giovedì 31 dicembre 2020

I memi dell'anno

Oggi si conclude il 2020, l'anno peggiore da che ho memoria... e per l'occasione condivido alcuni spunti raccolti su internet riguardo a questo momento di transizione nel quale parecchi ripongono fin troppe aspettative, mentre io gli attribuisco tutt'al più un valore simbolico. Anche perché, per dirla con Mafalda (il cui ideatore, Quino, ci ha lasciati pochi mesi fa)...

... «Non è il nuovo anno che deve essere migliore, sei tu». È ovvio che certe evenienze vanno ben oltre le capacità di reazione e di intervento del singolo, ma ciò non toglie che la nostra parte possiamo e dobbiamo farla. Vaccinandoci senza fare storie quando sarà il momento, tanto per dirne una! ;-)

Ecco alcune immagini riguardanti l'anno che sta per terminare.

Questi altri invece riguardano la transizione tra 2020 e 2021.

E se a mezzanotte scoprissimo che il 2020, che ci eravamo illusi di poterci lasciare alle spalle, invece continua? Aoh, non pensiamoci neanche per scherzo, OK? ;-)

Dedichiamoci adesso all'anno che sta per cominciare.

Personalmente non ne vedo il motivo. In fondo, come osserva Silvia Ziche rispolverando una sua vignetta di qualche tempo fa che oggi risulta più attuale che mai...

«Il mio proposito per l'anno nuovo 2021 è "Passare meno tempo con la mia famiglia"». :-D

Ecco una serie di immagini condivise dal comico Steve the Maori. Come sarebbe (stato) il 2020 se fosse una birra...

... una barca...

 ("no worries", niente preoccupazioni, mi fa pensare al famigerato "andrà tutto bene")

... un'automobile...

... una casa...

... un hula hoop...

... una pizza...

... un paio di scarpe [comunque io uso da anni delle simil-Crocs come ciabatte, e saranno anche brutte ma le trovo comodissime! NdC]...

... uno scivolo...

... un'altalena...

... o un rotolo di carta igienica.

Per finire, ecco tre video che possono aiutare a ripensare con animo più leggero a tutto quello che abbiamo passato: uno di Lorenzo Baglioni...

... uno della Rimbamband...

... e uno dei 4 Santi.

Ops, stavo per dimenticarmi la ciliegina sulla torta...

(via @lucidimerda, account Instagram scoperto grazie a Propagandalive che stasera mi farà compagnia mentre aspetto la mezzanotte)

mercoledì 30 dicembre 2020

Il vaccino spiegato ai no-vax

Quest'oggi condivido alcune immagini di origine, ahimè, ignota trovate su Facebook; sulla prima comunque è indicato il link alla fonte da cui ha attinto l'autore, ovvero l'articolo intitolato Vaccini Covid-19, cosa sono quelli a mRNA e perché saranno una rivoluzione e pubblicato su Santagostino Magazine.

Le immagini spiegano in modo semplice com'è composto il vaccino Pfizer contro il coronavirus, e come funziona. Il linguaggio elementare condito da strafalcioni è senza dubbio voluto, per prendere amabilmente in giro i no-vax e il loro analfabetismo funzionale.

Per chi volesse approfondire, la sequenza di immagini si conclude con il link all'articolo An Evidence Based Perspective on mRNA-SARS-CoV-2 Vaccine Development, pubblicato su PubMed Central.

martedì 29 dicembre 2020

Un anno da dimenticare

Nella mia "bolla" più di un contatto ha aggiornato la propria immagine del profilo di Facebook usando il motivo creato da un certo Enzo Fanelli.

Trattasi della parodia del motivo messo a disposizione da +Europa per permettere di dichiarare la propria intenzione di vaccinarsi; il partito ha appunto lanciato la campagna #IOMIVACCINO.

Sinceramente preferisco la prima perché, fermo restando che non vedo l'ora di potermi vaccinare, non ho ancora la minima idea di "quando verrà il mio turno"... e stendiamo un velo pietoso sulla mancata concordanza dei tempi verbali tra premessa e hashtag. ;-)

lunedì 28 dicembre 2020

Imparare dai propri errori

In questi giorni di ferie in cui tanto non posso uscire (oggi meno che mai, con tutta la neve che è caduta stanotte e stamattina qua in Brianza) sto facendo una scorpacciata di corsi sulla piattaforma LinkedIn Learning, alla quale posso accedere gratuitamente con l'account aziendale. Negli ultimi mesi ho seguito un numero ragguardevole di corsi, uno dei quali oggi mi ha colpita in modo particolare: si intitola Mistakes You Should Avoid at Work, è tenuto da Julie Nisbet in collaborazione con Madecraft, ed elenca ventuno errori da evitare al lavoro. Li riporto qui di seguito, ma per una trattazione un pochino più approfondita ti consiglio se puoi di seguire il corso, che peraltro è relativamente breve: dura una ventina di minuti, e ciascun video (in inglese con sottotitoli) dura circa un minuto.

