriosa Ucraina si è chinata per qualche motivo, e noi solleveremo il viburno rosso
E rallegreremo la nostra gloriosa Ucraina
Ehi-Ehi
Nel prato, il viburno rosso
La nostra gloriosa Ucraina si è chinata per qualche motivo, e noi solleveremo il viburno rosso
E rallegreremo la nostra gloriosa Ucraina
Ehi-Ehi
Chi come me si fosse chiesto il senso di quel riferimento al viburno rosso troverà qui le risposte che cerca.
domenica 24 agosto 2025
Chi ce l'ha un plenilunio così?
Quest'oggi non potevo esimermi dal condividere l'Astronomy Picture of the Day pubblicata ieri con il titolo Fishing for the Moon (Pescando la Luna); non soltanto perché è stata scattata lungo la Costa dei Trabocchi, uno degli scorci più belli della mia regione d'origine, ma anche perché ho il fondato sospetto che il fotografo Marco Bellelli sia parente di una mia compagna di liceo la quale oggi ha pubblicato nella chat WhatsApp di classe lo screenshot dell'intervista da lui rilasciata al quotidiano abruzzese il Centro; se ne può leggere qui uno stralcio.
Riporto qui di seguito la traduzione della relativa descrizione.
Quanto è grande la Luna del pianeta Terra? Rispetto alle altre lune del Sistema Solare, è al quinto posto nella classifica dalla più grande alla più piccola, dopo la luna di Giove Ganimede, la luna di Saturno Titano e le lune di Giove Callisto e Io. Proseguendo nella lista, la Luna precede Europa di Giove e Tritone di Nettuno. È anche più grande dei pianeti nani Plutone ed Eris. Con un diametro di 3475 chilometri, la Luna è circa 1/4 delle dimensioni della Terra, il che la rende la luna più grande rispetto alle dimensioni del suo pianeta madre nel Sistema Solare. Naturalmente, in questo sereno paesaggio di cielo e mare al crepuscolo, la luna piena di agosto appare ancora abbastanza piccola da essere catturata nelle reti di un'antica piattaforma da pesca. L'immagine con teleobiettivo è stata scattata lungo la Costa dei Trabocchi, sul Mar Adriatico.
sabato 23 agosto 2025
Scegli bene le tue battaglie
Il proverbio latino – in lingua originale: Hoc scio pro certo: quoties cum stercore certo, vinco seu vincor, semper ego maculor – che costituiva l'aforisma del 1° agosto di Wikiquote...
Questo so di sicuro, che quando ho a lottar col letame, ch'io vinca o perda, sempre m'imbratto.
... mi è venuto inevitabile associarlo a un'immagine che ultimamente ho visto circolare ovunque su Facebook senza che ne venisse menzionata la fonte originaria.
Beh, ipotizzo che la fonte sia la pagina Jung - La via del fare anima... o quantomeno Edoardo De Blasio le ha associato un'analisi tanto concisa quanto illuminante.
Scegli bene le tue battaglie.
Dicono che “discutere con certe persone sia come giocare a scacchi con un piccione: puoi essere anche il campione del mondo, ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, sporcherà la scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito, come se avesse vinto lui”.
Di piccioni in giro ce ne sono parecchi: spesso si comportano così per limiti di analisi, cattiveria o ottusità mentale. Non spetta né a me né a te cercare di convincerli: è semplicemente impossibile.
In questi anni ho capito che non puoi batterli.
Loro vincono e basta. Non esistono argomenti, dati o suggestioni in grado di farli ragionare.
L’unica cosa sensata da fare, dopo un primo tentativo in cui ti rendi conto che hai davanti un piccione, è allontanarti e metterti il cuore in pace.
Non si vince mai contro un piccione.
Scegli bene le tue battaglie: a volte la tua pace vale più dell’avere ragione.
venerdì 22 agosto 2025
Il momento peggiore della storia umana
A maggio 2024 @the_culturist_ ha pubblicato su Twitter un thread molto interessante. Sebbene risalga ad oltre un anno fa, lo trovo sempre attuale; riguardo all'accuratezza storica delle informazioni riportate non mi pronuncio, non essendo quello il mio campo, ma le considerazioni esposte alla fine le ho trovate illuminanti.
