mercoledì 31 agosto 2022

Filorussi di casa nostra

Marco Rizzo, segretario del Partito Comunista (ebbene sì, a quanto pare esiste ancora) e fondatore di Italia Sovrana e Popolare, ha salutato la dipartita di Michail Gorbaciov, l'ultimo presidente dell'Unione Sovietica nonché uno dei leader politici più influenti della seconda metà del Novecento, con un tweet a dir poco discutibile. A differenza di ciò che sono solita fare, in questo caso non sono riuscita a trattenermi e stamattina mi sono permessa di replicare, anche se essendomi svegliata da poco non sono stata particolarmente incisiva.

[Il 26 dicembre 1991 è la data in cui il Soviet Supremo sciolse formalmente l'URSS]

Successivamente la possibilità di rispondere è stata ristretta ai soli utenti seguiti o menzionati dall'individuo in questione.

Qualche ora dopo il primo tweet, a notte fonda, Rizzo ha voluto esplicitare meglio il suo "pensiero", per la serie "pezza peggiore del buco":

Una provocazione dadaista e l’ipocrisia. Ci sono persone che muoiono per guerra, per fame, per infortuni, per vaccini.Ogni sacro giorno.Muore uno della banda dei globalizzatori.Metti una bottiglia di spumante, senza esplicitare un nome. Si scatena l’inferno.Di chi?Dei giornaloni.

E Marcel Duchamp e tutti i dadaisti si rivoltano nella tomba...

Comunque Il Post fa notare come Gorbaciov sia ricordato molto diversamente in Occidente e in Russia: all'estero è sempre stato celebrato, ma i russi lo incolpano per il declino economico e di influenza seguito alla fine dell'URSS.

martedì 30 agosto 2022

Terrapiattisti "de coccio"

La notizia che il leggendario ex cestista Shaquille O'Neal crede che la terra sia piatta mi offre lo spunto per presentare due tweet sul terrapiattismo, un modello che nonostante la sfericità della Terra sia un concetto assodato ormai da secoli – ne parla qui lo storico Alessandro Barbero – è incredibilmente duro a morire.

Scienziati degli anni '90: Abbiamo clonato una pecora! Abbiamo fatto atterrare un robot su Marte!
Scienziati oggi: Per l'ultima volta, la terra è tonda.
Elon Musk (si) domanda: «Perché non esiste la Flat Mars Society!?» 
Gli risponde la Flat Earth Society (Società della Terra Piatta): «Ciao Elon, grazie per la domanda. A differenza della Terra, è stato osservato che Marte è rotondo. Ci auguriamo che tu abbia una giornata fantastica!»

lunedì 29 agosto 2022

#forsenontuttisannoche #spigolature

L'altroieri una mia "facciamica" ha mostrato con un certo orgoglio la foto della matita appena ricevuta in regalo: roba di qualità, non proprio da quattro soldi. Poiché sta imparando il russo, ha rimarcato che matita nell'idioma slavo si dice карандаш, da leggersi carandasch: impossibile non notare l'assonanza con Caran d'Ache, denominazione di un'azienda svizzera che produce cancelleria.

Coincidenza? Non esattamente. L'azienda si chiama così in onore di Emmanuel Poiré, noto disegnatore francese di satira politica, il quale scelse lo pseudonimo Caran d'Ache ispirandosi al turco karandáš, che significa appunto matita e da cui deriva il termine russo. A quanto pare in effetti "caran d'ache" in francese non significa nulla: mentre ache è un termine botanico, la parola caran non mi risulta da nessuna parte.

E nient, volevo condividere questa curiosità probabilmente assai poco utile – a meno che tu non partecipi a un quiz televisivo e te la ritrovi sotto forma di domanda ;-) – ma sfiziosa!

domenica 28 agosto 2022

Lavoriamo per vivere, o viviamo per lavorare?

Alla vigilia del ritorno al lavoro – SIGH, SOB :'-( – condivido alcuni spunti a tema.

Gli screenshot di due tweet...


L'equilibrio tra lavoro e vita privata imposta il livello troppo basso.
Nessuno cresce sognando un lavoro che non interferisca con la propria vita. Speriamo di trascorrere le nostre ore di veglia facendo un lavoro che arricchisca le nostre vite.
Un lavoro tossico ti prosciuga. Un lavoro dignitoso ti sostiene. Un lavoro sano ti rinvigorisce.

... un post di Raffaele Gaito dal titolo Smontiamo un mito sulle passioni...

... e un altro post di Mattia Marangon, creatore di Legolize, dal titolo Non siamo pigri, siamo esausti...

... infine i link a tre articoli piuttosto eloquenti fin dal titolo.

sabato 27 agosto 2022

Hai capito Borat!

Dell'attore e comico britannico Sacha Baron Cohen ammetto di non aver mai visto nemmeno uno dei film che lo vedono protagonista, neppure quello che è stato forse il suo più grande successo, Borat: da quello che avevo sentito dire al riguardo, avevo intuito che non fosse esattamente il mio genere. Però ho dovuto ricredermi sulla persona – e a questo punto mi riprometto di guardare anche qualche suo film – dopo aver ascoltato questo discorso da lui tenuto nel 2019 quando gli è stato conferito l'International Leadership Award di ADL (Anti-Defamation League), che «va a persone eccezionali che combinano il successo professionale con un profondo impegno personale per il coinvolgimento della comunità e per attraversare confini e barriere con un messaggio di diversità e pari opportunità». Mica pizza e fichi! ;-)

La trascrizione la trovi qui. Se proprio vai di fretta, un estratto delle parti salienti sottotitolato in italiano lo trovi qui...

... mentre qui ci sono i sottotitoli in inglese.

«L'obiettivo ultimo della società dovrebbe essere assicurarsi che le persone non vengano prese di mira, attaccate, assassinate, per via di chi sono, da dove vengono, chi amano o come pregano». Sacha Baron Cohen for president!

venerdì 26 agosto 2022

Com'è difficile essere di sinistra

Come se non bastassero i sondaggi che danno il centrodestra stravincente alle elezioni politiche del mese prossimo, la strategia di comunicazione del PD, curata dall'agenzia Proforma, rischia di compromettere ulteriormente le chance del centrosinistra. Ecco due tweet pubblicati dal segretario Enrico Letta sui quali si è molto discusso, e che definire malriusciti mi sembra eufemistico.

