martedì 31 luglio 2018

Per un "mi piace" in più

Oggi è stata una giornata insolitamente "proficua" dal punto di vista dei riscontri ricevuti dalla mia attività social; sebbene la sottoscritta non sia di sicuro il tipo che vive per certe cose, la circostanza mi ha colpita, ecco perché ho deciso di scriverci un post.
Stamattina, mentre sui mezzi che mi portavano al lavoro ingannavo il tempo spippolando col cellulare – invidio chi riesce a leggere libri o e-book, visto che io non ce la faccio a mantenere la necessaria concentrazione – ho postato su Twitter una battutaccia che non è neanche tanto nel mio stile...


... ma che, con mia sorpresa, finora ha raccolto la bellezza di 21 retweet e 51 "mi piace". Vado senz'altro più fiera del post che ho pubblicato una quarantina di minuti dopo su Facebook...


... anche se ha racimolato "solo" 11 reactions e 5 commenti, comunque di un certo livello (te li farei leggere, ma non ho chiesto l'autorizzazione degli interessati)... e anche se per scriverlo mi sono distratta e ho preso la metropolitana nella direzione sbagliata! ;-)

lunedì 30 luglio 2018

Edizione straordinaria!

Quest'oggi mi limito a condividere un paio di immagini satiriche dedicate a Marcello Foa, il giornalista proposto come presidente della Rai da M5S e Lega, aka The Worst Government Ever (se ti dico che a mio parere era meno peggio il Berlusca, t'ho detto tutto).


Se te ne sfugge il senso... Beh, sappi che il Foa ha una certa propensione ad abboccare alle fake news, come quelle divulgate da Francesca Totolo, diventata tristemente nota per aver "denunciato" la circostanza che la povera profuga Josefa aveva lo smalto alle unghie (in realtà glielo avevano messo le volontarie di Open Arms per cercare di darle conforto dopo averla soccorsa).

sabato 28 luglio 2018

Una foto da censurare?


La straziante foto del bambino annegato al largo della Libia, nudo in braccio a un soccorritore, che ho inserito nel post del 19 luglio scorso, il giorno prima l'avevo condivisa anche su Facebook.
Oggi mi è stato notificato che...
Il tuo post non rispetta i nostri Standard della community, pertanto è visibile solo a te. Vedi le opzioni.
Cliccando sulla notifica si è aperto il mio post su Facebook, con in calce la dicitura
Questo post non rispetta i nostri Standard della community in materia di nudo e atti sessuali, pertanto è visibile solo a te.
e, subito sotto, i pulsanti Richiedi un controllo e OK.
Mi sa che questa è la prima volta che subisco gli effetti dei famigerati "standard della community", e ignoro se la censura sia avvenuta in modo automatico oppure in seguito alla segnalazione di qualche scriteriato "facciamico". Comunque ho evitato di richiedere controlli: se il signor Facebook ha ritenuto che si trattasse di un contenuto osceno, da censurare, non aveva mica tutti i torti. Molto più comodo chiudere gli occhi o guardare dall'altra parte, e far finta che certe cose non ci riguardino in quanto esseri umani...
Se mi conosci almeno un po' avrai già capito che non è questo che penso davvero, ma visto chi abbiamo al governo, e considerando che c'è arrivato grazie al voto degli italiani, temo che con situazioni del genere bisognerà farci i conti sempre più spesso. Comunque io non mi rassegno, e ho deciso che nel mio piccolo farò tutto quello che posso per mantenere viva la fiammella dell'umanità.

venerdì 27 luglio 2018

Donne bambine

Negli ultimi giorni mi sono imbattuta in un paio di spunti distinti e, per quanto si tratti di vicende lontane sotto svariati aspetti, mi è venuto spontaneo metterli in relazione.
Colto in flagrante in atteggiamenti inequivocabili in compagnia di una bambina di dieci anni, don Paolo Glaentzer, un parroco settantenne di Calenzano, ha tentato di discolparsi sostenendo che credeva che la ragazzina fosse più grande di età, e che era sempre stata lei a prendere l'iniziativa (avevano avuto infatti altri incontri intimi). Niente carcere per lui: gli sono stati concessi gli arresti domiciliari.
Nella biografia di Indro Montanelli c'è una macchia impossibile da ignorare: all'epoca dell'invasione dell'Etiopia da parte dell'Italia il giornalista, arruolatosi come sottotenente, all'età di 26 anni ebbe una relazione di madamato con una dodicenne eritrea. In questo video risalente a quasi cinquant'anni fa si giustificava in modo abbastanza maldestro affermando che, in quel luogo e a quel tempo, si trattava di una prassi del tutto normale e comunemente accettata.
Credo che le due situazioni si commentino da sé... o meglio, preferisco astenermi da qualsivoglia commento, ché altrimenti chissà cosa potrei scrivere!

mercoledì 25 luglio 2018

Sognando l'avventura


Ieri, tramite la newsletter de Il Libraio, ho ricevuto l'invito a sottopormi al test Che tipo di avventura fa per te?. Incuriosita – manco a dirlo ;-) – dall'argomento, ho risposto alle domande senza esitazioni... e questo è il risultato:
ECCO IL TUO PROFILO
SOGNATRICE
«Il posto più bello è sempre quello che non ho ancora raggiunto»: in base alle risposte che hai dato al test, questo potrebbe essere il tuo motto. Spesso sogni a occhi aperti luoghi ed esistenze avvolte nel mistero, perché la tua curiosità è viva e intelligente e non ha confini. E non hai paura di affrontare sfide, rischi e incognite perché sai che sono proprio queste le caratteristiche più autentiche di un vero viaggio. Sono proprio questi, infatti, gli ingredienti che cerchi dentro a un romanzo: grandi passioni, amori e vite enigmatiche, vicende capaci di meravigliare tanto quanto di spaventare, nuove realtà da conoscere meglio o da scoprire per la prima volta, passioni nuove e sentimenti inediti. Troverai tutto questo, e molto altro ancora, nel pdf gratuito che riceverai, con estratti dei romanzi che hanno fatto e fanno sognare e viaggiare con la fantasia milioni di lettori nel mondo.
Che mi sia capitato lo spunto per esplorare un genere letterario che finora ho frequentato ben poco, e per interrompere il mio imperdonabilmente lungo digiuno dai libri? Ad agosto due settimane di ferie mi toccano, e almeno un libro, meglio due, conto di leggerlo... promesso! :-)

