venerdì 18 gennaio 2008

E la chiamano satira...

Spero che Carlo Conti ed il suo staff autorale apportino qualche modifica al varietà del sabato sera di Raiuno I migliori anni per renderlo un tantino più accattivante... perché mia madre, che in teoria dovrebbe far parte di quella fetta di pubblico alla quale è maggiormente indirizzato il format, dopo aver seguito per un po' la prima puntata si è stufata ed ha girato su Gabbia di matti. Se il sabato sera mi tocca guardare la televisione, non esiste proprio che mi accontenti del Bagaglino! Ecco alcune ragioni della mia avversione...

  • Le battute, oltre a denotare simpatie politiche che non condivido, non mi fanno minimamente ridere, e neanche riflettere... per quanto loro la chiamino satira.

  • Non dubito che gli imitatori passino ore al trucco, ma tanto non c'è verso che assomiglino agli originali!
    [Una breve digressione sulle imitazioni. Di norma, a Quelli che il calcio e..., Max Giusti e Lucia Ocone si spartiscono i personaggi da imitare nel modo più ovvio: lui imita i personaggi maschili, e lei quelli femminili. Qualcuno vorrebbe allora spiegarmi perché mai l'imitazione di Rosy Bindi la fa Max? Non posso negare che la grintosa "ministra" non sia esattamente un portento di femminilità, ma farla impersonare da un uomo mi sembra alquanto sconveniente, se non addirittura offensivo. Al Bagaglino, almeno, mi risulta che gli imitatori siano tutti uomini... pure quello che interpreta Carla Bruni!]

  • In Gabbia di matti sono previste alcune esibizioni di esponenti politici. Ebbene, leggendo un commento ad un post di Daniele Luttazzi, ho scoperto che la senatrice di Forza Italia Ombretta Colli ha raccontato una barzelletta a dir poco squallida:
    «Sandro Pertini, presidente molto amato dai giovani, un giorno si reca in un'università per un incontro con i ragazzi. Dopo che li ha elogiati dicendo che i giovani devono essere amati perché sono il futuro e la speranza dell'Italia, un ragazzo gli si avvicina e gli chiede: "Presidente, come faccio a trovare lavoro?", e Pertini: "Proprio a me lo chiedi, che nella vita non ho mai fatto un c***o?!"»
    Ma io dico, una frase del genere potrebbe essere attribuita in maniera molto più calzante a chissà quanti politici in attività, senza bisogno di chiamarne in causa uno ormai da tempo passato a miglior vita. Perché infangare la memoria di uno dei presidenti più amati della storia della Repubblica? Per far ridere? Sai che risate, poi... Immagino che anche il povero Giorgio Gaber, il defunto consorte della "signora" Colli, si sia rivoltato nella tomba!

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