Qui di seguito riporto la traduzione (il thread originale è corredato da immagini, l'ultima delle quali, la Pietà di Michelangelo, l'ho scelta per aprire il post).
Qual è stato l'anno peggiore della storia umana?
Se pensate a qualcosa di recente, vi sbagliate di grosso...
Di solito il 1348 viene citato come risposta a questa domanda. La Peste Nera sterminò metà della popolazione europea, ma la perdita di vite umane fu solo l'inizio...
La costante minaccia di morte portò i sopravvissuti ad abbandonare l'equilibrata visione cristiana del mondo che era alla base del Medioevo, abbandonandosi a un edonismo sfrenato o al fanatismo religioso. I gruppi si accusarono a vicenda e il tessuto delle comunità iniziò a disgregarsi.
Poi c'è il 1945: i bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki. Il bilancio delle vittime (oltre 200mila) non fu alto come in altri disastri, ma ne conseguì qualcosa di peggio...
Le bombe posero fine alla guerra, ma suscitarono un nuovo orrore: la consapevolezza che nazioni potenti potessero annientare intere città di innocenti. L'ultima fede rimasta al mondo nell'ideale di combattere con onore (già indebolita da due guerre mondiali) andò perduta.
Ma gli storici ora pensano che tutto questo impallidisca in confronto a qualcosa di precedente.
Nel 536 d.C., il mondo si oscurò...
Le eruzioni vulcaniche in Nord America sollevarono nubi di cenere e zolfo nel cielo, oscurando il sole. L'oscurità calò su quasi tutto il mondo, con resoconti scritti provenienti da Cina, Medio Oriente, Europa e persino Perù.
L'oscurità durò 18 mesi. Lo storico bizantino Procopio la definì un'eclissi senza fine, durante la quale «il sole emanava la sua luce senza splendore, come la luna, per tutto l'anno».
Peggio ancora, i raccolti non potevano crescere, quindi interi continenti soffrivano la fame. Le società si invasero a vicenda nel disperato tentativo di trovare cibo. È persino collegato alla peste di Giustiniano, una pandemia mortale che si verificò cinque anni dopo.
Come scrisse Procopio: «Gli uomini non erano immuni né dalla guerra né dalla pestilenza né da alcuna altra cosa che portasse alla morte».
Considerando disastri di questa portata, ci si potrebbe chiedere: perché scolpire sculture che andrebbero perdute sotto il prossimo Vesuvio? Perché comporre musica se la carta su cui è scritta può andare perduta in un momento di violenza?
Beh, C.S. Lewis offre qualche spunto di riflessione in merito. Nelle trincee della Prima Guerra Mondiale, notò una cosa: «Più ci si avvicinava alla linea del fronte, meno tutti parlavano e pensavano alla causa alleata e all'andamento della campagna».
Sapeva che gli esseri umani sono fatti per qualcosa di più della semplice sopravvivenza: «La guerra non riuscirà ad assorbire tutta la nostra attenzione perché è un oggetto finito, e quindi intrinsecamente inadatto a sostenere tutta l'attenzione di un'anima umana».
Continua: «La vita umana è sempre stata vissuta sull'orlo di un precipizio. La cultura umana ha sempre dovuto esistere all'ombra di qualcosa di infinitamente più importante di sé stessa».
«Se gli uomini avessero rimandato la ricerca della conoscenza e della bellezza fino a quando non fossero stati al sicuro, la ricerca non sarebbe mai iniziata».
giovedì 21 agosto 2025
Il segreto del tempo
Ieri sono tornata dalla mia settimana di vacanza in Val d'Ossola; sono in ferie fino a domani, ma ho preferito assicurarmi un "periodo cuscinetto" di qualche giorno per rendere meno traumatico il rientro al lavoro lunedì. Oggi sarei dovuta uscire per sbrigare delle commissioni, ma fra la pigrizia e il meteo inclemente sono rimasta a casa a svolgere compiti più tranquilli, tipo smaltire la posta elettronica arrivata negli ultimi giorni.
