lunedì 30 settembre 2019

Cambiamenti climatici: quanto ne sai?

Siccome la lotta ai cambiamenti climatici è l'argomento del momento, quest'oggi ti propongo la traduzione dell'articolo "interattivo" The most effective ways to curb climate change might surprise you (I modi più efficaci per contenere i cambiamenti climatici potrebbero sorprenderti) tratto dal sito della CNN. Perché interattivo? Tra poco lo capirai...
Il pianeta sta tendendo verso 1,5 gradi di riscaldamento globale già nel 2030, a meno che non mettiamo in atto "cambiamenti senza precedenti in tutti gli aspetti della società", ha ammonito un urgente rapporto delle Nazioni Unite ad ottobre.
Per ridurre il nostro impatto sul clima ed evitare il disastro, ci vorrà molto di più che passare alle lampadine ad elevata efficienza. Ma i modi più efficaci in cui individui, politici e aziende possono ridurre la nostra impronta di carbonio potrebbero sorprenderti.
Il gruppo Project Drawdown ha classificato le soluzioni più efficaci in materia di cambiamenti climatici, e di seguito ne abbiamo suddivise in categorie alcune tra le più importanti.
Per ciascuna categoria sono indicate alcune opzioni, e la sfida consiste nel disporle in ordine decrescente dal punto di vista dell'effetto sui cambiamenti climatici, ottenendo un punteggio tanto più alto quanto più corretta è la risposta. L'unità di misura scelta per l'impatto sul clima? È presto detto: ciascuna soluzione proposta equivale a togliere dalla strada un certo numero di milioni di automobili.
[Secondo l'EPA, il veicolo passeggeri medio emette 4,6 tonnellate di anidride carbonica ogni anno. Le riduzioni delle emissioni di carbonio previste da Project Drawdown per ciascuna soluzione si basano su un'adozione diffusa entro il 2050, quindi abbiamo moltiplicato 4,6 volte i circa 31 anni tra oggi e il 2050, per mostrare quante auto ciascuna soluzione toglierebbe ipoteticamente dalla strada.]
Se vuoi cimentarti vai all'articolo originale – dove troverai molti link di approfondimento, il che di certo non guasta – perché qualche riga più sotto viene apertamente "spoilerato" l'ordine corretto. E io? Meglio stendere un velo pietoso sul risultato che ho ottenuto... A mia parziale discolpa posso dire che non sentendomi bene non mi sono impegnata più di tanto!










































Il nostro cibo
  1. Buttare via meno cibo
  2. Seguire una dieta ricca di vegetali
  3. Cucinare su fornelli puliti
  4. Compostare i rifiuti
Secondo Project Drawdown, se tutti i bovini del mondo formassero la propria nazione, sarebbero il terzo maggior emettitore di gas serra del pianeta, quindi mangiare meno carne – specialmente carne bovina – fa bene al pianeta.
Ma gettare via meno di ciò che mangiamo è un modo ancora più efficace per ridurre le emissioni di carbonio. Un terzo di tutto il cibo che raccogliamo o coltiviamo non arriva mai nei nostri piatti, e tale spreco rappresenta circa l'8% delle emissioni globali, secondo l'analisi di Drawdown.
Tuttavia, poiché si spreca cibo lungo tutta la filiera, mangiare meno carne è probabilmente il modo più efficace in cui gli individui possono combattere i cambiamenti climatici.
Come spostiamo persone e merci
  1. Guidare un'auto elettrica
  2. Spedire le merci in modo più efficiente
  3. Volare di meno... e su aerei a risparmio di carburante
  4. Investire in treni ad alta velocità
Gli aerei e le navi che attraversano il globo consumano molta energia, e l'adozione di pratiche di spedizione più efficienti e l'impiego di aerei a risparmio di carburante terrebbero molta CO2 fuori dall'atmosfera.
Ma se più persone cominciassero a guidare veicoli elettrici, ciò ridurrebbe ulteriormente le emissioni di carbonio. Secondo l'analisi di Project Drawdown, se solo il 16% dei chilometri che percorriamo venisse percorso in un veicolo elettrico anziché alimentato a gas, questo potrebbe tenere fuori dall'atmosfera 10 gigatoni di emissioni di carbonio.
Le nostre case e città
  1. Passare alle lampadine a LED
  2. Progettare città maggiormente percorribili a piedi
  3. Usare termostati intelligenti
  4. Installare tetti verdi
Progettare città che danno la priorità ai pedoni aiuta a ridurre le emissioni derivanti dalla guida, ma secondo Project Drawdown nel tuo negozio di ferramenta puoi trovare alcuni modi ancora più efficaci per ridurre il consumo di energia.
Le lampadine a LED costano di più, ma consumano molta meno energia rispetto alle lampadine a incandescenza e fluorescenti compatte, e durano più a lungo. Anche l'installazione di termostati intelligenti può offrire importanti vantaggi climatici.
Come usiamo la nostra terra
  1. Proteggere e ripristinare le foreste tropicali
  2. Piantare più bambù
  3. Restituire la terra agli indigeni
  4. Preservare le zone umide costiere
Tutte le foreste sono fondamentali per l'immagazzinamento del carbonio, ma nessuna lo è di più rispetto alle foreste tropicali. Però, a causa della deforestazione, adesso coprono meno del 5% delle terre emerse della Terra.
Il ripristino delle foreste tropicali del mondo potrebbe tenere circa 61 gigatoni di CO2 fuori dall'atmosfera, secondo l'analisi di Project Drawdown. E sebbene tecnicamente sia un'erba, il bambù è anche un portento nell'immagazzinare carbonio e prospera su terreni degradati, il che lo rende una soluzione logica ai cambiamenti climatici.
Uso dell'elettricità
  1. Sfruttare l'energia eolica a terra
  2. Costruire parchi solari
  3. Investire nell'energia nucleare
  4. Catturare la potenza delle onde
Il nucleare è spesso pubblicizzato come una fonte di elettricità "verde", ma la sua capacità di contenere il riscaldamento globale impallidisce rispetto alle fonti rinnovabili. E mentre il solare ha del potenziale come fonte di energia elettrica dominante in futuro, Project Drawdown afferma che investire nei parchi eolici terrestri offre la massima riduzione delle emissioni di CO2.
I parchi eolici possono anche essere costruiti velocemente, e il terreno su cui si trovano può essere utilizzato contemporaneamente per l'agricoltura o il pascolo.
Gestione dei materiali e dei rifiuti
  1. Ripulire i prodotti chimici nei frigoriferi e condizionatori
  2. Costruire con composti di cemento più "verdi"
  3. Usare l'acqua in modo più efficiente
  4. Aumentare il riciclaggio domestico
Riciclare, usare meno acqua e passare a cemento più pulito contribuirebbe a rallentare i cambiamenti climatici. Ma i prodotti chimici utilizzati nei nostri frigoriferi e condizionatori intrappolano migliaia di volte più calore rispetto alla CO2, quindi il loro contenimento è essenziale per fermare il riscaldamento globale.
Se impedissimo la fuoriuscita di refrigeranti e passassimo all'utilizzo di prodotti chimici più puliti, sarebbe come tenere quasi 90 gigatoni di CO2 fuori dall'atmosfera, secondo l'analisi di Project Drawdown.
Dare potere alle donne
  1. Migliorare l'accesso alla pianificazione familiare
  2. Educare le ragazze
  3. Colmare il divario di genere nell'agricoltura su piccola scala
Cosa c'entrano l'educazione delle donne e gli investimenti nella pianificazione familiare con il riscaldamento globale? Beh, parecchio, in effetti. Secondo Project Drawdown, le donne più istruite tendono ad avere meno figli, il che potrebbe rallentare la crescita della popolazione e, a sua volta, ridurre le emissioni di carbonio.
Riesci a mettere in ordine i primi 5?
Le cinque principali soluzioni di Project Drawdown per contenere i cambiamenti climatici
  1. Gestire i prodotti chimici per la refrigerazione
  2. Installare turbine eoliche terrestri
  3. Ridurre gli sprechi alimentari
  4. Mangiare più vegetali e meno carne
  5. Ripristinare le nostre foreste tropicali
Esatto: intrappolare i gas serra utilizzati nei frigoriferi e nei condizionatori farebbe di più per prevenire il riscaldamento globale di qualunque altra azione.
Nel 2016, 197 paesi – compresi gli Stati Uniti – hanno adottato un emendamento per eliminare gradualmente questi refrigeranti nei successivi 30 anni, ma l'amministrazione Trump non ha ancora ratificato il trattato.
Per saperne di più su cosa si può fare per combattere i cambiamenti climatici, consulta le classifiche complete delle migliori soluzioni stilate da Project Drawdown.

