martedì 17 aprile 2018

Miti da sfatare in materia di salute

L'attore e attivista George Takei, noto per il ruolo del timoniere Hikaru Sulu nella serie televisiva Star Trek, ha pubblicato sulla sua seguitissima pagina Facebook un nuovo episodio della serie George Takei Presents: Fitness and Health Myths That Have Been Debunked (Leggende sulla forma fisica e sulla salute che sono state confutate).


Riporto qui di seguito la traduzione, opportunamente corredata da alcuni link.
  1. Più sudi, più bruci. La quantità di sudore durante un allenamento può mostrare quanto esso fosse intenso, ma non significa necessariamente che hai bruciato più calorie del solito. Il sudore stesso è solo la reazione del tuo corpo al calore, che potrebbe provenire da una palestra surriscaldata, dal tempo atmosferico oppure dalla tua fisiologia personale.
  2. Il miele è un'alternativa più salutare allo zucchero lavorato. Lo zucchero nei prodotti naturali come la frutta e il miele è lo stesso zucchero contenuto nei prodotti sintetici come le caramelle. «Gli scienziati rimarrebbero sorpresi nel sentir parlare della "chiara superiorità" del miele, dal momento che esiste un consenso quasi unanime sul fatto che l'effetto biologico dello sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio sia sostanzialmente lo stesso rispetto al miele» (Alan Levinovitz, professore della James Madison University, tramite Business Insider). Il vero problema risiede nella quantità di zucchero per porzione usata in prodotti come le caramelle, e la maggior quantità di calorie dallo zucchero è una differenza alla quale dovresti assolutamente prestare attenzione.
  3. Una "pulizia col succo" può disintossicare il tuo corpo. È compito del fegato, dei reni e dell'intestino rimuovere le sostanze chimiche dannose dal tuo corpo. Il succo non offre nulla che possa aiutare tale processo. In effetti i succhi di frutta sono ricchi di zucchero, proprio come le bibite gassate, e il processo di spremitura rimuove le fibre che aiutano il sistema digestivo.
  4. Il glutammato monosodico nel cibo cinese ti farà star male. Questa leggenda è nata nel 1968, con una lettera al New England Journal of Medicine che incolpava il glutammato monosodico di numerosi sintomi, tra cui intorpidimento e debolezza generale. Il medico che ha scritto la lettera ha coniato l'espressione "sindrome del ristorante cinese". Ma attualmente non ci sono ricerche che supportino questo. Secondo l'American Chemical Society, «Il glutammato monosodico può influire temporaneamente su poche persone selezionate se consumato in grandi quantità a stomaco vuoto, ma è perfettamente sicuro per la stragrande maggioranza delle persone» (American Chemical Society, tramite Business Insider).
  5. La crosta del pane è ricca di vitamine. Questa leggenda ha solo un fondo di verità. Uno studio tedesco ha scoperto che il processo di cottura produce nel pane un tipo di antiossidante anti-cancro che è 8 volte più presente nella crosta. Tuttavia il pane integrale, con o senza crosta, è ancora la scelta migliore con il suo più elevato valore nutrizionale complessivo.
  6. Far scrocchiare le nocche porterà all'artrite. Per fortuna questo non è vero. Secondo uno studio del Journal of the American Board of Family Medicine, non c'è alcuna correlazione fra lo scrocchiare le nocche e l'artrite. I ricercatori hanno anche sottolineato che, in studi precedenti, i soggetti che abitualmente scrocchiavano le loro articolazioni mostravano meno casi di artrite rispetto a quelli che non lo facevano. Ma non c'erano prove sufficienti per affermare che lo scrocchiare le nocche aiuti necessariamente a prevenire l'artrite.
  7. Andare all'aperto con i capelli bagnati potrebbe far venire il raffreddore. In poche parole, non ci sono prove a sostegno di questo. Uno studio ha esposto dei soggetti al virus del raffreddore sia in ambienti caldi che freddi, e non c'è stata differenza nella quantità di persone che hanno contratto il virus. Ma perché in inverno prendiamo il raffreddore più spesso che nelle stagioni più calde? Dal momento che durante la stagione fredda trascorriamo più tempo al chiuso, è più probabile che entriamo in contatto con il virus del raffreddore trasmesso da un'altra persona.

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