Due giorni fa mi è arrivata la frase film della settimana di aforismi.meglio.it, tratta dal film This Must Be the Place, che ammetto di non aver visto; l'aveva diretto Paolo Sorrentino due anni prima rispetto al suo più grande successo, La grande bellezza (che, premettendo la mia notevole ignoranza in materia, ho trovato parecchio sopravvalutato). Mi ha colpita molto, e la riporto qui di seguito... copincollata però da Wikiquote, perché quel "dà" senza accento mi disturbava troppo! ;-)
Desmond: Non ce la farò mai a mettermi con Mary... eppure mi piace tanto.
Cheyenne [il protagonista del film, interpretato da Sean Penn, NdC]: Il segreto è il tempo Desmond. Passa del tempo con lei, tutto il tempo che le serve, e si metterà con te, vedrai. Perché è il tempo che le lusinga... e poi il tempo dà sicurezza. Per favore non mollare con Mary, Desmond, promettimelo!
[A dire il vero qui ci vorrebbe una virgola in più ;-)]
E ho pensato a quanto sia fondamentale in una relazione sana dedicarsi del tempo, purché sia tempo di qualità; non basta certo essere presenti se con la testa si è da tutt'altra parte, oppure impegnati a parlare solo di sé.
[La foto che apre il post mostra il lago di Morasco; ci ho camminato tutto attorno dopo aver preso una storta, e ancora ne patisco le conseguenze... ma ne è valsa la pena. Forse! ;-)]
lunedì 18 agosto 2025
La maternità secondo Fiorella Mannoia
Di recente mi sono imbattuta su Facebook in un estratto di un'intervista rilasciata un anno fa da Fiorella Mannoia al Corriere. La fonte originale non l'ho trovata, ma le stesse frasi sono riportate, con qualche parola di commento, su Fanpage. Chi conosce le mie recenti vicende potrà capire come mai le parole della cantante, classe 1954, mi abbiano colpita così tanto.
Non ho mai accettato lo stereotipo per cui se una donna non fa figli, è come se fosse una donna a metà. Io non ne ho. C'è stato un periodo in cui ne avrei voluto ma non sono arrivati. Oggi non mi mancano.
Non ho fatto nessun percorso alternativo: sono dolorosi fisicamente, ma soprattutto psicologicamente. Mi sono detta: ‘Se questo è il mio destino, lo accetto'. E l'ho accettato. In alcune donne, com'è successo in me, il senso del limite naturale supera e ferma quello del desiderio.
Tutto quello che c'era da dire l'ho messo in un brano, scritto pensando di dialogare con una ragazza immaginaria, mia figlia che non esiste. S'intitola In viaggio. E lo dico ai concerti, lo credo davvero. Non c'è bisogno di essere madri di fatto per sentircisi. Noi donne siamo già madri, perché è scritto nel nostro dna, e che ci siano poi figli o meno, quel sentimento rimane vivo in noi.
Qui di seguito riporto il testo di In viaggio, a quanto pare scritto dalla stessa Mannoia con musiche di Cesare Chiodo e Bungaro.