martedì 24 luglio 2018

Mi sento in netta minoranza

Quest'oggi torno a parlare di quello che di fatto è l'attuale capo del governo italiano – perché, suvvia, Giuseppe Conte lo trovi influente? – ovvero il leader del Carroccio Matteo Salvini.
La Lega ha intenzione di rendere obbligatoria l'esposizione del crocifisso in scuole, uffici pubblici, università, carceri, consolati, e persino nei porti: è già stata depositata in Parlamento la proposta di legge apposita. Peccato che, come osservato da Kotiomkin, oggigiorno i leghisti siano meno credibili che mai nel ruolo di interpreti del messaggio evangelico...


Ma perché Salvini non parla quasi d'altro che di immigrazione? La spiegazione mostrata in questo video fila eccome: è chiaro, per distogliere l'attenzione dalle mirabolanti promesse sulle quali aveva basato il suo successo elettorale, ma che finora ha fatto poco o nulla per mantenere.
A proposito di migranti, Stefano Casi ha pubblicato un album con le foto, accompagnate da una breve ma significativa descrizione, di numerosi personaggi famosi e/o illustri che in qualche modo sono stati profughi: da Sigmund Freud a Freddie Mercury, da Enrico Fermi a Isabel Allende, da Albert Einstein a Miriam Makeba... per non parlare di Gesù Cristo in persona. Una raccolta estremamente interessante.
Infine, ecco un'immagine che non mi fa ben sperare riguardo alle nostre prospettive nell'immediato futuro...

«Ricorda sempre: non sottovalutare mai il potere delle persone stupide in grandi gruppi»

lunedì 23 luglio 2018

I Masa, musicisti sui generis


Quest'oggi mi limito a condividere i link ad alcuni video dei Masa, un duo di simpatici "moltistrumentisti" che ho cominciato a seguire qualche mese fa su YouTube.
Se prima o poi càpitano da queste parti, mi piacerebbe andarli a sentire dal vivo perché li trovo particolarmente in gamba! Qui sotto le loro prossime date.

domenica 22 luglio 2018

Gran brutta malattia, il razzismo...