  1. Soffermarsi sul passato
  2. Farsi carico di troppo lavoro troppo presto
  3. Non comprendere la cultura aziendale
  4. Lamentarsi troppo
  5. Essere un cattivo ascoltatore
  6. Essere privo di iniziativa o mostrarne troppa
  7. Dimenticare i dettagli
  8. Non chiedere aiuto
  9. Non confontarsi con il capo
  10. Arrivare in ritardo
  11. Comunicare in modo troppo informale
  12. Lasciarsi coinvolgere dai pettegolezzi in ufficio
  13. Affrontare gli eventi in ufficio in maniera troppo informale
  14. Mischiare lavoro e tempo personale
  15. Usare i social media al lavoro
  16. Lasciarsi distrarre troppo
  17. Non monitorare i risultati
  18. Non fissare degli obiettivi
  19. Non cercare opportunità
  20. Non sapere quando è il momento di voltare pagina
  21. Arrivare a soffrire di burnout

Sarebbe tanto consolatorio convincermi che ho perso il lavoro per colpa della sfiga o della spietata multinazionale che si preoccupa solo ed esclusivamente del business.... ma sono abbastanza onesta con me stessa da riconoscere che di questi errori ne ho fatti diversi durante il mio attuale impiego, e il "bello" – si fa per dire – è che mentre li commettevo ero spesso consapevole del fatto che non giovassero alla mia carriera, ma mi limitavo ad auto-assolvermi con la solita scusa che «sono fatta così»; vederli elencati e sviscerati in maniera così puntuale mi sarà senz'altro utile per il mio futuro professionale.

Suvvia, adesso è proprio arrivato il momento di dare una rinfrescata al mio curriculum vitae! Certo, se non avessi commesso l'errore numero 17, del quale ero del tutto inconscia, adesso sarei avvantaggiata...

domenica 27 dicembre 2020

Ci vorrebbe un vaccino contro l'ignoranza

Quest'oggi condivido un tweet di David G. McAfee che, sebbene risalga a più di due anni fa, mi sembra particolarmente attuale.

«Sei solo una pecora!», grida la persona che accetta senza farsi domande molte narrazioni antigovernative inverosimili e prive di fondamento basate sul sentito dire.
«Sveglia!», dice la persona che ha dormito durante ogni singola lezione di scienze al liceo e adesso promuove teorie del complotto.

Particolarmente attuale, dicevo. Sì, perché oggi è il Vaccine Day (eviterò la diffusa abbreviazione V-Day, che mi evoca tutt'altro genere di iniziativa), il giorno il cui si è cominciato a somministrare ai cittadini dell'Unione Europea il primo vaccino contro il coronavirus. Una giornata definita da molti storica, ma preceduta e accompagnata da polemiche di ogni tipo. Io posso solo dire che spero con tutto il cuore che la campagna vaccinale proceda in modo spedito e che non ci tocchi assistere, a gennaio, a una terza ondata. Per quanto mi riguarda, essendo un'irriducibile "sì-vax", mi auguro di riuscire a vaccinarmi al più presto per poter riprendere una vita relativamente normale, anche se tra poco più di un mese non avrò un ufficio dove tornare... :-(

sabato 26 dicembre 2020

Cartoni (poco) istruttivi

Quello delle feste natalizie è un periodo nel quale i più piccoli guardano un sacco di cartoni animati... ma anche parecchi adulti lo fanno, che abbiano o meno dei bambini ai quali fare compagnia! ;-)

Di recente mi sono imbattuta in una galleria d'immagini intitolata Quand les dessins animés manquent de logique et défient la science (Quando i cartoni animati mancano di logica e sfidano la scienza), e te ne propongo un'ampia selezione. Cominciamo coi Flintstones, i quali pur vivendo nell'età della pietra...