Domani partirai
Non ti posso accompagnare
Sarai sola nel viaggio
Io non posso venire
Il tempo sarà lungo
E la tua strada incerta
Il calore del mio amore
Sarà la tua coperta
Ho temuto questo giorno
È arrivato così in fretta
E adesso devi andare
E la vita non aspetta
Guardo le mie mani
Ora che siamo sole
Non ho altro da offrirti
Solo le mie parole
Rivendica il diritto ad essere felice
Non dar retta alla gente
Non sa quello che dice
E non aver paura
Ma non ti fidare
Se il gioco è troppo facile
Avrai qualcosa da pagare
Ed io ti penserò in silenzio
Nelle notti d'estate
Nell'ora del tramonto
Quando si oscura il mondo
L'ora muta delle fate
E parlerò al mio cuore, più forte
Perché tu lo possa sentire
È questo il nostro accordo
Prima di partire
Prima di partire
Domani non ti voltare
Ama la tua terra
Non la tradire
Non badare alle offese
Lasciali dire
Ricorda che l'umiltà
Apre tutte le porte
E che la conoscenza
Ti renderà più forte
Lo sai che l'onestà
Non è un concetto vecchio
Non vergognarti mai
Quando ti guardi nello specchio
Non invocare aiuto nelle notti di tempesta
E non ti sottomettere, tieni alta la testa
Ama la tua terra
Ama, non la tradire
Non frenare l'allegria
Non tenerla tra le dita
Ricorda che l'ironia ti salverà la vita
Ti salverà
Ed io ti penserò in silenzio
Nelle notti d'estate
Nell'ora del tramonto
Quella muta delle fate
E parlerò al mio cuore
Perché, domani partirai
In silenzio
Ma in una notte d'estate
Io ti verrò a cercare
Io ti verrò a parlare
E griderò al mio cuore
Perché tu lo possa sentire
Sì, lo possa sentire
Tu lo possa sentire
Leggendo queste righe trovo che si avverta fortissimo come la maternità possa essere un'inclinazione innata, a prescindere dal fatto di mettere o meno al mondo dei figli.
sabato 16 agosto 2025
Come navigare in Svizzera con uno smartphone Android e una SIM WindTre
Oggi avevo in programma una puntatina in Svizzera prendendo uno dei treni della Ferrovia Vigezzina Centovalli da Domodossola fino a Locarno. Il biglietto l'avevo già acquistato l'altroieri, ma stamattina – meglio tardi che mai – mi è balenata una pensata: come faccio col cellulare? Chissene delle telefonate, ma non mi sembrava il caso di recarmi oltreconfine, sia pur solo per qualche ora, senza poter contare sul traffico dati, oppure dovendolo pagare uno sproposito. Ho consultato l'assistente AI dell'app WindTre, il quale, dal momento che la Svizzera non fa parte dell'Unione Europea (li possino!), mi ha consigliato di attivare l'offerta Travel Svizzera al costo di 4,99 euro con 10 GB inclusi, solo che per farlo mi sarei dovuta recare in un centro WindTre. Poco male, c'è un centro di assistenza telefonica a un paio di chilometri da qui. Dopo essermi sorbita una sia pur breve coda sono arrivata a parlare con l'addetta, alla quale però l'offerta Travel Svizzera non risultava fra quelle attivabili sul mio numero: l'offerta più conveniente disponibile era la Travel Pass Svizzera Weekly al costo di 14,99 euro, ovvero il triplo di quanto avevo preventivato di spendere. Ipotizzando che ciò potesse dipendere dal fatto che non si trattava di un centro WindTre ma di uno multimarca, la fanciulla mi ha consigliato di chiamare il servizio clienti al numero 159, ma senza esito: anche a loro la Travel Svizzera non risultava. Allora mi sono rassegnata a un'altra breve coda per poter attivare la Travel Pass Svizzera Weekly. Ho ricevuto un SMS e ho risposto digitando il codice in esso incluso per inoltrare la richiesta di attivazione. Durante il tratto italiano del viaggio ho ricevuto un altro SMS che mi confermava l'addebito dei costi di attivazione pari a 1,99 euro, mentre i 14,99 euro sarebbero stati addebitati al primo evento di traffico all'estero. Superiamo il confine, il cellulare risulta in roaming, ma non succede nient'altro: non posso navigare, risulto offline. Dopo aver messo in conto di trascorrere qualche ora disconnessa – che sarebbe pure il caso, ogni tanto! ;-) – mi è bastato smanettare un pochino col telefono per trovare la soluzione, che riporto qui di seguito (gli screenshot sono relativi al mio Oneplus 10 Pro 5G con Android 15).
Ho aperto le Impostazioni...
... dopodiché ho fatto tap su Rete mobile...