domenica 29 settembre 2019

Elogio del minimalismo


Quest'oggi ti propongo la traduzione del post 75 Minimalism Quotes and Sayings from The Minimalists (75 citazioni e motti sul minimalismo da The Minimalists) pubblicato qualche tempo fa su Live Life Happy. Ho evidenziato in grassetto le frasi che ho trovato più dense di significato.
Il minimalismo, come stile di vita, è l'arte di lasciar andare.
Se aspetti di essere completamente pronto, potresti non lasciar andare mai nulla.
Lascia andare. Cambia canale. Spegni. Annulla l'iscrizione. Elimina dagli amici. Smetti di seguire. Silenzia. Blocca. Allontanati. Respira.
Non puoi cambiare le persone intorno a te, ma puoi cambiare le persone intorno a te [qui c'è una sottile sfumatura di significato, che preferisco evitare di spiegare per non spezzare l'incanto, NdC].
Tu non sei le cose che possiedi. Non sei la tua macchina. Non sei il tuo conto in banca. Non sei la tua professione. Tu sei molto di più.
Se apprezzi davvero il tuo tempo, abituati a dire di no.
Meno lasciamo entrare, meno dobbiamo lasciar andare.
Prima di organizzare, prepara i tuoi beni sbarazzandoti della maggior parte di essi.
Se segui il tuo cuore, puoi perdere solo una volta; se non segui il tuo cuore, puoi perdere mille volte.
Fare un inventario fisico della tua vita è illuminante, e ti aiuta a sbarazzarti delle cose non necessarie in modo da poter apprezzare ciò che hai.
Frequentarsi non equivale a essere amici.
Dobbiamo determinare se stiamo effettivamente ricavando valore dal souvenir di una relazione, o se ci stiamo aggrappando al souvenir per ricordare una relazione passata.
Salvare souvenir da relazioni fallite è come dar fuoco a un edificio e poi conservare un pezzo di legno carbonizzato.
Non lasciare che il passato ostacoli un futuro significativo.
I nostri ricordi non sono nelle nostre cose: i nostri ricordi sono dentro di noi.
Guardati intorno. Tutto quel disordine era denaro.
Crea dei confini o ti aggrapperai a qualsiasi cosa.
Va bene chiedere consigli agli altri – a volte è bello avere un nuovo paio di occhi – ma ricorda: sei tu che devi convivere con le tue decisioni.
Le mie priorità non sono quello che io dico che esse sono: sono quello che io faccio realmente.
Se vuoi vivere una vita con uno scopo, chiarisci i tuoi valori.
Hai sbagliato lavoro se non si allinea con la persona che vuoi diventare.
Una vita straordinaria non succede e basta: viene costruita, realizzata, curata.
Non c'è niente di sbagliato nel duro lavoro, purché non interferisca con le aree più importanti della vita: salute, relazioni, passione.
I grandi cambiamenti della vita non accadono dall'oggi al domani: concediti del tempo. Sforzati. Rimarrai sorpreso da ciò che può accadere in un anno.
Va bene aspettare. A volte va bene aspettare ancora un po' per qualcosa. Perché affrettarsi se non è necessario? Perché non godersi il ​​viaggio?
Abbassa le tue aspettative, ma alza i tuoi standard.
La prossima volta che qualcuno ti chiede cosa fai, prova questo: non dire loro il tuo titolo professionale. Di' loro invece che cosa ti appassiona.
La verità è che puoi saltare del tutto la ricerca della felicità ed essere semplicemente felice.
Tre modi per prolungare la durata della batteria del cellulare: 1. Passa alla modalità aereo. 2. Mettilo in un cassetto. 3. Fai qualcosa che non coinvolga uno schermo luminoso.
Ama le persone e usa le cose, perché il contrario non funziona mai.
Il vizio dello scrolling è il nuovo vizio del fumo. (Joshua Fields Millburn)
Accettalo, correggilo o lascialo andare. (Joshua Fields Millburn)
Un giorno o il giorno uno. Decidi tu. (Joshua Fields Millburn)
Risparmi il 100% su ogni articolo in "saldo" che non compri. (Joshua Fields Millburn)
Crescita e comfort non passano il tempo nella stessa stanza. (Joshua Fields Millburn)
La felicità è un sottoprodotto di una vita significativa. (Joshua Fields Millburn)
Quando la vita sembra totalmente fuori controllo, lasciar andare è il modo migliore per riprendere il controllo. (Joshua Fields Millburn)
La presenza non si può impacchettare. (Joshua Fields Millburn)
Troviamo la forza quando siamo disposti a parlare delle nostre debolezze. (Joshua Fields Millburn)
A volte una tragedia illumina un nuovo percorso. (Joshua Fields Millburn)
Il prezzo di una cosa non è lo stesso del valore di una cosa. (Joshua Fields Millburn)
Vediamo migliaia di annunci ogni giorno e ci chiediamo perché ci sentiamo scontenti: siamo contenitori di ansia, stress e debiti, mascherati dal consumismo. (Joshua Fields Millburn)
Idea regalo per Natale: sii presente. Sii attento. Sii, e basta. (Joshua Fields Millburn)
La libertà di qualcuno aumenta in proporzione diretta alla sua volontà di lasciar andare. (Joshua Fields Millburn)
Non confondere la scuola con l'educazione. (Joshua Fields Millburn)
Il disordine è un indice di instabilità.
Se non vale più la pena portarlo, mettilo giù.
La bella vita nasce da grandi abitudini.
I vincoli temporanei ci aiutano a capire ciò di cui abbiamo bisogno, anziché ciò di cui pensiamo di aver bisogno.
Fai quello che non riesci a fare finché non ci riesci.
Le tue scuse non sistemeranno il passato, ma sono il primo passo per sistemare il futuro.
Non preoccuparti di stare al passo con le ultime notizie: sono già superate [intraducibile gioco di parole tra breaking news e broken, rotto, NdC].
Le soluzioni di ieri potrebbero non funzionare domani.
Il viaggio è meno difficile quando troviamo un significato nello sforzo.
Un pennello può creare un capolavoro. Un pennello può distruggere un capolavoro. Un pennello inattivo, tuttavia, non fa proprio nulla.
Se sembra troppo, è troppo.
Potrebbe essere necessario sopportare il dolore di oggi per evitare la sofferenza di domani.
C'è spesso una grande differenza tra quello che vuoi e quello che pensi di volere.
I sogni di solito non costano soldi, ma la ricerca dei soldi spesso costa sogni.
Il motivo più importante per vivere nel momento è che nulla dura per sempre: goditi il ​​momento mentre è davanti a te. Sii presente.
Esiste una relazione diretta tra la capacità di qualcuno di gestire l'incertezza e la sua felicità.
Essere fighi non ha nulla a che fare con le cose che possediamo, però ha tutto a che fare con il modo in cui agiamo, in cui trattiamo le altre persone, in cui contribuiamo: sono questi gli attributi che rendono figo qualcuno.
Le nostre relazioni devono allinearsi con i nostri valori e credenze: è difficile crescere con qualcuno se entrambi crescete in direzioni opposte.
Ci avviciniamo a ciò che amiamo quando ci allontaniamo da ciò che non amiamo.
Se devi finanziarlo, non farlo. Va bene aspettare.
I diamanti non significano devozione eterna. Solo le nostre azioni possono sopportare quel peso.
Costruisci uno stile di vita attorno alla vita, non allo stile.
Il passato è passato, lascialo andare. Vivere nel retrovisore ci fa schiantare.
Caramelle e fiori hanno breve durata; fai ai tuoi cari dei regali che non scadono: i preziosi ricordi del tuo tempo con loro.
È più facile ottenere quello che vuoi quando vuoi di meno.
Qualità, non quantità.
Il contrario di lamentarsi è risolvere i problemi.
P.S.: In realtà ho verificato che non sono 75 ma un po' di meno, 72, per via di qualche doppione. ;-)

