Prima di partire, vi lascio un consiglio che può esservi utile se avete in programma un viaggio aereo. Dovete sapere (ma anche no ) che io risento moltissimo dei cambiamenti di quota: anche solo scendere di un migliaio di metri mi crea notevoli disagi all'orecchio... figuratevi poi quando volo. Prima del mio secondo, nonché ultimo, viaggio in aereo ho trovato in Rete la soluzione, e ve la riporto (qui la versione integrale). È semplice ma davvero efficace, sapete?
La deglutizione attiva i muscoli che aprono la tuba [di Eustachio, non di Falloppio! ]. Si può deglutire più spesso masticando una gomma o lasciando sciogliere una caramella in bocca.
Ci sono degli espedienti utili durante il volo aereo specie poco prima del decollo e durante la discesa. È utile masticare così come evitare di dormire durante la discesa, poiché non si può deglutire tanto spesso quanto sono frequenti le variazioni di pressione. Se sbadigliando o deglutendo non riusciamo a sbloccare l'orecchio possiamo tentare con le seguenti operazioni:
Manovra di Valsalva
- chiudere le narici con le dita;
- prendere una boccata d'aria (fare un respiro profondo);
- usando i muscoli delle guance e della gola cercare di forzare l'aria nella parte posteriore del naso come se si stesse cercando di soffiare contro le nostre dita che stringono le narici. Quando si sente uno schiocco nell'orecchio vuole dire che ci siamo riusciti. Potrebbe essere necessario ripetere questa manovra diverse volte durante la discesa.
[...] Quando si forza l'aria nell'orecchio con la manovra di Valsalva non si dovrebbe farlo energicamente. La tecnica appropriata prevede di usare solo la pressione creata dalle guance e dai muscoli della gola.
A me una volta dopo un volo l'orecchio è rimasto tappato per due giorni interi.
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