Passando dalla forma (la comunicazione) alla sostanza (i programmi), le cose non vanno molto meglio: al PD non gliene stanno facendo passare una, e i critici più severi sono proprio molti suoi potenziali elettori delusi. Riporto qui di seguito un post pubblicato l'altro giorno su Ossigeno con l'eloquente titolo Mai 'na gioia che riguarda la sinistra in generale, non solo il PD.

E se vai da solo scusa ma sai com’è c’è il voto utile, e se ti allei scusa ma dovevi allearti con qualcun altro, e se cerchi di fare l’unitario eh no però con quelli no, e se ti candidi lì perché invece non ti sei candidato di là, e se non ti candidi dovevi candidarti, e se sei capolista allora no perché l’altro capolista non mi piace, e se sei in un brutto collegio non ti voto perché è inutile, e se sei in un collegio buono però allora i territori, e se il simbolo è nuovo è troppo nuovo, e se ce n’è più d’uno ci voleva il simbolo unico, se il simbolo e verde dovevi metterci il rosso, se è rosso dovevi metterci la falce e martello, se ci metti la falce e martello ma come ancora con ‘sta falce e martello, e se c’è un leader è quello sbagliato, se non c’è il leader manca il leader, e se fai la lista bisognava fare il partito, e se fai il partito scusa Maria ma io esco, se esci dovevi comunque uscire prima, e se nel programma metti la progressività ci voleva la patrimoniale, se c’è la patrimoniale ci voleva l’abolizione della proprietà privata e se c’è l’abolizione della proprietà privata ci dovevi mettere i cavalli dei cosacchi che si abbeverano nella Fontana di Trevi, e se proponi il salario minimo a 8,5 euro l’ora dovevi farlo a 10, e se lo fai a 10 dove li mettiamo i contratti nazionali, e se parli di clima allora i diritti civili, e se parli di diritti civili allora quelli sociali, e se parli di tutto allora il programma è troppo lungo e non lo legge nessuno, e se usi i social devi tornare nelle piazze tra la gente, e se torni nelle piazze tra la gente non viene nessuno perché i compagni c’hanno judo, e se vai davanti alle fabbriche trovi solo elettori della Lega, e se pensi alle partite Iva allora gli operai, e se pensi agli operai allora i precari, e se pensi ai precari allora gli stagisti non pagati, e se pensi agli stagisti non pagati tanto quelli non votano, e se prendi i voti nei centri storici devi andare nelle periferie, e se vuoi andare nelle periferie nessuno in sezione ha la più pallida idea di dove si trovino, e se vuoi i matrimoni ugualitari devi occuparti dei veri problemi della gente tipo il caro affitti, e se ti occupi di caro affitti ah non lo sapevo però scusa come la mettiamo con la vivisezione, e se sei contro la vivisezione e allora la ricerca scientifica, e se sei per la ricerca allora i metodi naturali, e se sei pacifista allora l’Ucraina, se stai con l’Ucraina allora i curdi, e se stai coi curdi allora i palestinesi, e se stai coi palestinesi allora vedi che sei antisemita, e se unisci la sinistra parlamentare allora quella extraparlamentare, se aggiungi quella extraparlamentare allora i movimenti, se cerchi di allargare ai movimenti vuoi strumentalizzarli politicamente, se comunque riesci a mettere tutti insieme scusa ma manca la comunità di trappisti leninisti di Capocotta che peraltro fa delle tisane buonissime, se convinci anche i trappisti scusa ma io sono un anarcoinsurrezionalista e non voto dai tempi del referendum tra monarchia e Repubblica, dove comunque votai per la monarchia perché la lista repubblicana non mi piaceva abbastanza.

giovedì 25 agosto 2022

Sarà un mese interminabile...

... e non solo perché lunedì torno al lavoro dopo tre settimane di ferie! :'-(

A un mese esatto dalle prossime elezioni politiche, condivido alcune immagini a tema.


Ed ecco tre vignette del geniale Altan.



Sono troppo pessimista se temo che quest'ultima possa rispecchiare il mio stato d'animo il 26 settembre?

mercoledì 24 agosto 2022

Storia di due morti annunciate

A Bologna si è appena consumato l'ennesimo femminicidio: la 56enne Alessandra Matteuzzi è stata massacrata a mazzate dall'ex compagno 27enne. Oltre a riportare questa notizia, oggi il giornalista Lorenzo Tosa ha ricordato che esattamente un anno fa Vanessa Zappalà, 26enne di Aci Trezza, veniva uccisa a colpi di pistola dall'ex fidanzato.

Le due vicende sono accomunate da una circostanza assai inquietante: entrambe le vittime avevano denunciato l'ex partner per stalking. All'ex compagno di Alessandra era stato imposto il divieto di avvicinamento alla dimora di lei, che però lui si è ben guardato dal rispettare, mentre l'ex fidanzato di Vanessa era stato per un breve periodo ai domiciliari.

Insomma, hai voglia a dire che le violenze vanno denunciate, se gli strumenti applicati dallo Stato in attesa che il persecutore venga auspicabilmente condannato a una giusta pena detentiva non sono in grado di garantire l'incolumità delle donne che hanno trovato il coraggio di denunciare.

Certi esponenti di destra non perdono occasione per puntare il dito contro gli immigrati – ogni riferimento all'ignobile strumentalizzazione operata da Giorgia Meloni NON è affatto casuale – neanche fossero l'unica minaccia alla nostra sicurezza. Quando invece la maggioranza delle violenze ai danni delle donne si verifica nella cerchia familiare, per mano di partner oppure ex che non si rassegnano alla fine della relazione.

martedì 23 agosto 2022

Dedicato ai negazionisti del riscaldamento globale

L'Astronomy Picture of the Day pubblicata ieri con il titolo Earth's Recent Climate Spiral (La spirale climatica recente della Terra) in realtà non è un'immagine, bensì un video che mi sembra abbastanza eloquente.

Se a te non pare altrettanto efficace, magari ti può essere utile la traduzione della relativa spiegazione.