sabato 28 settembre 2019

Battisti c'è su Spotify

A partire da domani, 29 settembre – data particolarmente significativa perché dà il titolo a un evergreen battistiano – le canzoni di Lucio Battisti saranno disponibili sulle principali piattaforme di musica in streaming. In effetti non tutte, solo quelle che ha scritto con Mogol, che comunque sono le più famose; continueranno a non essere disponibili le canzoni scritte con Pasquale Panella. Ma per una come me, la cui conoscenza del repertorio di Battisti si ferma a Con il nastro rosa, non fa nessuna differenza. ;-)
P.S.: Non ho potuto fare a meno di notare che a pochi mesi dall'uscita non ha già più senso l'incipit di un recente singolo di Chiara Galiazzo featuring J-Ax, Pioggia viola: «Ci sono cose che tu non sai/Battisti non c'è su Spotify»

venerdì 27 settembre 2019

#FridaysForFuture

Stamattina a Milano, così come in molte altre città d'Italia e del mondo, si è tenuta la terza giornata di sciopero globale per il clima, il Global strike, la manifestazione organizzata dal movimento Fridays For Future, nato sull'onda dell'attivismo della giovanissima Greta Thunberg. Mi sarebbe davvero piaciuto partecipare, ma non me la sono sentita di "fare filone" al lavoro... e del resto mi trovo ben al di sopra dell'età media dei partecipanti! :-/
Ecco alcune foto raccolte da Luca Bartoli su Facebook.


Trattandosi di una manifestazione di respiro internazionale, non sono mancati i cartelli in lingua inglese.


Comunque il mio preferito è questo qua... :-)

giovedì 26 settembre 2019

Vorrei soltanto un po' di tenerezza

Quest'oggi me la cavo con un post tenerone tutto incentrato sugli animali: due video, uno con degli splendidi cuccioli di golden retriever che strapazzano di coccole un gatto (il quale in verità non sembra apprezzare granché)...


... e l'altro con degli anatroccoli...


... due foto...


(Il pastore abruzzese è ER MEJO!!!)
... svariati memi...


(Ma questi siamo noi due!!! <3)
... e il link a un articolo – con foto – sulla storia di un tizio che ha costruito un villaggio in miniatura alla famiglia di topolini che viveva nel suo giardino.
[La "colonna sonora" di questo post è Generazione di fenomeni degli Stadio. Che con l'argomento del post c'azzecca poco o niente, lo so, ma mi tornava utile per il titolo... e poi mi ricorda la mia adolescenza irrimediabilmente segnata da I ragazzi del muretto!]

mercoledì 25 settembre 2019

Foto che hanno fatto la Storia

Qualche tempo fa mi è capitato di leggere/guardare un articolo dal titolo Le 50 Fotografie che hanno Cambiato il Mondo pubblicato da Vanilla Magazine, e oggi ti propongo una selezione – in rigoroso ordine cronologico ;-) – delle dieci foto tra queste che a mio parere documentano i momenti storici più significativi dell'ultimo secolo.
1945, Seconda Guerra Mondiale: l'aeronautica militare statunitense bombarda Nagasaki.
Il 14 agosto 1945, giorno della resa del Giappone agli Stati Uniti che segnò la fine della Seconda Guerra Mondiale, l'immigrato tedesco Alfred Eisenstaedt documentò questo stupendo attimo di euforia fra un marinaio ed un'infermiera.
Questa fotografia fu scattata nel 1957 da Will Counts a Little Rock, in Arkansas, dove Elizabeth Eckford fu una delle prime allieve di colore della Central High School e dovette affrontare l'odio e la discriminazione della comunità bianca, tra cui una furibonda Hazel Massery.
Ad agosto 1963 Martin Luther King Jr pronuncia il suo celebre discorso "I have a dream" davanti al Lincoln Memorial di Washington.
La fotografia più cruda della guerra del Vietnam, scattata da Edward "Eddie" Adams a Saigon nel 1968. Un generale di brigata dell'esercito della Repubblica del Vietnam giustizia un vietcong per vendetta.
Buzz Aldrin con la bandiera degli Stati Uniti nel mese di luglio 1969, quando l'uomo giunse sulla Luna.
Quest'immagine scioccante scattatata da Nick Ut nel 1972 mostra una ragazza vietnamita gravemente ustionata che corre nuda scappando da un brutale attacco con il napalm operato dall'esercito degli Stati Uniti.
È a Jeff Widener che si deve la foto simbolo della protesta in piazza Tienanmen nel 1989: un coraggioso manifestante fermo davanti ai carri armati.
Questa foto di un bambino sudanese affamato inseguito da un avvoltoio, scattata da Kevin Carter nel 1993, valse al suo autore il premio Pulitzer, ma l'esperienza sconvolse Carter a tal punto che il fotografo si tolse la vita poco tempo dopo.
Un uomo si lancia nel vuoto durante l'attacco alle Torri Gemelle del 2001.