... quindi su WINDTRE, che è appunto il mio gestore telefonico...
... e infine ho attivato il Roaming dati facendo tap sul relativo interruttore. In men che non si dica sono tornata online, e ho ricevuto via SMS la notifica dell'addebito dei 14,99 euro.
Da quel momento in poi ho potuto chattare, consultare le mappe, convertire in tempo reale franchi svizzeri in euro, pagare il pranzo col cellulare (18 euro una piadina e una bottiglietta d'acqua, li mortacci!), chiedere a ChatGPT qualche consiglio su cosa valesse la pena di visitare a Locarno – parecchia roba, in realtà, ma siccome ero stanca e avevo poco tempo ho solo dato un'occhiata al lungolago, alla Piazza Grande sede di numerosi negozi e caffè nonché in questo periodo del Locarno Film Festival, infine sono salita in funicolare alla Madonna del Sasso da cui si gode una vista strepitosa :-) – e pubblicare qualche post su Facebook.
venerdì 15 agosto 2025
Ebbravo Garri!
«La vita è come una partita a scacchi. Io non so giocare a scacchi», recita il meme qui sopra, che mi rappresenta piuttosto bene (cioè, io le regole degli scacchi le conosco, ma la mia pratica è talmente scarsa che qualunque principiante potrebbe farmi scacco matto in poche mosse. E fuor di metafora, lo stesso vale abbastanza anche sul piano esistenziale).
Però c'è qualcuno che non solo è un campione di scacchi, ma sa anche trasporre le regole del gioco su un piano assai meno ludico: sto parlando dello scacchista e attivista sovietico naturalizzato croato Garri Kasparov. Condividendo un tweet di Fox News, emittente televisiva statunitense notoriamente vicina al presidente USA Donald Trump, riguardo all'incontro in Alaska fra lo stesso Trump e il suo omologo russo Vladimir Putin per parlare di un accordo di pace in Ucraina, incontro al quale NON è stato invitato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, come se la questione NON lo riguardasse...
"È COME GLI SCACCHI": Donald Trump rivela il suo piano di gioco per il vertice ad alto rischio con Putin in Alaska, delineando come i suoi negoziati con il leader russo saranno diversi da quelli dei presidenti precedenti, tra cui Bush, Obama e Biden.
... Kasparov ha aggiunto lapidario:
No. Negli scacchi i giocatori si trovano su lati opposti, non sullo stesso lato.
Per dirla in gergo tennistico... Game, set, match!
giovedì 14 agosto 2025
Diritti (e qualche dovere) di chi va in spiaggia
Tornando sull'argomento "balneatori che fanno il bello e il cattivo tempo (salvo poi piangere miseria quando la gente diserta i loro stabilimenti)", sono all'ordine del giorno le notizie di persone che denunciano abusi di vario genere subiti da qualche gestore. Ad esempio, a Monopoli a una mamma è stato consentito "a titolo di cortesia" di portare in spiaggia un panino senza glutine per il suo bambino celiaco, ma non anche per l'altro figlio senza intolleranze.
Ora, la domanda è: ma il gestore di un lido ha il diritto di impormi di consumare solo cibo acquistato (a peso d'oro) presso il suo stabilimento? E la risposta è: no che non ce l'ha!
A questo proposito, capita a fagiuolo un post pubblicato su LinkedIn da Factanza Media. Questa è la premessa.
Ma quindi posso o non posso portare la peperonata da casa per pranzare in spiaggia?” Tranquilli, potete.
Ogni anno, in estate ci troviamo ad affrontare una serie di regole e divieti, posti - almeno in teoria - per rendere più sicura e serena la nostra permanenza al mare, o per tutelare l’ambiente che ci sta ospitando.
Tuttavia, c’è un gran confusione su cosa si possa realmente fare. Per comprendere meglio, è necessario non soltanto fare affidamento su quelle che sono le disposizioni nazionali, ma anche regionali, comunali e, a volte, sui divieti imposti dalla Capitaneria locale o dagli stessi stabilimenti in cui si stanno trascorrendo le proprie vacanze.