La nostra Terra si sta riscaldando? Rispetto agli ultimi 250 milioni di anni, la Terra sta attualmente subendo una relativa ondata di freddo, verosimilmente circa quattro gradi Celsius al di sotto della media. Negli ultimi 120 anni, tuttavia, i dati indicano che la temperatura media globale della Terra è aumentata di quasi un grado Celsius. Il video proposto illustra graficamente il recente riscaldamento globale della Terra. Le temperature rappresentate sono tratte dall'analisi della temperatura superficiale del Goddard Institute for Space Studies. Già evidente a molti, la recente tendenza al riscaldamento della Terra sta causando l'innalzamento del livello del mare, il cambiamento dei modelli delle precipitazioni e lo scioglimento dei ghiacci polari. Sono in pochi ora ad essere in disaccordo sul fatto che si stia verificando un recente riscaldamento globale e l'Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) ha concluso che noi esseri umani abbiamo creato un'ondata di riscaldamento che probabilmente continuerà. Una continuazione potrebbe avere un impatto su molte agricolture locali e persino sull'economia globale. Sebbene non sembrino esserci soluzioni semplici, i progetti di geoingegneria che potrebbero aiutare a includere la creazione di nuvole artificiali per ridurre la quantità di luce solare che riscalda la superficie terrestre.

domenica 21 agosto 2022

#PoetsDay

Proprio sul finire della Giornata della Poesia, condivido tre componimenti di autori e generi piuttosto differenti tra loro.

I bravi signori, di Gianni Rodari
Un signore di Scandicci
buttava le castagne
e mangiava i ricci.
Un suo amico di Lastra a Signa
buttava i pinoli
e mangiava la pigna.
Un suo cugino di Prato
mangiava la carta stagnola
e buttava il cioccolato.
Tanta gente non lo sa
e dunque non se ne cruccia:
la vita la butta via
e mangia soltanto la buccia.
Solo per amore, di Elizabeth Barrett Browing
Se devi amarmi, per null'altro sia
se non che per amore.
Mai non dire:
t'amo per il sorriso,
per lo sguardo,
la gentilezza del parlare,
il modo di pensare così conforme al mio,
che mi rese sereno un giorno.
Queste son tutte cose
che possono mutare, amato,
in sé o per te, un amore
così sorto potrebbe poi morire.
E non amarmi per pietà di lacrime
che bagnino il mio volto.
Può scordare il pianto chi ebbe a lungo il tuo conforto,
e perderti.
Soltanto per amore amami e per sempre, per l'eternità.
Bacio, di Pablo Neruda
Ti manderò un bacio con il vento
e so che lo sentirai,
ti volterai senza vedermi ma io sarò lì
Siamo fatti della stessa materia
di cui sono fatti i sogni
Vorrei essere una nuvola bianca
in un cielo infinito
per seguirti ovunque e amarti ogni istante
Se sei un sogno non svegliarmi
Vorrei vivere nel tuo respiro
Mentre ti guardo muoio per te
Il tuo sogno sarà di sognare me
Ti amo perché ti vedo riflessa
in tutto quello che c'è di bello
Dimmi dove sei stanotte
ancora nei miei sogni?
Ho sentito una carezza sul viso
arrivare fino al cuore
Vorrei arrivare fino al cielo
e con i raggi del sole scriverti ti amo
Vorrei che il vento soffiasse ogni giorno
tra i tuoi capelli,
per poter sentire anche da lontano
il tuo profumo!
Vorrei fare con te quello
che la primavera fa con i ciliegi.

(A dire il vero l'attribuzione di quest'ultimo componimento è incerta, e io stessa sarei abbastanza scettica al riguardo, ma il mio lato romantico mi spinge a prenderla per buona ;-) )

P.S.: La poesia è una forma d'arte che finito il liceo ho trascurato fin troppo. Proprio di recente un mio contatto mi ha ricordato che Edgar Allan Poe, da me molto apprezzato come autore di racconti, ha scritto anche poesie notevoli, ad esempio Lenore. E spiace vedere taluni autodefinirsi "poeti" per il solo fatto di scrivere andando a capo un po' dove capita, senza curarsi della metrica né della musicalità, e a volte neppure della grammatica e della sintassi... ;-)

sabato 20 agosto 2022

Quarant'anni e non sentirli

Ultimamente mi sono imbattuta in questo articolo pubblicato da Rolling Stone Italia in occasione del trentesimo anniversario della prematura scomparsa, a soli 38 anni, del batterista statunitense Jeff Porcaro. Ho scoperto solo adesso che fu lui a contribuire col suo inconfondibile groove a rendere indimenticabili hit come Beat It di Michael Jackson, Mother dei Pink Floyd e Africa dei Toto. Riguardo a quest'ultimo brano, seguendo un link incluso nell'articolo summenzionato ho scoperto che ha un'altra particolarità: non fu il frontman della band a interpretarlo. Infatti...

Band di eccellenti professionisti, i Toto non erano soliti dare grande risalto al cantante, e di solito erano Bobby Kimball e Steve Lukather a occuparsi della voce. Eppure, nel loro unico singolo numero uno, è stato il coautore [insieme appunto a Jeff Porcaro, NdC] David Paich a impugnare il microfono. Quel pezzo aveva fatto andare in confusione la band. «Prima ci provò Bobby, poi tentò di cantarla Lukather. Ma quella canzone era ciò che definirei uno ‘scioglilingua alla Elton John’: c’erano un sacco di parole in un lasso di tempo molto piccolo. Quindi alla fine l’ho cantata io perché ero l’unico che riusciva a pronunciarle in modo abbastanza veloce», racconta Paich.

Secondo Wikipedia David Paich ha cantato le due strofe della canzone, mentre Bobby Kimball si è occupato del ritornello, evidentemente più alla sua portata. Comunque qui c'è il testo: boh, io non ci vedo nulla che un cantante professionista di madrelingua inglese dovrebbe avere grossi problemi a pronunciare.