Il fenomeno del razzismo in Italia sta avendo una recrudescenza preoccupante. In questo video, realizzato in seguito al ferimento di una bimba rom, si attribuisce al ministro dell'Interno Matteo Salvini la responsabilità di aver alimentato l'attuale clima di intolleranza con le sue dichiarazioni. Non esagero se affermo che mi sono venuti i brividi sentendo parlare questo tizio interpellato dalla trasmissione Agorà di Raitre proprio riguardo all'episodio in questione. E non si vergogna minimamente, quel [AUTOCENSURA ché non si sa mai, certa gente ha la querela facile anche quando dovrebbe solo andarsi a nascondere]...
A proposito di razzismo, su Facebook mi sono imbattuta nella foto che apre il post, e che mostra una lavagnetta con su scritta una frase dello scrittore e politico spagnolo Miguel de Unamuno.
Il fascismo si cura leggendo e il razzismo si cura viaggiando.
Cercando quelle parole su Google, ho trovato su Aforismimania.it un articolo che assieme alla frase summenzionata raccoglie molte altre citazioni sul razzismo, e ho selezionato e riordinato quelle che mi hanno colpita di più.
Due dello scrittore marocchino Tahar Ben Jelloun...
Il razzista è uno che, con il pretesto che non ha lo stesso colore di pelle, né la stessa lingua, né lo stesso modo di fare festa, crede di essere migliore, diciamo superiore rispetto a chi è differente da lui.
Siamo sempre lo straniero di qualcun altro. Imparare a vivere insieme è lottare contro il razzismo.
... due di una mente eccelsa del calibro di Albert Einstein...
Io appartengo all'unica razza che conosco, quella umana.
Che cosa può fare l'uomo di buona volontà per combattere un pregiudizio razziale tanto profondamente radicato? Deve trovare il coraggio di dare l'esempio con la parola e con l'azione, e vigilare affinché i suoi figli non restino a loro volta condizionati da tale pregiudizio.
... e tre del leader del movimento per i diritti civili degli afroamericani Martin Luther King.
In questa generazione ci pentiremo non solo per le parole e le azioni odiose delle persone cattive, ma per lo spaventoso silenzio delle persone buone.
Io ho davanti a me un sogno, che un giorno sulle rosse colline della Georgia i figli di coloro che un tempo furono schiavi e i figli di coloro che un tempo possedettero schiavi, sapranno sedere insieme al tavolo della fratellanza.
La prima domanda che il sacerdote levita chiese era: «Se mi fermo ad aiutare quest'uomo, che cosa succederà a me?»
Ma… il buon samaritano invertì la domanda: «Se non mi fermo ad aiutare quest'uomo, cosa accadrà a lui?»
Ed ecco le altre...
Un uomo non può tenere un altro uomo nel fango senza restare nel fango con lui.
(Booker T. Washington)
Nessuno è nato odiando qualcun altro per il colore della pelle, o il suo ambiente sociale, o la sua religione. Le persone odiano perché hanno imparato a odiare, e se possono imparare a odiare possono anche imparare ad amare, perché l'amore arriva in modo più naturale nel cuore umano che il suo opposto.
(Nelson Mandela)
Noi odiamo alcune persone perché non le conosciamo; e non le conosceremo mai perché le odiamo.
(Charles Caleb Colton)
Il razzismo non è solo l'essere intolleranti con il diverso, ma è anche il sottolineare ogni volta che comunque è diverso.
(Filippo Facci)
Riconoscere la diversità non è razzismo. È un dovere che abbiamo tutti. Il razzismo però deduce dalla diversità degli altri uomini la diversità dei diritti. Noi invece pensiamo che i diritti siano gli stessi per tutti gli uomini.
(Giuseppe Pontiggia)
Siate sempre capaci di sentire nel più profondo qualunque ingiustizia commessa contro chiunque in qualunque parte del mondo.
(Ernesto "Che" Guevara)
Spesso è più facile indignarsi per una ingiustizia commessa dall'altra parte del mondo che per una oppressione e discriminazione a mezzo isolato da casa.
(Carl T. Rowan)
Il pregiudizio è figlio dell'ignoranza.
(William Hazlit)
Meno è intelligente il bianco, più gli sembra che sia stupido il negro.
(André Gide)
Non esistono le razze, il cervello degli uomini è lo stesso. Esistono i razzisti. Bisogna vincerli con le armi della sapienza.
(Rita Levi-Montalcini)
Nessuno può farti sentire inferiore senza il tuo consenso.
(Eleanor Roosevelt)
Tutti pensano di cambiare gli altri, ma nessuno pensa a cambiare se stesso.
(Leo Nikolaevich Tolstoj)
Le lacrime di un uomo rosso, giallo, nero, marrone o bianco sono tutti uguali.
(Martin H. Fischer)
Vivere nel mondo di oggi ed essere contro l'uguaglianza per motivi di razza o colore è come vivere in Alaska ed essere contro la neve.
(William Faulkner)
Gran brutta malattia il razzismo. Più che altro strana: colpisce i bianchi, ma fa fuori i neri.
(Albert)
L'umanità deve porre fine alla guerra, o la guerra porrà fine all'umanità.
Dunque non concentriamoci solo sulle nostre differenze, ma pensiamo anche ai nostri interessi comuni e a come superare tali differenze. E se le nostre divergenze non possono essere risolte oggi, almeno possiamo cercare di rendere il mondo un luogo sicuro per le diversità. Perché, in fin dei conti, il nostro più elementare legame è che tutti noi abitiamo questo piccolo pianeta, respiriamo la stessa aria, ci preoccupiamo per il futuro dei nostri figli, e siamo tutti mortali.
(John Fitzgerald Kennedy)
Fino a quando la giustizia non sarà cieca al colore, fino a quando l'istruzione non sarà inconsapevole della razza, fino a quando l'opportunità non sarà indifferente al colore della pelle degli uomini, l'emancipazione sarà un proclama ma non un fatto.
(Lyndon B. Johnson)
Alla base del razzismo c'è, dunque, sempre il timore di perdere i propri privilegi, guadagnati magari anche con grandi sacrifici nel corso della storia, e che oggi si vogliono mantenere senza sacrifici, per il semplice diritto che ci deriva dall'essere stati i primi ad averli conquistati.
(Umberto Galimberti)
Il tuo Cristo è ebreo
e la tua democrazia è greca.
La tua scrittura è latina
e i tuoi numeri sono arabi.
La tua auto è giapponese
e il tuo caffè è brasiliano.
Il tuo orologio è svizzero
e il tuo walkman è coreano.
La tua pizza è italiana
e la tua camicia hawaiana.
Le tue vacanze sono turche,
tunisine o marocchine.
Cittadino del mondo,
non rimproverare al tuo vicino
di essere straniero.
(Anonimo)