martedì 24 settembre 2019

E che sarà mai...?

Alzino la mano coloro a cui non è mai capitato di perdere la pazienza con il/la proprio/a partner – o viceversa di farlo/a arrabbiare – per una sciocchezza. Oggi ti propongo la traduzione del testo di un video tratto dal canale YouTube The School of Life e intitolato Why Tiny Things About Our Partners Drive Us Mad (Perché le piccole cose riguardo ai nostri partner ci fanno arrabbiare) il quale suggerisce che certe "sciocchezze" magari non vanno sottovalutate; bisognerebbe essere consapevoli di cosa possono significare davvero, e affrontare la questione in coppia... prima che un fiocco di neve alla lunga si trasformi in una valanga che rischia di travolgere la relazione.


[Il testo originale era abbastanza neutro in termini di genere, il che è abbastanza agevole da rendere in inglese, ma non riuscendo a riprodurre lo stesso stile in italiano l'ho tradotto dal punto di vista di una donna che sta con un uomo, come è il mio caso. In effetti di noi due sono io quella che tende a lasciare i cassetti mezzi aperti, mentre è lui a spremere il tubetto del dentifricio alla sanfasò... ma visto che tanto non usiamo lo stesso bagno il problema non si pone! ;-)]
Gli amanti che stanno insieme da qualche tempo tendono quasi universalmente ad andare su tutte le furie per quelle che (in superficie) sembrano questioni assurdamente piccole. Una persona di norma abbastanza ragionevole e rispettabile potrebbe ammettere di essere ipersensibile riguardo ad alcune abitudini piuttosto marginali del proprio partner, e di avere la tendenza a perdere rapidamente la pazienza quando ci si imbatte: magari lui preme troppo forte sul tagliere; oppure non allaccia la cintura di sicurezza fino a quando la macchina non è partita; o nella sua grafia "b" e "d" [in originale erano "b" ed "h", che però mi creavano problemi nella traduzione, NdC] sono praticamente indistinguibili; o schiaccia il tubetto del dentifricio nel modo sbagliato (premendo sul collo anziché sul fondo); oppure usa la parola "tragico" per dire "triste"; lascia i cassetti parzialmente aperti; quando beve un bicchiere d'acqua, non lo beve mai fino alla fine, ma lascia sempre cadere le ultime gocce nel lavandino della cucina.
Le nostre reazioni a tali cose possono sembrare enormemente sproporzionate. Possiamo agitarci in modo estremo, e quindi sentirci cattivi e forse folli. Nei momenti più tranquilli, potremmo chiederci come abbiamo mai potuto lasciare che cose talmente insignificanti ci colpissero così tanto. Piuttosto che dirci che siamo semplicemente degli idioti (anche se ovviamente siamo tutti idioti nel cuore), dovremmo dedicare del tempo a riflettere sulla logica dei nostri piccoli punti di fastidio. La piccola cosa irritante è sempre il simbolo di un problema grande e in verità molto importante che opera sullo sfondo di una relazione, anche se sfortunatamente non è sempre facile per noi individuare quale sia il vero problema, e quindi dare un resoconto calmo ed accurato di quello che è, in effetti, probabilmente un vero motivo di preoccupazione.
Ironia della sorte, siamo molto generosi riguardo ai simboli quando essi compaiono al di fuori della nostra vita, in particolare nell'arte: all'università avremmo potuto scrivere un saggio meditato su cosa significassero i girasoli per Van Gogh o perché il colore blu fosse così importante per Picasso. Con questi artisti noi siamo generosi. Non pensiamo che fossero degli idioti ad essere così ossessionati dalle piccole cose. Spendiamo il nostro sforzo immaginativo per cercare di capire cosa significassero i dettagli. Dovremmo trarre una lezione da questo approccio paziente e investigativo, e fare per i dettagli piccoli ma importanti della nostra vita emotiva qualcosa di simile a quello che gli storici dell'arte fanno per i dettagli delle tele.
Per la pressione vigorosa sul tagliere, in sostanza non è il danno potenziale al legno ad essere importante. Probabilmente potremmo sostenere la spesa di sostituire il tagliere una volta all'anno o giù di lì. Ma lo sforzo eccessivo del nostro partner (come lo vediamo) è un piccolo momento in cui ci rendiamo conto di una qualità molto più preoccupante e più grande in lui: un senso di indelicatezza, rozzezza o mancanza di vincoli. E temiamo questo suo lato non tanto nella vita in generale, ma in relazione a noi: il vero timore è che non si renderà conto di quando ci farà del male. La nostra preoccupazione non è per il tagliere, ma per noi stessi. Con la cintura di sicurezza, il vero punto fondamentale potrebbe essere l'autorità. Ci hanno sempre insegnato ad allacciare la cintura prima che parta la macchina. Abbiamo obbedito. Abbiamo imparato a fare la "cosa giusta". Perché allora lui sente di poter infrangere le regole? Cos'è questo senso leggermente arrogante e pretenzioso di essere diverso? Il dettaglio assurdamente minuscolo di quando esattamente ci si allaccia la cintura di sicurezza diventa il portatore di una grande e a suo modo del tutto legittima preoccupazione: il mio partner capirà mai la paura di "fare la cosa sbagliata"; smetterà di avere la sensazione di essere al di sopra delle regole? Questioni altrettanto importanti sono – dietro le quinte – evidenti ovunque. Le poche gocce d'acqua che il partner svuota casualmente dal bicchiere non riguardano lo spreco (nel corso di una vita potrebbe trattarsi solo di una vasca da bagno); riguardano la paura che egli potrebbe trattarci in modo simile e (senza pensarci due volte, dopo aver bevuto il meglio dei nostri anni) buttarci via. Riguardo alla grafia: l'allegro post-it sul tavolo della cucina di sabato mattina "sono andato a comprare del latte" (che potrebbe essere decifrato in modo pedante come "sono andato a comprare bel latte") non ci confonde davvero. Piuttosto, ci risentiamo perché non si preoccupa di essere frainteso. Ci risentiamo dell'implicazione (incarnata in questo minuscolo dettaglio) che lui non deve dedicare una particolare cura ad essere chiaro con noi. Vediamo nella nota una vita di incomprensioni e solitudine.
Quindi abbiamo ragione a preoccuparci. Il problema è il modo in cui gestiamo le nostre preoccupazioni. Idealmente, non dovremmo semplicemente imprecare e diventare irritabili. Trasferiremmo pazientemente la nostra attenzione e preoccupazione lontano dall'istanza minore, il simbolo, verso il vero cuore della nostra lamentela, che presenteremmo con cura, affetto e forse un pizzico di umorismo. Una volta affrontati i problemi reali nelle nostre relazioni, potrebbe essere meno difficile convivere con i dettagli fastidiosi perché, molto probabilmente, il nostro partner non sarà indifferente alle nostre preoccupazioni ben enunciate. Con la decodifica dei simboli più rischiosi, l'amore ha la possibilità di diventare sempre più reciproco, pacifico e sicuro.

