Ieri pomeriggio mi sono decisa a tornare in spiaggia (passeggiate escluse) per la prima volta dall'estate del 2005: qualcosa di inusuale, per una che abita da sempre in una città di mare! :-) Secondo una diffusa forma di superstizione, quando qualcuno fa qualcosa di insolito, viene accusato di voler far piovere... e neanche a farlo apposta le condizioni meteo, incerte fin dalla mattinata, sono ulteriormente peggiorate verso la metà del pomeriggio, costringendoci a tornare a casa in previsione del temporale, che nel giro di pochissimo tempo si è puntualmente verificato. Ma io non c'entro niente, eh? Pure lo scorso fine settimana su Pescara si era abbattuto il nubifragio, e io non ci avevo neanche pensato, ad andare al mare! ;-)
Suvvia, alzi la mano chi, dopo una faticosa settimana di lavoro o di studio, non ha mai visto andare a monte i suoi programmi di trascorrere il tempo libero al mare (monte-mare... bellissimo calembour, ah ah ah! ;-)) perché proprio nel week-end il tempo atmosferico aveva deciso di volgere al brutto, a mo' di nuvola di Fantozzi. Beh, tempo fa avevo letto da qualche parte che gli studiosi ipotizzavano una spiegazione scientifica di tale spiacevole fenomeno... e oggi ho deciso di indagare, risalendo a questo articolo (ma vale la pena di leggere pure questa spiegazione). Certo, è una ben magra consolazione, per chi si vede rovinare le ferie dal maltempo!
Allora deve essere stata colpa mia.
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