sabato 21 luglio 2018

Ragionare a spanne

Quest'oggi ti propongo la traduzione del post pubblicato il 2 luglio scorso da Alex Bellos nel suo blog Monday puzzle con il titolo Can you solve it? Bigger! Faster! Heavier! – quiz (Riesci a risolverlo? Più grande! Più veloce! Più pesante! – quiz), con il sottotitolo 10 problems about big numbers (10 problemi sui grandi numeri).
Usiamo i numeri ogni giorno per descrivere il mondo: distanze, pesi, velocità, debiti, popolazioni e così via. Eppure la maggior parte di noi ha difficoltà a farsi un'idea intuitiva di cosa significano questi numeri. Quanto grande è grande? Quanto veloce è veloce?
Oggi ho lanciato una sfida differente dal mio solito enigma matematico. Le 10 domande seguenti sono un test di capacità di stima, buon senso e conoscenza generale, ma anche della nostra sensibilità per i numeri.
Spesso il modo migliore per avere un senso più profondo di ciò che significa un numero è fare confronti significativi. O anche confronti abbastanza casuali.
  1. Quale di questi è il gruppo più numeroso?
    • Game giocati nell'incontro di tennis più lungo di sempre (John Isner contro Nicolas Mahut a Wimbledon 2010)
    • Portaerei che sono state costruite
    • Edifici di New York alti più di 150 metri
    • Ossa del corpo umano
  2. Quale di queste è più grande?
    • Lunghezza di un bus londinese
    • Lunghezza stimata del Tyrannosaurus rex
    • Distanza che un canguro è in grado di saltare
    • Larghezza di una porta da calcio
  3. Quale di questi ha la massa più grande?
    • Un aereo di linea Airbus A380 (peso massimo al decollo)
    • La Statua della Libertà
    • Un carro armato Challenger 2 pronto per il combattimento: il principale carro armato dell'esercito britannico
    • La Stazione Spaziale Internazionale
  4. Quale di questi è più piccolo?
    • Un anno luce
    • La distanza tra il Sole e Nettuno
    • La lunghezza (circonferenza) dell'orbita terrestre attorno al Sole
    • La minor distanza della cometa di Halley dal Sole (perielio)
  5. Quale di queste è più grande?
    • La velocità massima raggiunta da un velivolo a propulsione umana
    • La velocità massima di una giraffa
    • La velocità massima raggiunta da un'imbarcazione a propulsione umana
    • La velocità massima di un grande squalo bianco
  6. Quale di questi è il gruppo più numeroso?
    • La popolazione di Chongqing, in Cina
    • La popolazione dell'Austria (2017)
    • La popolazione mondiale stimata del cefalofo azzurro
    • Il numero di articoli in Wikipedia (al 22 giugno 2018)
  7. Quale di queste è più bassa?
    • La Torre di Pisa
    • Le teste dei presidenti degli Stati Uniti scolpite nel Monte Rushmore
    • La scogliera di Beachy Head sulla costa meridionale dell'Inghilterra
    • L'Elizabeth Tower (sede del Big Ben) a Londra
  8. Quale di queste è la distanza verticale più breve?
    • Ascesa più alta in mongolfiera (2004)
    • Profondità della parte più profonda dell'oceano, la Fossa delle Marianne
    • Altezza del Monte Everest
    • Profondità della miniera più profonda del mondo: la miniera d'oro di Mponeng in Sudafrica
  9. Quale di questi ha la popolazione più piccola?
    • Estonia
    • Striscia di Gaza
    • Giamaica
    • Lussemburgo
  10. Quale di queste è più grande?
    • Distanza da Londra a New York
    • Lunghezza del fiume Nilo
    • Lunghezza del confine tra Stati Uniti e Canada
    • Lunghezza del confine tra Cile e Argentina
Gli esempi in queste domande sono stati scelti da Andrew C. A. Elliott, che gestisce IsThatABigNumber.com, il sito più "numeroso" sul Web. La missione di Andrew è quella di promuovere il calcolo e la razionalità inserendo i "grandi" numeri nel loro contesto. Il suo ottimo libro Is That A Big Number?, che presenta strategie per migliorare la nostra comprensione dei numeri, è uscito questo mese.
    Ed ecco le soluzioni.
    1. Il numero di edifici di New York alti più di 150 metri è 257, seguiti da 206 ossa, 183 game nell'incontro Isner-Mahut, 146 portaerei (di cui solo 20 attualmente in servizio).
    2. La distanza che un canguro è in grado di saltare è pari a 13,5 metri, seguita dal T-rex con 12,3 metri, dal bus londinese con 11,23 metri e dalla larghezza di una porta con 7,32 metri.
    3. Un aereo di linea Airbus A380 pesa 575.000 kg, seguito dalla Stazione Spaziale Internazionale con 420.000 kg, dalla Statua della Libertà con 201.400 kg e dal carro armato con 62.500 kg.
    4. La minor distanza della cometa di Halley dal Sole è di 87,7 milioni di km, seguita dall'orbita terrestre con 940 milioni di km, dalla distanza tra il Sole e Nettuno con 4,5 miliardi di km e da un anno luce con 9,46 milioni di milioni di km.
    5. La velocità massima di una giraffa è di 52 km/h, seguita dal velivolo con 44,3 km/h, dallo squalo con 40 km/h e dall'imbarcazione con 34,3 km/h.
    6. La popolazione dell'Austria (2017) ammontava a 8,75 milioni, seguita da Chongqing con 8,19 milioni, dai cefalofi azzurri con 7 milioni e da Wikipedia con 5,66 milioni.
    7. Le teste dei presidenti degli Stati Uniti scolpite nel Monte Rushmore sono alte 18 metri, seguite dalla Torre di Pisa con 57 metri, dal Big Ben con 96 metri e da Beachy Head con 162 metri.
    8. La miniera più profonda del mondo è profonda 3,9 km, seguita dalla mongolfiera con 6,61 km, dall'Everest con 8,85 km e dalla Fossa delle Marianne con 10,99 km.
    9. Il Lussemburgo ha 594.100 abitanti, seguito dall'Estonia con 1,252 milioni, dalla Striscia di Gaza con 1,795 milioni e dalla Giamaica con 2,78 milioni.
    10. Il confine tra Stati Uniti e Canada è lungo 8.890 km, seguito dal Nilo con 6.850 km, da Londra-New York con 5.580 km e da Cile/Argentina con 5.150 km.
    Ti starai domandando come se la sia cavata la sottoscritta alle prese con questi quesiti. Diciamo che non mi sono impegnata abbastanza, ecco perché ho totalizzato un punteggio di poco superiore a quello che avrei ottenuto se avessi risposto completamente a caso... ;-)

    venerdì 20 luglio 2018

    Grammar Nazi quando serve

    Poiché ho tendenzialmente l'indole da grammar Nazi, dedico il post di oggi ad alcuni errori di grammatica piuttosto comuni, e anche ad altri che invece errori non lo sono affatto, sebbene parecchia gente li consideri tali.
    A te dà fastidio che, ad esempio, ci si riferisca alla titolare del dicastero della Salute Giulia Grillo chiamandola "ministra"? In realtà si tratta di una forma femminile del tutto corretta; al riguardo segnalo una discussione riportata da Adotta anche tu un analfabeta funzionale.