Semplificando: ciò che può essere consentito in una spiaggia, può non esserlo da un’altra parte.
Ci sono però dei divieti che non reggono, indipendentemente dal luogo in cui siamo. Tra questi, il divieto di poter transitare sulla spiaggia di un lido privato, o di attraversarla per raggiungere la battigia o fare il bagno in quell’area.
Ancora, è piuttosto comune vietare alle persone di portarsi del cibo da casa e consumarlo in spiaggia, specie nei lidi. Ciò è assolutamente infondato e, anzi, non sono altro che divieti imposti da alcuni gestori dei lidi, che però sono essi stessi illegittimi.
Essere a conoscenza di queste informazioni è fondamentale per poter vivere serenamente le proprie vacanze, facendo valere i propri diritti e quelli altrui. Al contempo, ci sono volte in cui i divieti e le regole non intervengono e a subentrare sono il rispetto e il buon senso.
Quindi, nella leggerezza, dovremmo agire in modo consapevole e rispettoso: verso di noi, del luogo in cui siamo e degli altri.
E, soprattutto, dobbiamo ricordarci di lasciare quel posto bello che abbiamo scelto così com’è, senza devastarlo.
E questa è la trascrizione del testo contenuto nelle immagini.
BREVE GUIDA PER FAR VALERE I TUOI DIRITTI IN SPIAGGIA
Come rispondere se ti dicono «In questo stabilimento è vietato portarsi il cibo da casa: puoi mangiare solo al bar o al ristorante»
Assolutamente no, in base alla legge io posso mangiare quello che voglio sotto l'ombrellone. La tua concessione vale per la spiaggia, non hai alcun monopolio sulla ristorazione.
Piccolo alert: bisogna fare attenzione (anche nelle spiagge libere) a non invadere gli spazi altrui, facendo tavolate, picnic o consumando i cibi ai tavoli di bar e ristoranti.
Come rispondere se ti dicono «È vietato prendere il sole in topless»
Mi dispiace, ma non mi risulta: non c'è alcun divieto al riguardo, anche perché stare in topless non è considerato contrario alla "pubblica decenza", né un "atto osceno". Per esserlo, dovrebbe essere accompagnato da una connotazione sessuale. Non lo dico io, lo dice la Cassazione.
Fonte: Brocardi
Come rispondere se ti dicono «È vietato fare sport» (pallavolo, calcio...)
Mmm.. sicuro? Al momento, non c'è un regolamento nazionale che lo vieti, e non mi sembra che ci sia in questo comune*. In ogni caso, appena avrò finito, smonterò il campo che ho creato!
* il Comune o la Capitaneria di porto possono imporre dei divieti a livello locale.
Come rispondere se ti dicono «Ehi, non puoi metterti qui: non lo vedi che ho lasciato l'ombrellone in spiaggia per non perdere il posto?»
Mi dispiace, ma lasciare l'ombrellone in spiaggia per un periodo di tempo prolungato implica occupare illegalmente il demanio pubblico. Quindi non solo non puoi impedirmi di mettermi qui, ma hai appena commesso un illecito.
Come rispondere se ti dicono «È vietato ascoltare musica e cantare»
Ma non è vero, starò però attent* a non disturbare.
P.S. Se invece vuoi fare un party in spiaggia, per riprodurre musica registrata hai bisogno dell'autorizzazione della SIAE.
Come rispondere se ti dicono «Sto raccogliendo conchiglie e questa bella sabbia da portare come souvenir in spiaggia»
Mi dispiace, ma non si possono portare via né le conchiglie, né la sabbia: facendolo, contribuisci al danneggiamento dell'ambiente (e rischi anche di andare incontro a sanzioni).
Come rispondere se ti dicono «Andiamo a fare un falò in spiaggia, dormendo in tenda direttamente lì?»
Mi piacerebbe molto, ma non lo possiamo fare.
AD AGOSTO, SI SA, VOGLIAMO ESSERE TUTTI PIU SPENSIERATI.