E ora ti lascio al video della canzone, della quale quest'anno ricorrono i quarant'anni dall'uscita.

venerdì 19 agosto 2022

Il bicchiere mezzo pieno/vuoto, tra chimica e filosofia

Torno brevemente sul dualismo "bicchiere mezzo pieno Vs mezzo vuoto", già toccato più volte su questo blog, per condividere due nuove – almeno per me – illustrazioni a tema. (Adesso non ho tempo per aggiungere la traduzione, ma mi auguro che questo non ne pregiudichi la comprensione, dal momento che il linguaggio mi sembra abbastanza semplice e anche i disegni aiutano)


giovedì 18 agosto 2022

So già per chi NON voterò

Tra i cavalli di battaglia elettorali del centrodestra c'è la difesa (non si sa bene da cosa) della famiglia tradizionale basata sul matrimonio fra un uomo e una donna. Giorni fa il professor Guido Saraceni ha pubblicato un post che ricorre a una metafora a mio avviso assai incisiva per irridere certe prese di posizione.

– Basta con il sushi, il kebab, gli hamburger! Difendiamo la nostra tradizione!
– Cosa volete fare, volete chiudere tutti i ristoranti che propongono ricette straniere o innovative?
– Ah ah ah. Ma quando mai! Vogliamo solo che i loro clienti non abbiano gli stessi diritti di chi mangia il buon vecchio cibo italiano!
– E perché?
– Perché la cucina tradizionale italiana deve essere difesa!
– Se ha bisogno di essere difesa, forse non è poi cosi buona.
– Non dica eresie.
– Voglio dire: la verità si difende da sola. E poi, onorevole, mi risulta che anche lei, a casa sua, ogni tanto si fa portare un hamburger… e qualcuno mi ha detto che mette anche l’ananas sulla pizza.
– Ma che c’entro io!? Io a casa mia faccio quello che voglio!
– Quindi lei vorrebbe discriminare i cittadini italiani per un ideale che lei personalmente non rispetta?
– Più o meno…
– Allora dia retta a me. Se la presunta difesa della tradizione implica la sofferenza e la discriminazione di un altro essere umano, io so bene cosa farmene della tradizione.
PS: rileggere sostituendo “famiglia tradizionale” a “cucina italiana”, vedrete che tutto torna.
26.7.2022
Potete mangiare ciò che volete, ma non potete pretendere che gli altri seguano la vostra dieta.

Tanto per restare in tema, sebbene risalga allo scorso novembre, mi sembra sempre attuale l'articolo dal titolo L’ipocrisia di chi vuole la “famiglia tradizionale” solo per gli altri ma non per se stesso pubblicato su The Vision.

La tabella qui sotto, pubblicata da un quotidiano, mette a confronto in forma forse un tantino troppo schematica ma esplicativa i programmi dei principali schieramenti che si affronteranno alle urne il 25 settembre prossimo. Visto che il centrodestra è sistematicamente contrario a provvedimenti che la sottoscritta reputa non solo giusti ma necessari, e favorevole a politiche nel migliore dei casi discutibili, nel peggiore proprio pericolose, ce n'è abbastanza per considerarlo, oggi più che mai, invotabile.

mercoledì 17 agosto 2022

Gli scienziati, che mattacchioni!

Giorni fa un noto quotidiano italiano ha pubblicato sul suo sito, e successivamente cancellato, un articolo nel quale ci si prendeva gioco del divulgatore scientifico Etienne Klein per aver scambiato la foto di una fetta di chorizo per un'immagine della stella Proxima Centauri immortalata dal telescopio spaziale James Webb. In realtà si trattava di una trovata con scopi didattici dello stesso Klein, il quale l'ha spiegata in alcuni tweet.

Foto di Proxima Centauri, la stella più vicina al Sole, situata a 4,2 anni luce da noi.
È stata scattata dal JWST.
Questo livello di dettaglio... Un nuovo mondo si svela giorno dopo giorno.
Ebbene, quando è l'ora dell'aperitivo, i bias cognitivi sembrano sbizzarrirsi... Quindi fate loro attenzione. Secondo la cosmologia contemporanea, nessun oggetto che appartiene all'insieme dei salumi spagnoli esiste da nessuna parte tranne che sulla Terra.
Alla luce di alcuni commenti, mi sento in dovere di chiarire che questo tweet che mostra una presunta istantanea di Proxima Centauri era una forma di divertimento. Impariamo a diffidare tanto delle argomentazioni dell'autorità quanto dell'eloquenza spontanea di certe immagini...
Vengo a presentare le mie scuse a coloro che potrebbero essere stati scioccati dalla mia bufala, che non aveva nulla di originale. Voleva semplicemente esortare alla cautela quando ci si trova di fronte a immagini che sembrano eloquenti di per sé.

Segue il link all'articolo La blague d'un scientifique (La burla di uno scienziato) che la testata Le Point ha dedicato al "caso".

martedì 16 agosto 2022

Una vita ben usata

Oggi è il giorno dell'ultimo saluto a Piero Angela. Nella profonda tristezza che provo, l'unico conforto me lo dà la convinzione che persone come lui non "scompaiono" mai del tutto, ma continuano a vivere grazie a ciò che hanno trasmesso a coloro che le hanno conosciute, apprezzate e amate.

Davvero toccante il discorso pronunciato questa mattina a braccio da suo figlio Alberto, visibilmente commosso, presso la camera ardente dove centinaia di cittadini hanno voluto rendere omaggio al grande giornalista e divulgatore scientifico.