Festeggiavano il Natale prima della nascita di Cristo.

La gravità non funzionerà finché non guarderete in basso.
Nudi tutti i giorni, vestiti in spiaggia.
Logica disneyana.
Entrambi sono dei cani. Uno è un animale domestico, l'altro è il padrone.
I tre porcellini hanno il padre appeso al muro.

Questo mi fa ricordare una vecchia battuta di Claudio Bisio: «Tornando a Nonna Papera, che rimane una papera, a volte invita gli ospiti e gli dà da mangiare il tacchino. Il tacchino! È come se Minni desse i criceti ai suoi ospiti. Come se mia madre mi cucinasse il timballo di mio cugino! Che se lo meriterebbe anche, ma non è questo il discorso». 

Se la Bella e la Bestia ci insegnano qualcosa, è che l'apparenza non ha importanza. Finché la tenete rinchiusa abbastanza a lungo.
Trova un cadavere a caso nel bosco. E lo bacia.
Nessuno in tutto il regno ha la stessa misura di scarpe??? Sul serio.

Queste ultime due, in particolare, le ho sempre accettate senza farmi domande, perché trovavo che facessero parte integrante della magia della fiaba. Comunque, adesso che ci penso...

venerdì 25 dicembre 2020

Classici natalizi... moderni

Nei giorni scorsi mi sono imbattuta nel video del comico, attore e musicista australiano Tim Minchin mentre canta il brano White Wine in the Sun, scritto nel 2009 poco dopo la nascita di sua figlia. Ogni anno tutti i proventi della vendita di (qualsiasi versione di) questa canzone nei mesi di novembre, dicembre e gennaio vanno a un'organizzazione che sostiene bambini e/o adulti con disturbi dello spettro autistico.

Ecco la traduzione del testo.

Mi piace molto il Natale
È sentimentale, lo so, ma mi piace davvero
Non sono affatto religioso
Preferirei spezzare il pane con Dawkins piuttosto che con Desmond Tutu, ad essere onesti
E sì, ho tutte le solite obiezioni al consumismo
La commercializzazione di un'antica religione
E l'occidentalizzazione di un palestinese morto
Per favorire la vendita di Playstation e birre
Ma mi piace ancora molto
Non vedo l'ora che arrivi Natale
Anche se non mi aspetto una visita da parte di Gesù
[All'epoca Minchin non poteva di certo prevedere le attuali restrizioni per il COVID, NdC]
Vedrò mio papà
Mio fratello e le mie sorelle, mia nonna e mia mamma
Berranno vino bianco al sole
Vedrò mio papà
Mio fratello e le mie sorelle, mia nonna e mia mamma
Berranno vino bianco al sole
Non apprezzo la saggezza antica
Non credo che solo perché le idee sono tenaci voglia dire che sono degne
Le chiese mi mandano fuori di testa
Alcuni degli inni che cantano hanno accordi carini ma i testi sono discutibili
E sì, ho tutte le solite obiezioni alla cattiva educazione
Di bambini a cui in istituti esentasse viene insegnato a esternalizzare la colpa
E a provare vergogna e a giudicare le cose come semplicemente giuste o sbagliate
Ma mi piacciono molto le canzoni
Non mi aspetto grandi regali
La vecchia combinazione di calzini, mutande e cioccolato mi sta bene
Perché vedrò mio papà
Mio fratello e le mie sorelle, mia nonna e mia mamma
Berranno vino bianco al sole
Vedrò mio papà
Mio fratello e le mie sorelle, mia nonna e mia mamma
Berranno vino bianco al sole
E tu, bambina mia
Mia figlia neonata con il jet lag
Passerai di mano in mano in giro per la stanza
Come un cucciolo in una scuola elementare
E tu non capirai
Ma un giorno imparerai
Che ovunque tu sia e qualunque cosa affronterai
Queste sono le persone che ti faranno sentire al sicuro in questo mondo
La mia dolce ragazza dagli occhi azzurri
E se, bambina mia
Quando avrai ventuno o trentuno anni
E arriverà il Natale
E ti ritroverai a novemila miglia da casa
Saprai cosa mai succederà
I tuoi fratelli e sorelle, io e tua mamma
Ti aspetteremo al sole
Ogni volta che arriverà
I tuoi fratelli e sorelle, le tue zie e i tuoi zii
I tuoi nonni, i cugini, io e tua mamma
Ti aspetteremo al sole
Bevendo vino bianco al sole
Tesoro quando arriverà il Natale
Ti aspetteremo al sole
Bevendo vino bianco al sole
Aspettandoti al sole
Aspettandoti
Aspettando
Mi piace molto il Natale
È sentimentale, lo so
Minchin ha descritto l'esperienza come «la più emozionante della mia carriera di autore di canzoni. La strofa iniziale e la struttura del ritornello giustappongono lo scetticismo della religione con l'amore per la famiglia, e l'ascoltatore pensa di avere la misura della canzone. Ma poi si mette una bimba piccola come ascoltatrice, e si comincia a parlarle direttamente. Piuttosto manipolativo, davvero».