Il fatto, pero, è che, a volte, ci sono delle regole da rispettare.
Altre volte, invece, vengono imposti dei divieti che non esistono.
Informarsi ed essere a conoscenza dei nostri diritti e doveri è importante, sia per poter vivere al meglio le nostre vacanze nel rispetto dell'ambiente che ci circonda, sia per tutelare noi stessi e gli altri.
mercoledì 13 agosto 2025
Superare indenni l'estate
Agosto, tempo di vacanze per tanti, è il momento giusto per sfoderare alcuni link che ho raccolto negli ultimi mesi riguardo ad alcune questioni che interesseranno soprattutto (ma non solo) a chi trascorre le sue vacanze al mare.
- La dottoressa Alice Rotelli, la quale si era già espressa in passato sull'argomento, ha ribadito quanto sia pericolosa la per me inconcepibile abitudine di viaggiare in auto coi piedi appoggiati sul cruscotto.
- Sempre la dottoressa Rotelli ha sfatato un mito che ha un pochino rovinato le vacanze estive a tanti bambini della mia generazione, me compresa: non è affatto vero, sia pur con qualche distinguo, che dopo mangiato bisogna aspettare due o tre ore prima di fare il bagno.
- Eri convinto che, essendo ormai abbronzato, la tintarella ti proteggesse dal sole esentandoti dall'applicare una crema solare adeguata? Ebbene, il dottor Mattia Garutti chiarisce che non è così... o meglio, lo è molto meno di quanto comunemente si creda: una pelle molto abbronzata equivale, in media, a una protezione solare SPF 4, che è bassissima.
- Roberto Braibanti spiega come la vegetazione urbana sia fondamentale per abbassare la temperatura al suolo nelle nostre città.
- Concludo con due spunti un po' più leggeri: un testo che le donne che temono di non superare la fatidica "prova costume" potranno rivendersi...
- ... e un divertente reel nel quale i bravissimi Contenuti Zero danno voce all'estate e alle sue intenzioni per questi mesi.
martedì 12 agosto 2025
Il problema della (mia) vita
Quando ho letto l'aforisma del giorno di aforismi.meglio.it, ho subito pensato: ma sta parlando di me! :-) Eccolo qua...
Tutto il problema della vita è dunque questo: come rompere la propria solitudine, come comunicare con gli altri.
A quanto pare la citazione è tratta da Il mestiere di vivere di Cesare Pavese, autore del quale confesso con un certo imbarazzo di non aver mai letto nulla. Ma potrei cominciare proprio da quella che di fatto è la sua autobiografia. Per il momento, prima che io mi dimentichi, sarà il caso di mettere in valigia qualche libro: voglio approfittare di questa settimana di vacanza per interrompere, tra un'escursione e l'altra, il mio fin troppo prolungato digiuno dalla lettura.
Ah, parto domani e torno mercoledì 20... ma il blog non intendo mica abbandonarlo, non c'è verso! ;-)
lunedì 11 agosto 2025
Un autoregalo dal grande valore simbolico
Al termine del post che ho pubblicato l'8 marzo scorso con il titolo Women in STEM in occasione della giornata internazionale della donna, scrivevo:
A proposito di STEM... da quando Beatrice Mautino ha raccontato in un episodio del podcast Ci vuole una scienza di essersi regalata questo set LEGO, ho deciso che devo averlo anch'io. Peccato che in casa non sappia più dove metterli... perché, a parte l'albero di Natale che come da tradizione ho messo via il giorno dell'Epifania, io i set che costruisco non li smonto mai!