È un discorso difficile. Penso innanzitutto che le persone che amiamo non dovrebbero mai lasciarci, però accade. E quindi vorrei partire, perché mi sento anche fra persone amiche, collaboratori, persone che ho incontrato, persone che magari non ho incontrato ma che conoscono il nostro lavoro. E devo dire che vorrei partire dall'ultima cosa che ha fatto papà: quel comunicato che tutti avete letto. È stata l'ultima cosa fisicamente che ha detto; ha detto poi altre cose, a noi familiari, ma l'ultimo discorso è stato quello che avete letto, con poche forze. Mia sorella e io lo abbiamo raccolto e lo abbiamo trascritto, e se voi lo guardate è un discorso non ufficiale, è come qualcuno che parla a degli amici, è come qualcuno che a fine serata dice «Beh, io adesso vado», o a fine vacanza sale sulla macchina e dice «Vabbè, vado». C'è molto affetto, molto amore nei confronti di tutti: lui si è rivolto al suo pubblico, a chi lo ha amato, e devo dire che lui è stato anche una persona, lo dico da figlio ma anche da collega, che è riuscito a unire e non a dividere, pur mantenendo le sue opinioni, a volte ferree, ma è riuscito a metterle in modo tale che poi tutti erano d'accordo, e questa è una dote che è difficile da trovare.
Devo dire, il suo stile e il suo tatto lo conoscete tutti, ma la cosa bella che ha colpito noi come famiglia e me come figlio è stato vedere il ritorno sotto forma di messaggi sui social, gli articoli... Io adesso dovrò passare i prossimi giorni a ringraziare tutte le persone, abbiate pazienza, in questi giorni per me è stata una tempesta, e però se ne esce. E devo dire che questi messaggi che arrivavano erano pieni di... non dolore, non sofferenza, cioè non sensazioni o emozioni, ma amore, che è un sentimento. Ho notato solo questo, e questa è stata una cosa che m'ha molto colpito, non solo nella quantità ma nella qualità. Perché il sentimento è qualcosa che rimane e che si trasforma nel tempo in valore, e i valori sono eterni, e credo che sia il miglior vestito per il mio papà, per il viaggio che fa, e questo affetto, questo amore delle persone, questa eternità rimane un valore.
Ora lui ci ha insegnato tante cose, lo ha fatto con trasmissioni, libri, di tutto, ha usato tutti i media per parlare e divulgare. L'ultimo insegnamento me lo ha fatto non con le parole ma con l'esempio: lui mi ha insegnato in questi ultimi giorni a non aver paura della morte. La morte, che è la più grande paura di qualunque essere umano, lui l'ha attraversata con una serenità che mi ha sconvolto, m'ha veramente colpito: non l'ho mai visto in mezzo allo sconforto, alla tristezza, al dolore, mai. Io, i nostri familiari.
È una persona che ha attraversato quest'ultimo periodo... Faccio un esempio che un po' ci unisce, perché quando qualche anno fa c'erano i 50 anni dello sbarco sulla Luna e io ho voluto, insistito che facessimo qualcosa assieme, e abbiam fatto quella puntata sui 50 anni, e lui è ritornato nei punti, luoghi dove aveva visto il decollo dell'Apollo 11. Una volta mi ha tirato fuori anche delle foto, e dico «Papà, ma non hai delle foto fatte...», «Sì, qualcosa ho fatto, a un certo punto ho fatto le foto degli astronauti che partivano e... ma non so bene quale Apollo fosse». Era l'Apollo 11, c'erano Armstrong, Aldrin eccetera.
Quindi aveva una quantità di esperienza, una vita riempita: questo è molto importante, e questo sicuramente è stato uno dei motivi per cui alla fine lui se n'è andato soddisfatto, come ci si alza da un tavolo dopo una bellissima cena con gli amici. Ecco, questa è un po' l'idea, e lui, diciamo così che ha attraversato quest'ultimo periodo con una razionalità, con i piedi per terra, e facendo questo esempio, un po' come se fosse quasi una missione Apollo: quando ha saputo che ormai era arrivato il suo tempo ha fatto quasi un calcolo così a spanne di quello che rimaneva e ha fatto tutte le trasmissioni che state vedendo adesso in onda di Superquark, un altro ciclo che ha preparato, un disco jazz, facendo le prove, andando a registrare e tornando indietro. Aveva una forza incredibile... e poi discorsi: ha fatto discorsi ai familiari, ha fatto il discorso a voi, e dopo 24 ore, dopo che l'ha fatto, se n'è andato.
Io non ho mai visto una cosa così, ve lo dico come figlio ma anche come quasi collega giornalista: allora, questo è stato possibile perché lui aveva un approccio alla vita razionale, scientifico ma anche pieno di vita, d'amore, di come la vita dovrebbe essere riempita e vissuta. E lui amava ripetere, soprattutto negli ultimi tempi, un aforisma di Leonardo da Vinci, perché io detto fra noi ho avuto veramente la sensazione di avere Leonardo da Vinci in casa, perché l'ho vissuto come figlio, come collega, come persona normale che si è trovata davanti una mente eclettica, ma soprattutto qualcuno capace di dare la risposta giusta sempre, in qualunque settore, dagli industriali ai ricercatori. Aveva una capacità di sintesi, di analisi e di trovar la risposta giusta in modo pacato che metteva poi tutti d'accordo. E lui amava questo aforisma che diceva... Leonardo da Vinci disse «Siccome una giornata ben spesa dà lieto dormire, così una vita ben usata dà lieto morire» [mi è venuto naturale accostarla al foscoliano «Sol chi non lascia eredità d'affetti/Poca gioja ha dell'urna», benché Piero Angela, pur avendo saputo farsi amare anche da chi come me non l'aveva mai incontrato, abbia lasciato un'eredità che va ben al di là della sfera affettiva, come spiegato poco oltre dallo stesso Alberto, NdC].
Questo lo ripeteva, e credo che lui l'abbia interpretato fino alla fine. Quello che era importante per lui era proprio avere una vita colma, ed era un suggerimento, quello che ci ha dato: fate come me, e sarà più facile arrivare alla fine. Sarà vivo in tutte le persone che cercano di unire, non disunire, le persone che cercano la curiosità e la bellezza della natura, le persone che cercano di assaporare la vita, perché lui era una persona così. Voi l'avete conosciuto in questo modo molto, diciamo, scientifico, ma poi era una persona con un senso dell'umorismo incredibile, chi l'ha conosciuto lo sa. Una persona capace a un certo punto di mettersi a suonare il pianoforte e suonare per ore. Era bravo in tutte le cose, persino nel disegno, è riuscito a scolpire cose: era bravo anche a scolpire, era veramente una mente che ancora adesso mi sorprende.
Quindi l'eredità che ci lascia, a tutti noi, non solo a me, è importante, non è un'eredità fisica, un'eredità di lavoro, ma di atteggiamento nella vita. Credo che questa sia la cosa più importante che ci ha lasciato, e poi anche nel... Concludo con quello che ci ha detto nel suo ultimo comunicato: «Anche voi fate la vostra parte». Beh, anch'io cercherò di fare la mia. Grazie.

lunedì 15 agosto 2022

Così (non) parlò Voltaire

L'aforisma del giorno di Wikiquote pubblicato due giorni fa e usato spesso nelle discussioni, online e non, per esortare alla tolleranza dei punti di vista differenti dal proprio...