    Questo articolo de Il Libraio si concentra su un diffuso "orrore" linguistico: scrivere "qual'è" con l'apostrofo. Se devo essere sincera, alla grammar Nazi che è in me questo non dà particolarmente fastidio: se la considerassimo un'elisione, ossia «la caduta della vocale finale, segnalata dall’apostrofo, prima di una parola che comincia per vocale», ci potrebbe anche stare. Il fatto è che si tratta di un troncamento, vale a dire «la caduta di una vocale o di una sillaba, alla fine di una parola, che avviene indipendentemente dal fatto che la parola seguente cominci per vocale o per consonante, e che di solito  – di solito – non vuole l’apostrofo»: ecco perché è sbagliato.
    Nella prima persona plurale del presente indicativo del verbo sognare (come pure disegnare, ecc.) ci va o no la i? Sì che ci va, come spiegato su GRAM-MODI:
    Sebbene la "i" non sia necessaria dal punto di vista fonetico, si ritiene generalmente preferibile la grafia "disegniamo" (come anche per "sogniamo", "regniamo", "segniamo", "designiamo" e per tutti gli altri verbi in "-gnare"), in quanto la desinenza verbale per la prima persona plurale del presente (indicativo o congiuntivo) è "-iamo". Da "lodare" abbiamo infatti "lodiamo". Tuttavia per alcuni verbi questa "i" è muta, come ad esempio in "cacciamo", "vegliamo" e "mangiamo", dove la "i" grafica modifica il suono delle consonanti che precedono. I verbi in "-gnare" mantengono la "i" per uniformità.
    Un altro post di GRAM-MODI dà ragione alla sottoscritta che, quando scrive "sé stessi", mette sempre l'accento (acuto) sulla e anche nei casi in cui la regola me ne dispenserebbe, ovvero quando non sono possibili ambiguità con la prima e la seconda persona singolare del congiuntivo imperfetto del verbo stare.
    Quando senti dire «Se io starei» ti si rizzano in modo automatico i peli delle braccia? Beh, questo articolo sottolinea che in taluni casi è del tutto corretto che dopo il "se" – questo sì, sempre senza accento – ci vada il condizionale anziché il congiuntivo.
    A proposito di congiuntivi, capita a fagiuolo l'"idea regalo" per l'estate suggerita da Morte del congiuntivo...


    Infine, da PlacidiAppunti, ecco la foto di un pannello a messaggio variabile dell'ANAS che ricorda il "leggendario" «Ragioniere, batti lei?» di Filini a Fantozzi.

    giovedì 19 luglio 2018

    Occhi che parlano

    Ieri sui social sono stati in tanti a voler condividere la foto qui sotto, che ritrae Josefa, la donna camerunense unica sopravvissuta al naufragio di un barcone di migranti al largo della Libia: il suo sguardo traumatizzato è oltremodo eloquente.


    Quegli occhi sgomenti hanno visto morire i compagni di traversata, tra i quali un bambino di età stimata fra i 3 e i 5 anni: un'immagine che definire straziante è dir poco.


    Non posso fare a meno di pensare che queste vite spezzate dovrebbe avercele almeno in parte sulla coscienza Matteo Salvini. Ma forse pretendo troppo da lui: se non sono bimbi bianchi e occidentali, come il piccolo americano morto di cancro al quale ha augurato buon viaggio, lui trova assai più arduo commuoversi, mi sa.
    Per risollevarci un po' il morale... ecco, tratta da Facebook, la foto di un'altra bimba che, a differenza dell'angioletto qui sopra, è stata portata in salvo e mostra un bellissimo sorriso contagioso; l'ha scattata la fotografa Bente Marei Stachowske.

    mercoledì 18 luglio 2018

    Divisioni eque

    Quest'oggi ti propongo un enigma classico ma piuttosto interessante. Trattasi in effetti della mia traduzione – con qualche piccolo adattamento, come i nomi Tizio, Caio e Sempronio al posto di A, B e C e gli euro al posto dei dollari – del post Fair Division Problem With A Surprising Answer (Problema della divisione equa con una risposta sorprendente) pubblicato l'altroieri da Presh Talwalkar nel suo blog Mind Your Decisions.
    Tizio, Caio e Sempronio danno una festa. Tizio porta 5 torte. Caio porta 3 torte. Sempronio porta 8 euro.
    Tizio, Caio e Sempronio credono nella condivisione. Dividono le torte in modo tale che tutti ne mangino la stessa quantità.
    Sempronio divide quindi gli 8 euro fra Tizio e Caio in modo equo. Quanto dovrebbe dare Sempronio a Tizio e a Caio?
    La risposta corretta sembra iniqua, ma in realtà si tratta dell'unico modo equo.
    Per leggerla, scorri la pagina un po' più in basso...










































    Poiché Tizio porta 5 torte e Caio porta 3 torte, molti pensano che la risposta sia 5 euro a Tizio e 3 euro a Caio.
    Ma in realtà la risposta corretta è 7 euro a Tizio e 1 euro a Caio.
    Perché mai? Dal momento che stiamo dividendo fra 3 persone, tagliamo ciascuna torta in 3 fette uguali. Ciò significa che:
    • Tizio porta 5 × 3 = 15 fette
    • Caio porta 3 × 3 = 9 fette
    Ora ci sono 24 fette in totale che vanno divise fra tre persone. Ciò significa che ciascuna persona mangia 8 fette.
    Possiamo farlo se:
    • Tizio si tiene 8 fette e dà 7 fette a Sempronio
    • Caio si tiene 8 fette e dà 1 fetta a Sempronio
    • Sempronio riceve 8 fette (7 da Tizio, 1 da Caio)
    Dal momento che Sempronio vuole dividere 8 euro per 8 fette, ciascuna fetta vale 1 euro.
    Perciò Sempronio deve dare 7 euro a Tizio e 1 euro a Caio.

    martedì 17 luglio 2018

    Immagini che dicono più di mille parole (?!)

    Nel post di oggi mi limito a condividere alcune immagini che ho raccolto vagando sui social con lo smartphone... un'attività che, a giudicare dai report forniti da App Usage, svolgo per molto più tempo di quanto sarebbe il caso! (In genere certi contenuti li pubblicavo "sfusi" sul mio tumblr, che ultimamente sto trascurando persino più del blog)
    Qualche piccola ma preziosa perla di saggezza...

    «Un consiglio da amico: "fare del tuo meglio" non significa ridurti al punto di un crollo mentale»
    «Hai un problema? Sì? Puoi farci qualcosa? [Qualunque siano le tue risposte] allora non preoccuparti»
    ... e poi un po' di immagini divertenti.