lunedì 23 settembre 2019

In coma è meglio?

Quest'oggi ti propongo una piccola galleria delle vignette che Astutillo Smeriglia (ovviamente uno pseudonimo, ma sul suo vero nome l'interessato glissa) ha pubblicato su Twitter – ma ha un account anche su Instagram e YouTube nonché un blog intitolato IN COMA È MEGLIO – da otto mesi circa a questa parte. Ho scelto quelle che mi sembrano rappresentare meglio il suo modo sarcastico e disincantato di osservare la realtà e l'attualità.

domenica 22 settembre 2019

Leggere fa bene!

Al termine dell'ennesimo weekend nel quale mi sono riposata abbastanza, sì, ma ho fatto anche altre cose... tutto fuorché leggere una sola pagina di libro, condivido alcuni spunti di invito alla lettura, sperando che dai che ti ridai alla lunga diano a me stessa per prima lo stimolo per mollare 'sto tablet – che uso anche per leggere, è vero, ma non certo i classici della letteratura – e dedicarmi a qualcuno dei volumi che mi guardano in cagnesco dalla mia libreria!


Infine, una citazione della quale ho preso nota parecchio tempo fa, ma che non è mai troppo tardi per condividere: nell'editoriale che apriva il numero di dicembre 2008 de Il Libraio, il direttore Stefano Mauri ha ricordato che «Secondo la felice definizione di Ferruccio de Bortoli agli Stati generali dell’editoria i libri non nuociono alla salute e l’uso prolungato può provocare solo indipendenza». Incisivo, nevvero?

sabato 21 settembre 2019

Coltivare un sano scetticismo

A pochi giorni dalla conclusione del CICAP Fest, che ha attirato nella città di Padova oltre ventimila persone e al quale mi sarebbe tanto piaciuto poter assistere di persona, non soltanto per vedere il grandissimo Piero Angela passare al Lato Oscuro della Forza... ;-) a proposito del CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze), dicevo, condivido due dei video che ho trovato maggiormente interessanti tra quelli che il suo segretario Massimo Polidoro ha pubblicato per la serie Strane Storie sul suo canale YouTube la quale, come annunciato nella sua newsletter, riprenderà a breve dopo la pausa estiva.
ILLUSIONI DEL CERVELLO. Come la mente ci inganna
LE REGOLE DELLA FORTUNA: si può diventare fortunati?

venerdì 20 settembre 2019

"Fregatene" è la miglior risposta

Il 14 settembre scorso all'Arena Alpe Adria di Lignano Sabbiadoro si è tenuta la finale nazionale del concorso Mister Italia 2019. Il vincitore è stato Rudy El Kholti, 29enne nato da mamma italiana e papà marocchino; il giovanotto è laureato in lingue e lavora in banca, inoltre ha la doppia cittadinanza, italiana e australiana, perché vive a Sydney.
Davvero un bel pezzo di figliuolo, se posso sbilanciarmi... ma inesorabili sono arrivate le polemiche – basta guardare i commenti al post sulla pagina de Il Fatto Quotidiano – da parte di qualcuno che l'ha definito poco rappresentativo del fascino nostrano, come se il Belpaese non pullulasse di ragazzi italiani da generazioni, soprattutto di origine meridionale, con dei tratti somatici del tutto simili a quelli di Rudy (anche se, ahimè, magari fossero tutti così belli). La miglior risposta a queste polemiche si può trovare nel post pubblicato (in inglese, qui di seguito riporto la traduzione in italiano) da Rudy stesso il 31 dicembre 2018 sulla sua pagina Facebook:
GRAZIE 2018
Ho imparato così tante cose quest'anno, specialmente sulle persone:
  • SEGUI IL TUO ISTINTO: quando hai la sensazione che ci sia qualcosa che non va in una persona, fidati del tuo istinto, la maggior parte delle volte ha ragione.
  • LASCIALI PARLARE: molte persone tentano di denigrarti semplicemente perché sono gelose o invidiose e provano a dire cose cattive su di te, ma devi solo imparare ad avere a che fare con questo se vuoi avere successo. Non tutti possono essere tuoi amici.
  • FREGATENE: quante volte ci fermiamo a causa dell'opinione altrui? È la TUA vita e dovresti fare quello che rende felice TE, e nessun altro.
  • SII COERENTE: poniti un obiettivo e perseguilo! Non importa se ci metterai una settimana, un mese o un anno, non fermarti fino a quando non l'avrai raggiunto!
Auguro a tutti coloro che mi amano un felice 2019, e a quelli che mi odiano uno ancora più felice.

giovedì 19 settembre 2019

Indovinello da papà

Quest'oggi condivido l'enigma pubblicato tre giorni fa da Presh Talwalkar nel suo blog Mind Your Decisions con il titolo How Old Is The Father Riddle (L'indovinello su quanti anni ha il padre). Mi è piaciuto perché è sfizioso, ma non richiede di scervellarsi più di tanto... Magari puoi anche provare a "rivendertelo" nelle occasioni sociali! :-)
Le età di un padre e di un figlio hanno somma 55. Le cifre dell'età del padre sono l'inverso delle cifre dell'età del figlio. Quanti anni ha il padre?
E adesso scorri la pagina un po' più in basso per leggere la soluzione...










