Disapprovo quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo.

... viene comunemente attribuito al grande filosofo francese Voltaire (1694–1778), ma in realtà è uscito dalla penna della scrittrice britannica Evelyn Beatrice Hall (1868–1956). Ecco qualche informazione in più, sempre da Wikiquote.

Tale citazione viene solitamente attribuita, anche in altre formulazioni, a Voltaire ma trova in realtà riscontro soltanto in un testo di Evelyn Beatrice Hall, The Friends of Voltaire, una biografia del filosofo scritta nel 1906. La citazione così formulata non ha riscontro in alcuna opera di Voltaire, tuttavia secondo alcuni autori la frase sarebbe stata estrapolata dal Trattato della tolleranza del 1763 e rappresenterebbe realmente una citazione dello scrittore francese. In tale Trattato infatti si trovano alcune frasi simili. Inoltre esiste anche un'altra frase di Voltaire piuttosto simile che potrebbe aver ispirato l'aforisma: «Non ho mai approvato né gli errori del suo libro, né le verità banali che afferma con enfasi. Però ho preso fortemente le sue difese, quando uomini assurdi lo hanno condannato [...].» (da Questioni sull'Enciclopedia).

domenica 14 agosto 2022

C'era una volta Sky...

Ieri pomeriggio, di ritorno dalla Valle d'Aosta (SIGH), abbiamo notato un insolito fermento nei dintorni dello stadio Brianteo. Ohibò, che sarà mai? È bastata una veloce ricerca con lo smartphone per avere la risposta: in serata era in programma la partita del Monza, neopromosso in serie A, contro il Torino (ma, purtroppo per il loro presidente Silvio Berlusconi, l'esordio dei brianzoli non è stato un granché). Il fatto che, pur essendo juventina, non fossi al corrente della ripresa del campionato – mai così presto, a causa dei mondiali in Qatar, che peraltro gli azzurri manco disputeranno – la dice lunga sull'interesse con cui seguo il calcio...

A quanto pare molti di coloro che invece lo seguono con passione, e che si erano abbonati a DAZN per guardare le partite, stasera sono imbufaliti perché non si riesce ad accedere. Dovrebbero esserci abituati, visto che i disservizi della piattaforma di streaming online in questione sono tutt'altro che rari, ma trattandosi di un servizio dal costo non proprio irrisorio non posso certo dar loro torto se protestano animatamente.

A tal proposito, capita a fagiuolo l'ultimo video degli Oblivion.

sabato 13 agosto 2022

Io non credo agli angeli, credo solo a Piero Angela

Oggi è un giorno triste per la cultura e la divulgazione scientifica in Italia, e anche per me. Se n'è andato qualcuno a cui debbo buona parte della persona che sono oggi: se ho sviluppato la curiosità nei confronti della scienza e il senso critico, è anche perché da ragazzina seguivo le trasmissioni di Piero Angela, come l'indimenticabile Quark.

La brutta notizia l'ho appresa stamattina leggendo praticamente in tempo reale il post pubblicato dal figlio Alberto, suo degno erede (ma siccome c'è gente che se non pensa male non è contenta, c'è chi riguardo alla sua carriera in Rai ha avanzato sospetti di nepotismo).

In giornata è stato reso noto il messaggio postumo scritto dallo stesso Piero Angela, che spiega meglio di tante altre parole la splendida persona che era e quello che ha rappresentato per la divulgazione scientifica in Italia.

Cari amici, mi spiace non essere più con voi dopo 70 anni assieme. Ma anche la natura ha i suoi ritmi. Sono stati anni per me molto stimolanti che mi hanno portato a conoscere il mondo e la natura umana.
Soprattutto ho avuto la fortuna di conoscere gente che mi ha aiutato a realizzare quello che ogni uomo vorrebbe scoprire. Grazie alla scienza e a un metodo che permette di affrontare i problemi in modo razionale ma al tempo stesso umano.
Malgrado una lunga malattia sono riuscito a portare a termine tutte le mie trasmissioni e i miei progetti (persino una piccola soddisfazione: un disco di jazz al pianoforte…). Ma anche, sedici puntate dedicate alla scuola sui problemi dell’ambiente e dell’energia.
È stata un’avventura straordinaria, vissuta intensamente e resa possibile grazie alla collaborazione di un grande gruppo di autori, collaboratori, tecnici e scienziati.
A mia volta, ho cercato di raccontare quello che ho imparato.
Carissimi tutti, penso di aver fatto la mia parte. Cercate di fare anche voi la vostra per questo nostro difficile Paese.
Un grande abbraccio
Piero Angela

E io giù a piangere. Davvero, mi sento abbacchiata come se avessi perso un familiare, forse anche di più: lo vedevo un po' come il mio carissimo nonno materno che ho perso troppo presto, anche se per età Piero Angela era più vicino a mio padre. Ero consapevole che fosse piuttosto anziano, e vedendolo e sentendolo parlare si intuiva che le sue condizioni di salute non erano ottimali, ma accidenti, fino all'altra sera era in onda... e lo è anche stasera, chissà quando saranno state registrate queste sue ultime apparizioni televisive.

Molto toccante anche il ricordo di Massimo Polidoro.