    «Qual è la differenza tra ignoranza ed apatia? Non lo so, non mi importa»
    Eccone infine una che riguarda i Mondiali di Calcio appena terminati, e che personalmente ho snobbato alla grande.

    lunedì 16 luglio 2018

    Fritto, mon amour

    Per cena questa sera ho preparato una delle mie specialità [renditi conto di come sto messa ai fornelli! ;-)]: panino con hamburger grigliato – o meglio un'italianissima svizzera – e sottilette, e contorno di patatine fritte rigorosamente in padella [la foto che apre il post non è mia ma l'ho presa dal web, comunque ci somigliavano abbastanza ;-)]. Per queste ultime non ho l'abitudine di usare le confezioni prefritte e surgelate: come al solito ho sbucciato e tagliato a bastoncini alcune patate rosse, le più adatte allo scopo.
    Indubbiamente non si è trattato di un pasto granché dietetico. Di recente mi è capitato di leggere questo articolo che decanta le doti della friggitrice ad aria, affermando che «la frittura non diviene tale grazie all’olio, bensì grazie alle alte temperature che l’olio raggiunge». Sarà... ma essendo abituata all'equazione "fritto=unto" non intendo acquistare una friggitrice ad aria senza prima aver testato con le mie personali papille gustative la bontà del suo output. ;-)
    P.S.: Un aspetto al quale non avevo mai dedicato la dovuta attenzione è questo: come si smaltisce l'olio di frittura esausto? Non lo si dovrebbe buttare nel lavandino come ho sempre fatto nonché visto fare... e adesso mi sento terribilmente a disagio, perché ho scoperto che «Anche la più piccola quantità di olio di frittura esausto può rendere l’acqua non potabile. Inoltre la presenza dell’olio esausto nell’acqua può recare gravi danni al funzionamento degli impianti di depurazione e a quelli per il pompaggio». Ebbene, bisognerebbe raccogliere l'olio di frittura usato per poi portarlo negli appositi raccoglitori comunali: ti invito a contattare il tuo Comune per maggiori informazioni.

    domenica 15 luglio 2018

    Chi arriverà per primo fra Tizio e Caio?

    Quest'oggi ti propongo la traduzione di un quesito pubblicato su un blog che ho cominciato a seguire da poco, Mind Your Decisions ossia "presta attenzione alle tue decisioni"; magari dal titolo non è chiaro che si occupa di enigmi logici e matematici, comunque ti assicuro che è davvero interessante. Complimenti al suo autore Presh Talwalkar! :-)
    Cosa è più veloce: correre per metà della distanza o per metà del tempo?
    Due fratelli, Tizio e Caio [i nomi che ho scelto non saranno un granché... ma sempre meglio rispetto agli originali, A e B! ;-) NdC], hanno la stessa identica velocità nella camminata e la stessa identica velocità nella corsa.
    Un giorno cominciano lo stesso tragitto verso lo stesso posto. Tizio cammina per metà della distanza e corre per il resto, mentre Caio cammina per metà del tempo e corre per l'altra metà del tempo.
    Quale fratello arriva per primo alla fine del tragitto?
    [C'è un video con la soluzione]
    Ci sono molti modi per risolvere il problema, e ne presenterò tre.
    Metodo 1: Deduzione logica
    Tizio corre per metà della distanza, quindi Tizio deve correre per meno della metà del tempo. Questo perché Tizio cammina anche per metà della distanza, e camminare per la stessa distanza richiede più tempo che correre.
    Poiché Caio corre per metà del tempo, Caio corre per più tempo e cammina per meno tempo rispetto a Tizio, quindi Caio sarà più veloce e completerà il tragitto per primo.
    Metodo 2: Utilizzare numeri concreti
    Il problema non specifica distanze o velocità, quindi possiamo fare ricorso alla "licenza poetica" per inventare i valori.
    Supponiamo che Tizio cammini per 500 chilometri [nel post originale si usano le miglia, e 1 miglio è pari a 1609 metri, NdC] e poi ne corra altri 500, solo per essere l'uomo che percorre 1000 chilometri per poi crollare davanti alla tua porta.
    Immagina che entrambi i fratelli camminino a una velocità di 5 chilometri all'ora e corrano a una velocità di 10 chilometri all'ora.
    Tizio completa il tragitto in un tempo totale di:
    500/5 + 500/10 = 100 + 50 = 150 ore
    Cosa dire di Caio? Dal momento che corre il doppio più veloce di quanto cammina, deve correre il doppio della distanza in modo che il tempo per cui cammina sia uguale al tempo per cui corre. Ciò significa che corre per 1000*2/3 chilometri e cammina per 1000/3 chilometri. Possiamo quindi calcolare il tempo totale che impiega:
    (1000/3)/5 + (1000*2/3)/10 = 200/3 + 200/3 = 133 + 1/3 ore
    Caio completa il tragitto in meno tempo.
    Metodo 3: Dimostrazione formale
    Supponiamo che la distanza sia pari a d unità, la velocità di cammino sia pari a w unità/ora, e la velocità di corsa sia pari a r unità/ora.
    Sarà utile calcolare la velocità media di ciascun fratello.
    Tizio impiega un tempo totale pari a:
    (d/2)/w + (d/2)/r = d(r + w)/(2rw)
    La velocità media è uguale alla distanza divisa per il tempo, che è quindi:
    Velocità media di Tizio = 2rw/(r + w)
    Questa è la media armonica delle velocità di cammino e di corsa.
    Caio corre per metà del tempo e cammina per metà del tempo, quindi la sua velocità media è la media aritmetica delle velocità:
    Velocità media di Caio = (r + w)/2
    Ora utilizziamo un fatto ben noto: per due numeri positivi distinti, la media aritmetica è maggiore della media armonica. Ecco dei link che lo dimostrano:
    Di conseguenza Caio ha una velocità media più grande (è più veloce), e completerà il tragitto per primo!
    [L'immagine che apre il post è tratta da questo articolo che risponde alla domanda «Correndo si bruciano più calorie che camminando?». SPOILER: a quanto pare la risposta è SÌ]