Di lì a poco la mia vita personale, come avranno intuito i lettori più assidui di questo blog, ha subìto un notevole sconvolgimento... cosicché il 12 maggio scrivevo:
Al momento i numerosi set in mio possesso sono quasi tutti semi-smontati nelle relative confezioni, pronti per il trasloco, e probabilmente lì rimarranno anche nella casa in cui andrò ad abitare il mese prossimo, perché non ci sarà spazio a sufficienza per esporli... ma quando avrò una casetta tutta mia – uno dei progetti futuri che al momento mi aiutano ad andare avanti – conto di dedicare loro una bella vetrinetta, così non si riempiono di polvere! :-)
Oggi avrei dovuto cominciare i preparativi per la partenza di dopodomani... ma ho preferito dedicarmi al montaggio del set L'evoluzione di STEM a cui accennavo l'8 marzo. Il set è un'autentica miniera di chicche tali da mandare in brodo di giuggiole tutti gli appassionati di scienza e tecnologia come la sottoscritta, ma non necessariamente solo loro.
Qui di seguito riporto alcune immagini accompagnate dalle relative descrizioni. Poiché il tutto è tratto dalle istruzioni di montaggio che sono liberamente scaricabili in formato PDF, spero che il signor LEGO non se ne avrà a male... :-D
George Washington Carver (1864-1943), chimico, agricoltore e filantropo di fama mondiale e membro della American National Inventors Hall of Fame, viveva secondo il motto “È il servizio che misura il successo”.
A George Washington Carver è attribuita l’invenzione di 325 usi per le arachidi, 108 applicazioni per le patate dolci e altre centinaia per i semi di soia e le noci pecan.
Questa rappresentazione dello spettro della luce ottica mostra colori che vanno dall’ultravioletto all’infrarosso, sebbene l’occhio umano possa vederne solo una parte.
Nel 1836 Samuel Morse inventò il codice Morse, che consentiva di trasmettere “segnali acustici” lunghi e brevi tramite fili o per iscritto, sotto forma di punti e trattini. Sapresti dire cosa dice questo messaggio?
L’acido desossiribonucleico (DNA) è il linguaggio in cui è “scritto” il codice genetico di tutte le forme di vita. Il DNA è formato da coppie di basi (A con T, C con G) legate insieme in una sequenza che forma una struttura a doppia elica. Il DNA umano è composto da circa 3 miliardi di basi!
Sir Isaac Newton (1643–1727), un eclettico inglese e figura chiave della rivoluzione scientifica durante l’Illuminismo, formulò le leggi del movimento e la teoria del colore attraverso il suo lavoro con i prismi di luce, alcuni dei quali hai già costruito!
Il melo che presumibilmente ispirò la teoria della gravità di Isaac Newton, che ora si stima abbia più di 400 anni, prospera ancora nella casa della famiglia dello scienziato nel Lincolnshire, in Inghilterra.
I modelli di auto dei primi anni del 1900 divennero i precursori di un mondo più globalizzato e dell’era della combustione e dei viaggi a propulsione.
La replica 3D di un atomo di carbonio – su cui si basa tutta la vita sulla terra – contiene sei neutroni, sei protoni e sei elettroni.
La pioniera della chimica Marie Curie (1867-1934), di origine polacca, è considerata la madre della fisica moderna per il suo lavoro con il radio e i materiali radioattivi. È diventata la prima donna a vincere il Premio Nobel, e la prima persona a vincerne due!
La sezione aurea (φ), spesso definita il numero più bello dell’universo, deriva dalla successione di Fibonacci ed è visibile quasi ovunque in natura, dalla struttura delle cellule all’orbita dei pianeti.
La sonda Voyager 1 della NASA è l’oggetto costruito dall’uomo più lontano dalla Terra e il primo veicolo spaziale a raggiungere lo spazio interstellare. I “Golden Record” a bordo delle sonde Voyager contengono saluti audio dalla Terra in 55 lingue, oltre a una selezione di musica e suoni della natura.
Lo Space Shuttle celebra lo spirito pionieristico dell’umanità nell’esplorare non solo il nostro mondo ma l’intero universo, e ha contribuito a conseguire incredibili risultati e scoperte nel volo spaziale con equipaggio.
L’umile calabrone è vitale per il mantenimento di un ecosistema globale sano e della biodiversità.
Anche se non mi è venuta granché bene, pubblico qui sotto la foto che ho scattato al termine del lavoretto.