«Sai Massimo, io mi sento fortunato. Quando sono nato, nel 1928, l’aspettativa di vita era di 52 anni: sono arrivato a 93 e, dunque, posso dire d’avere “rubacchiato” una quarantina d’anni in più. E che anni: ho avuto una vita pienissima e felice, piena di grandi soddisfazioni, con una bellissima famiglia, ho incontrato alcune delle menti più straordinarie del secolo, ho ricevuto riconoscimenti di ogni tipo… insomma, non mi posso davvero lamentare». Sono le parole che Piero Angela mi ha detto lo scorso giugno, seduti al tavolo della sua cucina, un luogo dove ci facevamo lunghissime chiacchierate e immaginavamo nuovi progetti insieme.
Un po’ se lo sentiva, ma nonostante gli acciacchi, la sua mente lucidissima e sempre piena di curiosità e domande non poteva fare a meno di immaginare e fare programmi. «Sai, quando sono in piedi ho più di 90 anni» diceva anche «ma appena mi siedo torno un cinquantenne!»
Piero è stata una persona fondamentale nella mia vita, è stato colui che mi ha permesso di diventare ciò che sognavo, ma era anche qualcuno verso cui nutrivo un grande affetto. E lui lo stesso affetto me lo manifestava ogni volta che ci sentivamo o ci vedevamo.
I ricordi, le cose che vorrei dire sono tantissime, ma non adesso. Ci saranno tante occasioni per ricordarlo e per continuare a tenere accese due delle cose che lo appassionavano di più, la scintilla della curiosità e la flebile fiammella della razionalità. Buon viaggio Piero.

Concludo condividendo alcune immagini che commemorano Piero Angela.








P.S.: Il titolo del post è tratto dal testo de Il rap delle ossidoriduzioni di Lorenzo Baglioni, il quale oggi ha salutato Piero Angela osservando «Se oggi faccio quel che faccio, se provo a fare divulgazione in musica, tanto, tantissimo, lo devo a te».

venerdì 12 agosto 2022

I <3 traveling

Qualche tempo fa ho parlato del lago di Scanno, noto per essere a forma di cuore, facendo notare come questo non sia poi tanto rispondente a verità. Di recente, sfogliando la mia dashboard su tumblr, ho adocchiato un post che raccoglieva quattro foto, prese da Instagram, di paesaggi naturali dove la forma di un cuore si riconosce in maniera forse ancor più evidente: sono state scattate in Giappone...

... in Croazia...

... in Australia...

... e alle Hawaii.

Colgo l'occasione per ricordare, a chi non avesse ancora deciso dove passare le vacanze o anche solo qualche giorno di relax, che in questo periodo il lago di Scanno e i suoi dintorni sono una meta ideale dal punto di vista climatico, naturalistico – un autentico paradiso per gli appassionati di escursionismo e di fotografia di paesaggio – e perché no, anche enogastronomico. Io per quest'estate ho scelto una meta più vicina a dove vivo, ma l'anno prossimo chi lo sa... :-)

giovedì 11 agosto 2022

Come chiedere aiuto sul lavoro

Sono ancora nella prima metà delle mie ferie, e quindi il rientro al lavoro è relativamente lontano, ma la vignetta pubblicata poco fa da Work Chronicles mi ha fatto venir voglia di condividerla. In effetti io sono il tipo che non si tira mai indietro quando si tratta di dare una mano ai colleghi, a volte anche quando non mi viene chiesto espressamente, perché... è più forte di me, non sopporto di veder fare le cose alla meno peggio! ;-) Solo che alla lunga questo mi sottrae tempo ed energie.

Come chiedere aiuto sul lavoro
  1. Trova la persona giusta.
    Non tutti hanno la risposta.
    Oh, tu sei un ingegnere del software. Puoi aggiustare il mio computer?
  2. Metti la tua domanda per iscritto.
    Non divagare quando ti viene chiesto di spiegare la tua domanda. Mettila per iscritto in anticipo. La scrittura chiarisce il pensiero.
    Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana...
    Fammi la tua domanda e basta.
  3. Mostra quello che hai provato finora.
    Non chiedere aiuto se prima non hai fatto uno sforzo.
    Come si sistema questo errore?
    Cercando con Google.
  4. Condividi gli aggiornamenti.
    Non dimenticare di pubblicare un aggiornamento e ringraziare chi ti ha aiutato.
    Ho risolto. Grazie!

P.S.: Tutto questo era ancora più valido per il lavoro che svolgevo fino all'inizio dello scorso anno: mi occupavo di supporto tecnico.

lunedì 8 agosto 2022

Come riconoscere una teoria pseudoscientifica

Oggi mi sono imbattuta nell'immagine qua sotto, che mostra un "endecalogo" utile per riconoscere le teorie pseudoscientifiche.

Caratteristiche della pseudoscienza
  1. È infalsificabile (non può essere smentita): fa affermazioni vaghe o non osservabili
  2. Si basa molto su aneddoti, esperienze personali e testimonianze
  3. Fa cherry picking delle prove a favore delle sue tesi ignorando/riducendo al minimo le prove a sfavore
  4. Utilizza technobabble: parole che sembrano scientifiche, ma non hanno senso
  5. Manca di un meccanismo plausibile: non c'è modo di spiegarlo sulla base delle conoscenze esistenti
  6. È immutabile: non si corregge o non progredisce
  7. Presenta affermazioni straordinarie/esagerate con prove insufficienti
  8. Manifesta certezze: parla di "prove", con grande sicurezza
  9. Commette fallacie logiche: gli argomenti contengono errori di ragionamento
  10. Manca di revisione paritaria: va direttamente al pubblico, evitando l'esame della comunità scientifica
  11. Afferma che c'è una cospirazione per sopprimere le loro idee

Mi sembra un buon vademecum da tenere presente soprattutto quando si naviga in Rete.

domenica 7 agosto 2022

Perché sono contraria alla flat tax

In questi giorni nella mia "bolla social" circola parecchio l'immagine qua sotto, che pretende di mostrare il motivo per cui la flat tax – secondo Wikipedia «sistema fiscale non progressivo, basato su un'aliquota fissa, al netto di eventuali deduzioni fiscali o detrazioni», noto cavallo di battaglia elettorale del centrodestra – è fondamentalmente ingiusta.

Siete a un pranzo in ristorante, ci sono alcuni che mangiano aragosta, caviale e champagne a fiumi, voi prendete una pizza. Alla fine si paga alla romana. "Alla romana" è la flat tax.

Stamattina Paolo TuttoTroppo ha spiegato in un post le ragioni, che trovo assolutamente condivisibili, per cui a suo parere questo esempio è sbagliato.