giovedì 24 dicembre 2020

Letterina a Babbo Natale

Caro Babbo Natale,
siccome sono stata buona, ma quest'anno le cose mi sono andate abbastanza male, ti chiedo di portarmi qualcosa che non si può comprare nei negozi e nemmeno toccare con mano: un po' di fiducia in me stessa. Ne avrò tanto bisogno per affrontare le prossime sfide che mi attendono, te lo assicuro.
Come dici? Che solo io posso trovarla dentro di me? Uffa... lo sapevo, io, che facevo bene a non credere in te!
Cordiali saluti
[deformazione professionale, NdC]
La Curiosona
[vabbè, come se non lo sapessi, come mi chiamo, NdC]

Anche se credo (spero) che non mi si addicano, concludo con due simpatiche vignette a tema "babbonatalizio"... :-)

Caro Babbo Natale,
ti scrivo per dirti che sono stata cattiva e ne è valsa la pena. Ciccione
[mi scuso per l'involontario body shaming, NdC] di un bastardo moralista che non sei altro.
Babbo Natale ha letto i vostri post per tutto l'anno.
La maggior parte di voi riceverà dei dizionari.
[Nel disegno sembra che Babbo Natale stia "dabbando"... ma che senso ha?!]

mercoledì 23 dicembre 2020

Un pensiero per i bambini meno fortunati

È opinione assai diffusa che i bambini si ammalino raramente di COVID, e se succede lo superano con sintomi piuttosto lievi. Chi la pensa così dovrà ricredersi leggendo questa sequenza di tweet pubblicata sul profilo Twitter Long Covid Kids e guardando l'impressionante galleria di sintomi ospitata sul relativo sito.

(Clicca sull'immagine per ingrandire)

A proposito di bambini sfortunati, recentemente mi sono imbattuta in un cortometraggio realizzato da Save the Children che mostra la vita di una bambina in tempo di guerra (sarà anche fiction, ma è fin troppo realistica)...

... e in una canzone scritta e registrata da Stefano Disegni quando nacque suo figlio, più di vent'anni fa. Il disegnatore era già ben consapevole del fatto che nascere nella parte privilegiata del pianeta non è certo un merito, come sembrano dare per scontato tutti i nostri connazionali che si oppongono all'arrivo dei migranti, ma semplicemente un gran colpo di fortuna.

Infine, se vuoi fare una buona azione per questo Natale, il Vava coadiuvato da (un pressoché irriconoscibile) Eros Ramazzotti ti suggerisce a chi destinarla!

martedì 22 dicembre 2020

Ti sorprenderà come il sole ad est (più o meno)

Ieri si è verificato il solstizio d'inverno – avvenuto in concomitanza con la Grande Congiunzione, che non ho potuto nemmeno provare ad osservare a causa delle condizioni meteo sfavorevoli – e Astronomy Picture of the Day ha celebrato l'evento con l'immagine dal titolo Solstice: Sunrises Around the Year (Solstizio: albe per tutto l'anno), pubblicata su Facebook esattamente un anno fa da Zaid M. Al-Abbadi.

Ed ecco la traduzione della relativa spiegazione.