    sabato 14 luglio 2018

    Quando Tommaso Crociera stava con Nicoletta Bimbouomo


    Continuando in un certo senso il discorso di ieri sulle traduzioni... l'altro giorno su Facebook mi sono imbattuta nell'album I nomi delle star...in italiano pubblicato da the Ed Wooder, pagina Facebook dedicata al mondo del cinema. Vi sono raccolte le foto di 35 attori di Hollywood con i nomi tradotti in italiano. Sorvolando su quelli che suonerebbero relativamente normali...
    Eva Verde (Eva Green)
    Geremia Ferri (Jeremy Irons)
    Gioacchino Fenice (Joaquin Phoenix)
    Giuda Legge (Jude Law)
    Giulia Roberti (Julia Roberts)
    Guglielmo Fabbro (Will Smith)
    Michele G. Volpe (Michael J. Fox)
    Nicola Gabbia (Nicolas Cage)
    Tommaso Crociera (Tom Cruise)
    ... ce ne sono altri un tantino meno plausibili...
    Angelina Carina (Angelina Jolie)
    Gavino Pancetta (Kevin Bacon)
    Gerardo Maggiordomo (Gerard Butler)
    Giuditta Adottivo (Jodie Foster)
    Orlando Fioritura (Orlando Bloom)
    Tommaso Matasse (Tom Hanks)
    Vincenzo Gasolio (Vin Diesel)
    ... per poi passare a traduzioni brutalmente letterali!
    Alfredo Intoppoc***o (Alfred Hitchcock, ehm)
    Anna Viailcappello (Anne Hathaway)
    Benedetto Ingombranteinfornata (Benedict Cumberbatch)
    Cristiano Balladifieno (Christian Bale)
    Lorenzo Pescebruciato (Laurence Fishburne)
    Marco Prosciuttomalato (Mark Hamill, da ham ill)
    Olivia Cittànuovagiovanni (Olivia Newton-John)
    Roberto Macchinarossa (Robert Redford)
    Un capitolo a parte se lo meritano i cognomi contenenti la parola man, ossia uomo.
    Gerardo Vecchiouomo (Gary Oldman)
    Giovanni Buonuomo (John Goodman)
    Morgano Uomolibero (Morgan Freeman)
    Nicoletta Bimbouomo (Nicole Kidman)
    Paolo Nuovouomo (Paul Newman)
    Ugo Giacomouomo (Hugh Jackman)
    Concludo con le traduzioni rese possibili solo da "licenze poetiche".
    Bardo Fossaa (Brad Pitt, pit vuol dire fossa)
    Clinto Boscodellest (Clint Eastwood)
    Gavino Spazio (Kevin Spacey (?!))
    Giovannino Proffondo (Johnny Depp, deep significa profondo)
    Raiano Papera (Ryan Gosling, a dire il vero Raiano è un comune in provincia dell'Aquila, comunque scopro per l'occasione che sì, in effetti gosling vuol dire papero)
    P.S.: Prendo in prestito lo stesso disclaimer che accompagna l'album: «‼️ATTENZIONE PER GLI AMICI GRAMMAR NAZI‼️ Le immagini hanno puro scopo di divertimento, non si tratta di traduzioni letterali e non devono necessariamente avere un senso logico compiuto, ma sono volutamente storpiate e imprecise solo per far ridere».

    venerdì 13 luglio 2018

    Du iù spik ìnglish?

    Quando un bel po' di anni fa mi iscrissi alle scuole medie, ricordo perfettamente quanto ci rimasi male constatando che alla mia sezione fosse stato assegnato per sorteggio l'insegnamento della lingua francese. Sebbene fossi soltanto una ragazzina, ero già consapevole che l'inglese mi sarebbe potuto tornare assai più utile sia nel tempo libero sia in seguito, una volta diventata adulta, nel mondo del lavoro.
    Fallito il tentativo di farmi cambiare sezione, mi rassegnai all'inevitabile... e ti dirò, col tempo imparai ad amare un sacco l'idioma transalpino. Talmente tanto che, quando tre anni dopo iniziai il liceo ed ottenni di essere inserita in una classe caratterizzata dall'insegnamento di due lingue straniere, mi resi conto che l'inglese mi piaceva meno del francese. Oltretutto lo trovavo più ostico da imparare per chi non è madrelingua. Oh, nessuno può togliermi dalla testa che, se avessi cominciato a studiarlo tre anni prima, all'inizio delle medie e non delle superiori, l'avrei assimilato molto meglio: è noto che da bambini si recepiscono i concetti più disparati senza quasi accorgersene, e che le capacità di apprendimento diminuiscono man mano che cresce l'età.
    Oggi che sul lavoro mi è richiesta un'adeguata conoscenza dell'inglese sia scritto che parlato – dovrò darmi da fare per migliorare almeno le mie capacità di comprensione orale, che sono il mio tallone d'Achille – rimpiango ancora di più quell'infausto sorteggio. Non sono informata su come vadano le cose nella scuola di oggi, ma troverei doveroso che tutti gli alunni imparassero l'inglese fin dalle scuole elementari, e solo opzionalmente una seconda lingua straniera. Solo, mi domando: se "ai miei tempi" le cose fossero andate così, avrei mai imparato il francese? Forse no... e sarebbe stato un peccato, dai!
    P.S.: Questo articolo spiega come mai i giocatori della nazionale di calcio belga tra di loro non si parlino in francese né in fiammingo, nonostante siano quelle le lingue principali del Paese, bensì in inglese.

    giovedì 12 luglio 2018

    La ricorsione, questa sconosciuta

    Come forse dovrebbe sapere chiunque abbia un'infarinatura di informatica, «viene detto algoritmo ricorsivo un algoritmo espresso in termini di se stesso, ovvero in cui l'esecuzione dell'algoritmo su un insieme di dati comporta la semplificazione o suddivisione dell'insieme di dati e l'applicazione dello stesso algoritmo agli insiemi di dati semplificati» (da Wikipedia, che Jimbo Wales ce la conservi sempre). Tutta questa premessa per comunicare che di recente sono entrata a far parte del gruppo Facebook fan dei fan delle strutture ricorsive. Non ho ancora pubblicato nulla e neppure commentato, tutt'al più mi limito a mettere "mi piace"... comunque lo trovo una miniera di spunti sfiziosissimi che riguardano il concetto di ricorsione (recursion) a trecentosessanta gradi, secondo le accezioni più disparate.
    Per darti un'idea, ecco una selezione delle sole immagini pubblicate negli ultimi due giorni appena.