Lungi da me esprimere un giudizio nel merito della Flat tax, cioè dire se sia giusta o sbagliata, iniqua o meno, opportuna o no.
Questo esempio che sta circolando sul web però mi sembra sbagliato.
"Alla romana" è un concetto diverso da "flat tax" proprio sul piano strettamente matematico.
Alla romana significa che tutti pagano la stessa cifra a prescindere dalle altre condizioni, flat tax significa che tutti pagano la stessa percentuale. Non è la stessa cosa.
Alla romana significa che il conto al ristorante fa 100 euro, io ho mangiato per 80 euro e tu per 20 ma paghiamo 50 euro a testa. Non paghiamo la stessa percentuale sul mangiato, paghiamo proprio la stessa somma.
La flat tax è invece: io guadagno 100, tu 50. L'aliquota è 10%, quindi io pago 10 euro e tu 5. Non paghiamo la stessa cifra, paghiamo la stessa percentuale che ovviamente varia in base al guadagno.
Una tassa "alla romana" sarebbe invece "a prescindere da quanto guadagni, tutti pagano 4000 euro di tasse all'anno"; quindi sia io che guadagno 30 mila euro l'anno sia tu che ne guadagni 20 milioni, paghiamo sempre 4 mila euro a testa. Oppure: "allo stato servono 60 milioni di tasse. In Italia siamo 60 milioni quindi di tasse paghiamo tutti 1 euro a prescindere da quanto abbiamo guadagnato".
La flat tax sarà iniqua, creerà disuguaglianza e sarà inapplicabile per i conti pubblici, ma non è una tassa "alla romana".
Se mi sbaglio mi corrigerete, cit.

Successivamente Paolo – che all'anagrafe si chiama Giuseppe Andrea Lazzarone, e a mio modesto avviso lo pseudonimo che si è scelto non rende giustizia alla meritoria attività che svolge sul web – ha pubblicato un altro post per rispondere alla domanda: la flat tax è incostituzionale?

Dato che stamattina abbiamo parlato di Flat Tax e ne è venuta fuori una discussione costruttiva (e utile, in vista delle elezioni), vorrei affrontare un altro problema legato a questa tassa, che in diversi suggeriscono: la flat tax è incostituzionale? Perché la risposta è meno immediata di quello che sembri.
Voglio farlo non solo perché è un argomento nelle mie corde ma anche perché, da contrario a questo tipo di tassa, ci terrei che fosse contestata per ragioni valide, altrimenti si rischia, con argomentazioni sbagliate, di ottenere l'opposto effetto di legittimarla.
Allora. L'art. di riferimento è il 53, che recita: "Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacita' contributiva. Il sistema tributario e' informato a criteri di progressivita'".
L'articolo pone dunque due principi: il primo è quello della "proporzionalità", ossia il fatto che ogni cittadino contribuisca in base alla sua capacità, cioè in base a quanto guadagna.
Una tassa con unica aliquota dovrebbe rispettare il principio, in quanto più alto è il guadagno più quella percentuale si tradurrà in una cifra più alta.
Il secondo principio è invece quello della "progressività", che si traduce banalmente nel fatto che più qualcuno guadagna, più la sua aliquota dovrebbe alzarsi, e quindi non solo pagare di più in assoluto, ma anche avere più tasse in proporzione da pagare.
La flat tax dovrebbe violare questo secondo principio, perché non prevede una progressività nell'imposta (tutti pagano la stessa aliquota).
Tuttavia, leggendo bene il secondo comma, si parla di "sistema tributario improntato al principio di progressività" intendendosi cioè il sistema tributario nel suo complesso e non la singola imposta.
In altre parole, non è necessario che ogni singola imposta abbia aliquote progressive, quello che conta è che l'insieme delle imposte configuri nel complesso un sistema progressivo.
Del resto, anche l'IVA è una tassa ad unica aliquota (sì, le aliquote sono 3 in realtà, ma lo sono in base al tipo di prodotto e non della capacità contributiva di chi la paga. Il 22% sui 100 euro di benzina che facciamo li paga uguali sia lo spiantato sulla sua Panda vecchia che Briatore sul suo Maserati full optional), quindi per lo stesso ragionamento anche lei dovrebbe essere incostituzionale.
In sostanza, la Costituzione non vieta l'istituzione di una unica aliquota sui redditi, l'importante è che a questa tassa si accompagnino altre imposte verso le fasce reddituali più alte per ristrutturare il sistema tributario in modo progressivo, magari introducendo delle patrimoniali oltre tot patrimonio, tasse sui beni di lusso, tasse sulle proprietà immobiliari o sulle successioni, ecc...
Il problema dunque non è la costituzionalità della flat tax in sé, che può essere scongiurata con determinati correttivi, ma piuttosto il fatto che chi propone la flat tax è anche il più ferreo avversatore di tutte quelle imposte che sarebbe necessario introdurre per riequilibrare gli effetti non progressivi della flat tax. È infatti Berlusconi stesso a dirsi assolutamente contrario a tasse sui patrimoni, sulle successioni, sulle proprietà immobiliari. Quindi la flat tax da sola rischia eccome di risultare incostituzionale.
Mi sembra dunque evidente che la proposta di una flat tax al 23% per tutti sia una semplice trovata propagandistica in vista delle elezioni, che poi di fatto non verrebbe realizzata o comunque non come proposto, ma magari in 3 o 4 scaglioni (quindi non sarà una flat tax!).
Del resto, una tassa "piatta" per definizione, dovendo applicarsi a tutti, anche ai più poveri, per poter essere pagabile deve avere un'aliquota bassa, che andrebbe a penalizzare le entrate dello Stato (e io personalmente dubito fortemente che esistano le coperture per una cosa del genere, e sono sicuro che Berlusconi il calcolo non lo ha fatto nemmeno a spanne).
E questo senza contare l'evidente ingiustizia sociale che ne deriverebbe, dato che per un operaio pagare il 23% del suo stipendio ha un peso molto diverso di quello che ha pagare il 23% di chi guadagna 300 mila euro all'anno: il primo potrebbe avere problemi a pagare l'affitto, il secondo al massimo dovrà rinunciare alla terza supercar del suo parco auto.
Circostanza che oltretutto, più che l'art. 53, rischia di violare l'art. 3 della Costituzione. Ma anche lì ci sarebbe da discutere.
Insomma: io non sono contrario alla flat tax perché è incostituzionale, sono contrario perché è iniqua per i cittadini e dannosa per l'erario.