Supponiamo che l'età del figlio sia il numero di due cifre xy, che può essere rappresentato come 10x + y. Quindi l'età del padre è il numero di due cifre yx, che algebricamente è 10y + x.
La somma delle età è di 55 anni, quindi abbiamo:
(10x + y) + (10y + x) = 55
11x + 11y = 55
x + y = 5
Abbiamo anche x < y perché il padre sia più anziano del figlio. Questo lascia tre possibilità:
0 + 5 = 5
1 + 4 = 5
2 + 3 = 5
Per 0 + 5 = 5, il padre ha 50 anni e il figlio ha 05 anni. Ma in genere non scriviamo le età con lo 0 iniziale. E se qualcuno ha 5 anni, l'inverso del numero 5 è 5. Quindi questo caso non è la soluzione.
Per 2 + 3 = 5, il padre ha 32 anni e il figlio ha 23 anni. Ma una differenza di età di 9 anni non è realistica per un padre e un figlio [i padri più giovani di cui si abbiano notizie certe, uno neozelandese e l'altro messicano, di anni ne avevano undici, NdC], quindi anche questo caso non è la soluzione.
Rimane 1 + 4 = 5. Il padre ha 41 anni e il figlio ne ha 14. Questo è ragionevole, ed è la risposta. Insomma, il padre ha 41 anni.
[L'immagine che apre il post è un dad joke, una battuta da papà, proveniente da Twitter e giocata sul fatto che number (numero) non necessariamente è il comparativo di numb (insensibile). In italiano è intraducibile, e in effetti guarda un po' che ha combinato Google Translate... ;-)]

mercoledì 18 settembre 2019

Questione di sistemi di riferimento

La relatività è uno dei concetti più ostici per chi si approccia alla fisica non proprio di base. Ma scommetto che guardando il video qui sotto – che è valso alla diciottenne filippina Hillary Diane Andales la vittoria del Breakthrough Junior Challenge 2017 e 250mila dollari in fondi per lo studio – molti aspetti risulteranno più chiari...

Che numero è questo esattamente? Lei dice che è un sei. Lei dice che è un nove. Quindi chi ha ragione? In realtà hanno entrambe ragione. L'hanno semplicemente visto in modo diverso, dal momento che lo hanno guardato da sistemi di riferimento differenti.
Ora, cosa sono esattamente i sistemi di riferimento? Si tratta di un insieme di assi per localizzare lo spazio e un orologio per misurare il tempo, rispetto a cui si fanno osservazioni.
Vado a dimostrarlo.
Una volta che questa macchina comincia a suonare il clacson, tutti e tre gli osservatori registreranno il suo suono. Ma il suono è un'onda. Le onde da una fonte in movimento, come la macchina, si "ammassano" sul davanti e si "allentano" sul retro. Quindi, nel nostro caso, quelli dietro la macchina dovrebbero sentire le onde sonore "allentate" – un tono basso – mentre quelli davanti dovrebbero sentire un suono acuto. Quando ho analizzato le loro registrazioni, ho trovato esattamente questo!
Quindi, quale suono stava davvero emettendo la macchina? Un suono acuto? Un suono di tono medio? Oppure un suono basso?
Beh, in realtà stava emettendo tutte e tre le tonalità contemporaneamente, ciascuna rispetto a un osservatore.
E se avessimo infiniti osservatori? In tal caso la macchina emetterebbe un numero infinito di suoni, ciascuno relativo a un osservatore. E anche se fossero tutti in disaccordo, nessun osservatore avrebbe torto: quello che ciascuno osserva è quello che il suono è.
Allo stesso modo, se io lanciassi questa palla a una velocità prossima a quella della luce, anche le sue onde luminose sarebbero "allentate" ed "ammassate", facendole apparire come colori differenti. Con infiniti osservatori, la palla sembrerebbe avere tutti i colori contemporaneamente, ciascun colore rispetto a un osservatore.
Quindi il suono e la luce sono relativi. Hai mai sentito dire che il tempo è relativo?
Considera un orologio luminoso con due specchi e un fotone che rimbalza tra di essi. Ogni volta che il fotone colpisce lo specchio inferiore, è un battito di tempo. Quindi, quando comincio a muovermi, vedo che viaggia su linee verticali. Ma dal tuo sistema stazionario viaggia lungo delle V. Quindi, poiché il fotone deve percorrere una distanza maggiore e la velocità della luce è costante, ciascun battito richiede più tempo rispetto a te. Quindi gli orologi in movimento funzionano più lentamente! E più velocemente corri, più lentamente ticchetta il tuo orologio.
Quindi, nelle gare olimpiche, Usain Bolt è in realtà il miglior viaggiatore nel tempo. Se corresse al 96,8% della velocità della luce e impiegasse 10 secondi per terminare una corsa in base al suo orologio, un giudice stazionario registrerebbe 40 secondi, e lui ovviamente protesterebbe! Ma la loro discussione sarebbe inutile, poiché il tempo è relativo!
Quindi, l'idea davvero strabiliante qui è che gli osservatori in sistemi differenti percepiranno versioni differenti della stessa realtà. E il sistema di ogni osservatore è ugualmente valido. Quindi, prima di cominciare a fare discussioni sulle osservazioni con altri, immagina te che osservi attraverso i loro sistemi di riferimento.
Auguro a Hillary Diane una brillante carriera come scienziata... e perché no, anche come divulgatrice scientifica, ché c'è sempre bisogno di gente che sappia spiegare in modo semplice le cose più difficili!
(via Focus.it)

martedì 17 settembre 2019

Chi siamo veramente?

Poco tempo fa ho avuto occasione di guardare questo bel video dal titolo Would you dare to question who you really are? (Oseresti mettere in discussione chi sei veramente?).


Esso documenta un esperimento sociale dal titolo The DNA Journey, organizzato da Momondo, motore di ricerca di viaggi. Ecco in cosa consiste.
In una sala vengono radunate persone di varie etnie e nazionalità: tutti orgogliosamente legati alle proprie origini e tutti ostili, chi più chi meno, nei confronti dei "diversi". C'è l'inglese DOC da generazioni che è convinto che il suo sia il miglior Paese del mondo e al quale non piacciono proprio i tedeschi, e la ragazza curda che confessa che una parte di lei odia i turchi, salvo poi correggersi, «non i turchi, il governo»...
A queste persone viene proposto di intraprendere un viaggio basato su loro DNA: «Sai come funziona il DNA? Ne riceviamo metà dalla mamma e metà dal papà, il 50% da ciascuno di loro, e loro ricevono il 50% dai loro genitori, e così via indietro nel tempo. E tutti quei frammenti dei tuoi antenati fanno di te la persona che sei».
Tutti accettano di sottoporsi al test – qualcuno con entusiasmo, qualcun altro senza nascondere un certo scetticismo nei confronti dell'eventualità di poter scoprire qualcosa su di sé che non sappia già – e depositano in una provetta un po' di saliva che verrà analizzata.
Due settimane dopo il gruppo viene convocato di nuovo per la comunicazione dei risultati: con sua grande sorpresa la ragazza che affermava di odiare i turchi viene a conoscenza delle sue origini caucasiche, mentre il tizio inglese scopre di avere in sé un 5% di quella "tedeschità" che tanto detestava...
Ecco alcune reazioni dei convenuti: «Questo test dovrebbe essere obbligatorio: al mondo non esisterebbero cose come l'estremismo, se la gente conoscesse le proprie origini in questo modo. Chi sarebbe così stupido da pensare che esista qualcosa come una razza pura?», «In un certo senso siamo tutti cugini, in senso lato».
Da incorniciare le frasi conclusive: «Hai più cose in comune con il mondo di quanto pensi. Un mondo aperto inizia con una mente aperta».
Il video in questione mi viene naturale ricollegarlo a un post pubblicato a luglio da Emilio Mola; lo riporto qui di seguito.