    Allora, non è venuta anche a te una gran voglia di iscriverti? ;-)

    mercoledì 11 luglio 2018

    L'attualità secondo @diodeglizilla

    Questa sera mi sento piuttosto provata... perciò mi limiterò a copincollare alcuni tweet recenti – tralasciando quelli con allegati link o immagini nonché gli innumerevoli retweet – pubblicati da @diodeglizilla che ritengo rappresentino con un acume notevole la situazione attuale nel nostro Paese.
    Per me dovrebbero tutti partecipare al #Pride, anche solo per egoismo, perché una società che non rispetta le minoranze prima o poi troverà il modo di inserire in una qualche minoranza anche te.
    “Vogliamo arginare il traffico di essere umani dall’Africa, questa indecente importazione di schiavi” = “Mi danno fastidio i neri che mi chiedono l’elemosina mentre faccio shopping in centro”
    Alla fine le regole del M5S sono semplici: dici una cosa vagamente sensata? Parli per te stesso. Spari una cazzata apocalittica da annali del ritardo cognitivo? Genio, santo subito, premier ad interim, il partito è coeso, e allora il PD.
    Io mi chiedo come sarà visto questo periodo fra 50 anni. Anche oggi ci sono alcuni, per fortuna pochi, che dicono “Quando c’era lui almeno i treni partivano in orario”. Forse i nostalgici diranno “Quando c’era Di Maio non dovevi preoccuparti di usare correttamente i congiuntivi”.
    Io non ci credo che c’è gente contenta di questo governo. Per me sono solo così orgogliosi che pur di non dire “ho fatto una cazzata” fingono di approvare il continuo inapprovabile.
    “L’ho votato perché è proprio l’uomo della strada, uno come noi, potrebbe essere il mio vicino di casa”. Ma chi cazzo vuole farsi governare dal mio vicino di casa?! Uno che non sa prendere le decisioni giuste alle assemblee condominiali, figuriamoci al governo.
    Io ve lo dico, vi fotte l’arroganza. L’idea che al governo “ci sia uno come voi” e che questo sia un bene anziché un disastro è figlia della tendenza a sopravvalutarsi. Siamo mediocri. C’è gente eccellente, ma sono pochi. E non ne fa parte Di Maio.
    Io dico solo basta con questa idea di merda del governo del popolo. Io voglio vedere delle élite che sono culturalmente e intellettualmente anni luce davanti a me prendere decisioni che manco capisco ma che fanno bene a me, all’Italia, all’economia, al mondo.
    Chiarisco: non sto parlando di una fantomatica entità astratta nota come “élite” scelta da Dio che si passa la carica per via ereditaria. Intendevo solo dire che magari le persone dovrebbero smetterla di votare in base a “mi dà fiducia perché mi ricorda proprio il mio macellaio”
    “Chiudiamo i porti” “BRAVISSIMI, È QUELLO CHE AVREI FATTO ANCHE IO!” Ma il fatto che dei politici attuino le stesse politiche che faresti tu che sei un elettrauto non ti fa sorgere un minimo il sospetto che siano, magari, delle puttanate? Chiedo.
    Raga, rispetto per la morte, ma fino a ieri pomeriggio dicevamo “film di Vanzina” per dire “film di merda” e oggi vedo girare tweet per cui sembra che nel cinema italiano Carlo Vanzina fosse secondo solo a Fellini. Dai, su.
    Sintetizzando le ultime 48 ore di Twitte: “Se riesci ad arrivare a fine mese e non vivi sotto un ponte devi anche desiderare che dei bambini muoiano affogati in mare altrimenti verrai definito ‘radical chic’ che non sappiamo bene cosa significhi ma l’ha detto la Meloni”.
    Ok.
    MA PERCHÉ, ERA MEGLIO IL PD?!
    Sì, minchia, e pure tipo un milione di volte. Era meno peggio persino Berlusconi.
    P.S.: Non ho potuto fare a meno di notare che nel suo caso – ma non sempre è così, anzi – il raddoppio del numero di caratteri disponibili per ciascun tweet da 140 a 280 è stato decisamente un bene...

    martedì 10 luglio 2018

    Welcome #CR7!

    E così, è ufficiale: la "mia" Juventus ha acquistato dal Real Madrid Cristiano Ronaldo, uno dei calciatori più forti del mondo nonché cinque volte Pallone d'Oro, per una cifra da capogiro (è il mercato, bellezza). Quando l'altro giorno ho saputo della trattativa in corso, confesso di non aver fatto i salti di gioia: sorvolando sulle prodezze che ci si può aspettare da lui soprattutto in Champions League – nel campionato di Serie A ce la stavamo cavando piuttosto bene anche senza il suo contributo ;-) – riguardo al fuoriclasse portoghese mi ero fatta l'idea di una persona tutt'altro che simpatica, basandomi sull'immagine veicolata dai media. Ma questo video mi ha convinta a rivalutarlo parecchio... anche sul piano umano, non soltanto economico!


    E ovviamente da questo anagramma non posso far altro che dissociarmi... pur reputandolo assolutamente geniale. ;-)


    Per un campione che arriva, un altro se ne va: il portiere Gianluigi Buffon, dopo ben diciassette stagioni di militanza bianconera, è passato al Paris Saint-Germain, dove probabilmente concluderà la sua straordinaria carriera agonistica. Eccolo in questa foto assieme all'altro italiano (anzi abruzzese) che milita nella compagine transalpina, Marco Verratti. Non sembrano un papà col suo figliolo? ;-)