sabato 14 aprile 2018

La quinoa, un cibo da provare

Di recente il chimico Dario Bressanini, titolare del blog Scienza in cucina ospitato dal sito di Le Scienze, ha dedicato un post a un alimento di gran moda: la quinoa (si pronuncia chìnua). Copincollando da Wikipedia, «La quinoa [...] è una pianta erbacea annuale della famiglia delle Chenopodiaceae, come gli spinaci o la barbabietola. I semi di questa pianta, sottoposti a macinazione, forniscono una farina contenente prevalentemente amido, il che consente a questa pianta di essere classificata merceologicamente a pieno titolo come cereale nonostante non appartenga alla famiglia botanica delle graminacee (Poaceae). Si distingue da altri pseudocereali per l'alto contenuto proteico e per la totale assenza di glutine». A differenza di altri cibi "di tendenza", la quinoa ha davvero un buon valore nutrizionale, a tal punto che l'ONU ha dichiarato il 2013 "anno internazionale della quinoa". Bressanini osserva che a ben vedere il contenuto proteico della quinoa non è particolarmente elevato; a differenza di altri vegetali, la quinoa contiene però tutti gli amminoacidi essenziali, ovvero quelli che il nostro corpo non è in grado di sintetizzare, dovendo pertanto necessariamente assumerli col cibo per poter costruire le proteine di cui ha bisogno.
La quinoa presenta anche altri pro, non senza qualche contro: ti rimando al post del nostro amichevole chimico di quartiere – è così che ama autodefinirsi – per tutti i dettagli. Per quanto mi riguarda mi limiterò a segnalare due primi piatti a base di quinoa che ho trovato in commercio e ho assaggiato personalmente: bulgur e quinoa della linea Salvaminuti 90 secondi prodotta da Pedon...


... e quinoa alla mediterranea di F.I.R.M.A. Italia, non altrettanto veloce da preparare ma forse più gustosa.


[In entrambi i casi, come spesso accade, c'era scritto "due porzioni"... e invece bastava sì e no per me sola! Vabbè che a pranzo di solito mangio solo il primo e la frutta]

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