In realtà Donald Trump non dovrebbe nemmeno chiamarsi così. Il suo vero nome, se non fosse stato modificato, sarebbe Donald Drumpf: che suona molto meno americano, e molto più tedesco. Ma non è un caso.
Trump infatti non è di origini americane. Nessun americano è di origini americane. Tranne quelli che conosciamo come “indiani d’America”. Loro sono americani. Loro sono “a casa loro”.
Donald Trump è di origini tedesche, è nipote dell’immigrato Frederich Drumpf (o Trumpf), che lasciò illegalmente la Germania per disertare la leva, scappando su un “barcone” negli Stati Uniti d’America.
Una volta negli Stati Uniti l’immigrato Frederich Drumpf “inglesizzò” il suo cognome in Trump. Diede alla luce un figlio, Fred Trump, che diede alla luce un figlio: Donald Trump.
Oggi quel nipote di immigrati, che grazie alle opportunità concesse agli immigrati è diventato Presidente del Paese in cui suo nonno arrivò da immigrato, dà la caccia a chi come suo nonno cerca diritti e una vita migliore negli Stati Uniti.
In queste ore il nipote di immigrati Donald Trump ha invitato quattro deputate statunitensi, cittadine statunitensi ma poco bionde e poco bianche (Alexandria Ocasio-Cortez, Rashida Tlaib, Ayanna Pressley e Ilhan Omar) a tornare nel “loro paese d’origine” perché colpevoli di difendere i diritti degli immigrati, di voler permettere ad altre famiglie di avere le stesse opportunità di cui ha goduto la famiglia di Donald Trump. E Donald Trump stesso.
Le deputate in questione sono tutte nate negli Stati Uniti. Come Trump. E sono tutte di origini straniere. Come Trump. Ma per Trump e i suoi elettori loro, poco bianche, hanno ancora un “paese d’origine” in cui dovrebbero tornare. Trump no. Lui è americano.
Il significato del sovranismo mondiale che sta obnubilando la mente di milioni di esseri umani in tutto l’Occidente e che ci sta facendo tornare ad essere scimmie che marcano il territorio e si battono il petto davanti agli intrusi, sta tutto qui. Ipocrisia, involuzione, ignoranza.

lunedì 16 settembre 2019

Toh, che coincidenze!