Il sole sorge sempre nella stessa direzione? No. Man mano che i mesi cambiano, cambia anche la direzione verso cui sorge il Sole. L'immagine proposta mostra la direzione del sorgere del sole ogni mese durante il 2019 vista dalle vicinanze della città di Amman, in Giordania. La fotocamera nell'immagine è sempre rivolta verso est, con il nord verso sinistra e il sud verso destra. Sebbene il Sole sorga sempre ad est in generale, sorge più a sud-est in corrispondenza del solstizio di dicembre e più a nord-est in corrispondenza del solstizio di giugno. Oggi è il solstizio di dicembre, il giorno di minor luce solare nell'emisfero boreale e di maggior luce solare nell'emisfero australe. In molti Paesi il solstizio di dicembre è considerato un cambio di stagione ufficiale: ad esempio il primo giorno d'inverno al nord. Il riscaldamento solare e l'energia immagazzinata nella superficie e nell'atmosfera terrestre sono prossimi al minimo durante l'inverno, rendendo i mesi invernali solitamente i più freddi dell'anno. Guardando il lato positivo, al nord, le ore di luce d'ora in poi aumenteranno ogni giorno fino a giugno.
P.S.: Come "colonna sonora" di questo post ho scelto la canzone che ne ha ispirato il titolo: la deliziosa versione italiana de La Bella e la Bestia, interpretata da Gino Paoli e da sua figlia Amanda Sandrelli quasi trent'anni or sono (!).

lunedì 21 dicembre 2020

Aggiungi un posto a tavola... per il coronavirus?

Si avvicinano le Feste, e a quanto pare molti italiani si stanno ingegnando ad eludere le restrizioni imposte dall'ultimo decreto legge approfittando delle scappatoie che esso stesso offre. Ad esempio...


... problema risolto, facciamo venire i nonni a casa nostra e passiamo il Natale tutti insieme! Geniale, no? NO. (Mi asterrò da battute ciniche sull'eredità da intascare)

Ho la sgradevole impressione che mediamente si sottovaluti assai il rischio di trascorrere parecchio tempo in un ambiente chiuso in compagnia di un buon numero di persone prive di mascherina – perché è impossibile tenerla indossata mentre si mangia – almeno una delle quali è infetta.

Condivido alcuni link al riguardo, ciascuno dei quali meriterebbe un approfondimento, ma confido che se sei interessato dedicherai loro la dovuta attenzione.

domenica 20 dicembre 2020

LEGOs are my best Friends

Oggi Facebook mi ha ricordato il "lavoretto" al quale esattamente un anno fa ho dedicato il mio primo giorno di vacanza, all'indomani della cena aziendale: la costruzione del set Central Perk LEGO Ideas, nel quale si uniscono due mie grandi passioni, quella per i mitici mattoncini per bambini di tutte le età e quella per la mia serie TV preferita di sempre, Friends. Ho acquistato pure il kit per l'illuminazione, ma non l'ho ancora montato: la procrastinazione è un mio brutto vizio, ahimè!

Colgo l'occasione per condividere alcuni link a tema:

Passando a Friends...

sabato 19 dicembre 2020

Non solo a San Lorenzo

Quest'oggi condivido l'Astronomy Picture of the Day pubblicata ieri con il titolo Gemini's Meteors (meteore dei Gemelli). La pubblico perché la trovo intrinsecamente davvero notevole sia dal punto di vista astronomico sia da quello paesaggistico – complimenti al fotografo Stefano Pellegrini – e non certo perché c'entra il "mio" segno zodiacale (dal momento che, com'è noto, all'influsso che corpi celesti distanti chissà quanti anni luce possono avere sul destino delle persone ci credo tanto quanto credo al fatto che la Terra sia piatta ;-) ).

Ed ecco la traduzione della relativa spiegazione.

Scattate nell'arco di un'ora poco dopo la mezzanotte locale del 13 dicembre, sono state utilizzate 35 esposizioni per creare questa cartolina dalla Terra. La scena notturna composita comprende cieli bui sopra le Dolomiti innevate durante l'annuale sciame meteorico delle Geminidi. Sirio, la stella alfa della costellazione del Cane Maggiore nonché la stella più luminosa del cielo notturno, è sfiorata dalla scia di una meteora sulla destra. L'Ammasso stellare del Presepe, noto anche come M44 o Ammasso Alveare, contiene esso stesso circa mille stelle ma appare come una macchia di luce molto al di sopra delle vette alpine meridionali vicino alla parte superiore. Il radiante dello sciame meteorico è però al di sopra della parte superiore dell'inquadratura, vicino a Castore e Polluce, le stelle gemelle della costellazione dei Gemelli. L'effetto radiante è dovuto alla prospettiva poiché le tracce parallele dei meteoriti sembrano convergere in lontananza. Mentre la Terra percorre la scia di polvere dell'asteroide 3200 Phaethon, la polvere che crea le meteore dei Gemelli entra nell'atmosfera terrestre viaggiando a circa 22 chilometri al secondo.