mercoledì 8 novembre 2017

#BastaBufale contro le fake news

Ieri Paolo Attivissimo ha pubblicato un deprimente resoconto delle accuse che gli sono state rivolte su Twitter per aver partecipato come consulente all'iniziativa #BastaBufale della Presidenza della Camera. Addirittura un tizio ha scritto che il Disinformatico «Lavora per chi lo paga. Una volta li chiamavano mercenari»... Io invece lo chiamo "impiego regolarmente retribuito", pensa un po' te! ;-) Se per caso qualcuno dovesse chiedersi chi ha pagato me per scrivere questo post, la risposta è: magari mi pagassero... :-/ La verità è che lo faccio per pura e semplice convinzione, perché lo reputo giusto.
Puoi leggere qui il decalogo antibufale e anti-fake news – in realtà si tratta ancora di un "ottalogo", perché gli ultimi due punti saranno decisi dagli studenti – che è stato presentato il 31 ottobre scorso, e che comunque arriva dopo i suggerimenti dispensati da Facebook, uno dei "luoghi virtuali" dove le fake news prosperano maggiormente, e i consigli di Girl Geek Life. A proposito, anche se a volte il confine che separa la satira dalle fake news può sembrare piuttosto sottile, quella che fa Lercio è dichiaratamente satira!
Il video qui sotto mostra due approcci opposti alle notizie lette in Rete, con o senza fact checking: nel primo caso si cercano riscontri – nella stragrande maggioranza dei casi è sufficiente una banale ricerca su Google – e se non si trovano si passa oltre, mentre nel secondo caso si condivide il link d'impulso senza riflettere, e sull'onda dei like e dei commenti la bufala può diffondersi a macchia d'olio rompendo, come si suol dire, l'internet.



La vicenda rappresentata nel video è realmente accaduta: la notizia a cui si fa riferimento, quella secondo cui la Svezia avrebbe messo al bando le luminarie natalizie per non far arrabbiare i rifugiati musulmani, è questa.
Recentemente i ragazzi di Casa Surace hanno raccontato in un video tanto divertente quanto efficace l'informazione prima e dopo internet.



[L'immagine che apre il post è tratta da Sii come Bill]

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