Anche se non credo ai fenomeni sovrannaturali, mi risulta impossibile non rimanere a bocca aperta di fronte a una coincidenza particolarmente clamorosa. Ebbene, quest'oggi te ne propongo ben sedici, raccolte nell'articolo 16 Crazy Coincidences That Are Hard To Believe Actually Happened (16 coincidenze pazzesche che è difficile credere siano realmente accadute) pubblicato un paio d'anni fa su Bored Panda (a dire il vero, quando a suo tempo salvai il link nei Segnalibri ripromettendomi di tradurlo prima o poi, le coincidenze elencate erano diciassette; l'ultima riguardava Georg Friedrich Händel e Jimi Hendrix. Ma si sa, tipicamente gli americani sono mooooolto superstiziosi... ;-)].
1) I gemelli separati dalla vita quasi identica. Due gemelli dell'Ohio che erano stati separati alla nascita sono cresciuti senza sapere l'uno dell'esistenza dell'altro. Le loro vite comunque presentano una serie di strane similitudini. Entrambi sono stati chiamati James al momento dell'adozione, entrambi una volta cresciuti sono diventati agenti di polizia, ed entrambi hanno sposato una donna di nome Linda. Ma non è tutto. Ciascuno ha avuto un figlio, uno chiamato James Allan e l'altro chiamato James Alan, e ciascuno aveva anche un cane di nome Toy. Entrambi i fratelli in seguito hanno divorziato, ed entrambi hanno finito per risposarsi con una donna di nome Betty!
2) Edgar Allan Poe possedeva una macchina del tempo? Alcune persone lo pensano. Come avrebbe potuto altrimenti essere a conoscenza di un evento quasi mezzo secolo prima che accadesse? Nel suo libro intitolato The Narrative of Arthur Gordon Pym of Nantucket, l'autore descrive come quattro marinai sopravvissuti all'affondamento della loro nave furono costretti a cibarsi di un mozzo piuttosto sfortunato di nome Richard Parker. Benché Poe abbia dichiarato che la storia era basata su eventi reali, questo non era effettivamente vero. 46 anni dopo, tuttavia, una barca affondò davvero, e i membri dell'equipaggio che si salvarono furono costretti a cibarsi di un mozzo per sopravvivere. Il nome del mozzo? Hai indovinato: Richard Parker.
3) Mark Twain predisse la propria morte. Il famoso scrittore Mark Twain predisse la propria morte? Beh, se non così non fosse, si è trattato di una clamorosa coincidenza. Lo scrittore nacque nel 1835, quando la cometa di Halley passò vicino alla Terra. Essa passa solo una volta ogni 76 anni o giù di lì, ma Twain predisse che sarebbe morto al successivo passaggio. «Sono arrivato con la cometa di Halley nel 1835», disse nel 1909. «Tornerà l'anno prossimo, ed io mi aspetto di andar via con lei». Lo scrittore morì lo stesso giorno della sua comparsa, nel 1910.
4) La Signorina Inaffondabile. A seconda di come la si guardi, Violet Jessup è stata una donna incredibilmente fortunata, oppure un presagio incredibilmente cattivo. La hostess e infermiera era sull'HMS Olympic quando colpì l'HMS Hawke, era a bordo della HMHS Britannic quando affondò dopo aver colpito un ordigno, e viaggiava anche sul Titanic quando questo affondò dopo aver colpito un iceberg nell'Atlantico settentrionale. Non c'è da meravigliarsi che in seguito sia divenuta nota come la Signorina Inaffondabile!
5) Il caso di Anthony Hopkins e un libro piuttosto raro. Quando Anthony Hopkins si stava preparando per il suo ruolo in The Girl from Petrovka, volle trovare una versione del libro (scritto da George Feifer) in modo da poterlo studiare prima dell'inizio delle riprese. Ma dovunque cercasse non riuscì a trovare una copia, finché un giorno, mentre era seduto in metropolitana, trovò una copia sulla carrozza sulla quale stava viaggiando. Ma non è finita, perché quando Hopkins in seguito incontrò l'autore, Feifer gli disse che anche lui non aveva una copia del libro. Come mai? Perché aveva prestato la sua ultima copia ad un amico, che poi l'aveva smarrita accidentalmente in metropolitana!
6) Coincidenza o reincarnazione? Il fondatore della Ferrari, Enzo Ferrari, morì il 14 agosto 1988. Solo due mesi dopo, il 15 ottobre, nacque il calciatore dell'Arsenal Mesut Özil. Da' un'occhiata alle loro foto fianco a fianco. Enorme coincidenza? Oppure una prova della reincarnazione? Decidi tu!
7) I Simpson predissero Trump presidente nel lontano 2000. I Simpson sono noti per aver previsto con precisione ogni genere di cose, ma forse la loro previsione più impressionante di tutte (e anche la più rilevante adesso... e deprimente...) è stata indovinare che Donald Trump sarebbe diventato presidente. Non ce lo aspettavamo. Tu non te lo aspettavi. Ma i Simpsons decisamente se lo aspettavano nel lontano 2000 (anche se le immagini mostrate qui sono tratte dall'episodio del 2015). O questo oppure si tratta di una coincidenza davvero spaventosa...
8) Il ciclista olandese che è scampato a due incidenti aerei. Che tu ci creda o no, il ciclista olandese Maarten de Jonge è riuscito a scampare non a uno ma a due gravi incidenti aerei nella sua vita. Non solo avrebbe dovuto essere a bordo del volo 370 di Malaysia Airlines scomparso, prima di decidere di prendere un volo partito un'ora prima; avrebbe dovuto anche prendere il volo 17 di Malaysia Airlines, quello che è stato abbattuto in Ucraina nel 2014, prima di scegliere un volo differente per risparmiare.
9) L'uomo che predisse l'affondamento del Titanic. 14 anni prima che affondasse il Titanic, nel 1898, Morgan Robertson, uno scrittore statunitense di fantasy, scrisse di una nave che affondava in una novella chiamata Futility. La nave del libro si chiamava Titan, ma le similitudini non sono finite. Ad esempio, come il vero Titanic, il Titan veniva descritto come inaffondabile. Inoltre entrambe le navi avevano un numero insufficiente di scialuppe di salvataggio, ed entrambe si scontrarono con degli iceberg nell'Atlantico settentrionale.
10) Le strane coincidenze tra Lincoln e Kennedy. Due presidenti americani, vale a dire Abraham Lincoln e John F. Kennedy, condividono una moltitudine di coincidenze a malapena credibili. Entrambi morirono per ferite da arma da fuoco nella parte posteriore della testa; entrambi morirono di venerdì; entrambi morirono prima di una festa (Kennedy venne assassinato alla vigilia del Ringraziamento, Lincoln fu ucciso proprio prima di Pasqua); e ciascuno di loro era accompagnato dalla propria moglie e da un'altra coppia. Ma c'è di più! Entrambi avevano un amico chiamato Billy Graham, entrambi avevano quattro figli, entrambi avevano segretari che si chiamavano come l'altro (la segretaria di Kennedy era la signora Lincoln, mentre il segretario di Lincoln si chiamava John), ed entrambi i loro successori erano vicepresidenti chiamati Johnson!
11) Il numero di targa dell'auto dell'arciduca Francesco Ferdinando racchiudeva un messaggio segreto? La Prima Guerra Mondiale cominciò dopo che l'arciduca Francesco Ferdinando venne assassinato a Sarajevo il 28 giugno 1914. L'auto in cui stava viaggiando al momento dell'omicidio aveva una targa con il numero A III 118. Cosa c'è di strano in questo? La Prima Guerra Mondiale si è conclusa ufficialmente nel giorno dell'armistizio, l'11 novembre 1918, altrimenti scritto come 11/11/18...
12) La duplice tragedia sulla diga di Hoover. Alla costruzione della diga di Hoover sono stati associati 112 decessi, ma c'è una strana coincidenza che lega il primo e l'ultimo uomo a perdere la vita durante la sua costruzione. Il primo uomo a morire fu un perito di nome George Tierney, che annegò nel Colorado il 20 dicembre 1922, mentre cercava un posto ideale per la diga. L'ultimo uomo a morire? Patrick Tierney, figlio di George, che morì anche lui il 20 dicembre, nel 1935.
13) Un americano a Parigi sopravvive all'attacco del Bataclan e all'undici settembre. Un americano di nome Matthew è sopravvissuto all'attacco terroristico del Bataclan di Parigi, fingendosi morto dopo essere stato colpito. Ancor più sorprendente è il fatto che 14 anni prima, l'11 settembre 2001, egli sia sfuggito per un pelo a un altro attacco terroristico, quando un aereo della United Airlines colpì una delle Torri Gemelle mentre lui passava vicino all'edificio andando a una riunione.
14) Il primo e l'ultimo soldato della Prima Guerra Mondiale. Il primo e l'ultimo soldato britannico ad essere stati uccisi nella Prima Guerra Mondiale sono sepolti nel cimitero di Saint Symphorien in Belgio. Le loro tombe si trovano a soli 6 metri di distanza e le loro lapidi sono una di fronte all'altra, che è una coincidenza notevole considerando che questa disposizione non era affatto programmata.
15) L'iscrizione di avvertimento sulla tomba di Tamerlano. Il 20 giugno 1940 degli archeologi sovietici scoprirono la tomba di Tamerlano in quello che oggi è l'Uzbekistan. Tamerlano, che si considerava discendente della stirpe di Gengis Khan, era un conquistatore turco-mongolo nonché il fondatore dell'impero timuride in Persia e in Asia centrale. Un'iscrizione di avvertimento sulla sua tomba dice: «Chiunque apra la mia tomba libererà un invasore più terribile di me». Chiaramente per nulla superstiziosi, gli archeologi sovietici ignorarono l'avvertimento ed aprirono lo stesso la tomba. Tre giorni dopo Adolf Hitler lanciò l'Operazione Barbarossa, la più grande invasione militare di tutti i tempi, sull'Unione Sovietica.
16) La coincidenza di Catherine Eddowes e Mary Kelly. La notte del 29 settembre 1888, alle 20:30 circa, Catherine Eddowes venne trovata mentre giaceva ubriaca sull'Aldgate High Street a Londra. Fu presa in custodia e poi rilasciata alle 12:55 quando era abbastanza sobria per poter tornare a casa. All'uscita diede alla polizia un nome falso: Mary Kelly. La stessa notte in cui fu rilasciata, Catherine Eddowes venne uccisa da Jack lo Squartatore, che poi andò avanti a uccidere un'altra donna chiamata – hai indovinato – Mary Kelly.
P.S.: Se stenti a credere a tutto ciò, nell'articolo originario troverai le fonti.