lunedì 31 agosto 2020

Niente più assembramenti alla Mecca

Quest'oggi ti propongo la traduzione di un articolo scritto da Neal Freyman per Morning Brew e pubblicato un mese fa. Mi hanno colpita in particolare le due foto che lo corredano.

Lo Hajj sembra molto diverso quest'anno

I pellegrini musulmani si affollano intorno alla Kaʿba, il luogo più sacro dell'Islam, nel 2016. Stanno partecipando allo Hajj, un pellegrinaggio annuale di milioni di musulmani alla Mecca, in Arabia Saudita, e uno dei più grandi raduni religiosi del mondo.
Adesso è così...
Questa settimana intorno alla Kaʿba si sono affollati molti meno pellegrini. L'Arabia Saudita non permette a nessun forestiero di entrare nel regno per lo Hajj quest'anno a causa della pandemia, e coloro che partecipano sono soggetti a severe restrizioni.
È qui che entra in gioco l'alta tecnologia. Ai pellegrini sono stati dati dei braccialetti per misurare i loro movimenti all'ingresso della Mecca, e saranno soggetti a numerosi termoscanner per il monitoraggio della temperatura.

giovedì 27 agosto 2020

Cosa vuol dire essere adulti

L'altro giorno una mia "facciamica", impegnata a pulire la casa al mare prima di ripartire per tornare in città, ha suggerito che questa potesse essere una sorta di metafora dell'età adulta.
Mi sono limitata a sorridere tra me e me, evitando di commentare «A me me pare 'na str***ata». ;-) Ma al tempo stesso ho cominciato a riflettere: che cosa significa davvero essere adulti? E soprattutto io lo sono/mi sento tale?
Secondo il Dizionario Sabatini Coletti l'aggettivo adulto ha due accezioni:
  • Di essere umano che ha concluso la crescita (sin. grande)
  • fig. Che esprime compiutamente le potenzialità della persona (sin. maturo)
La prima cosa che mi viene in mente? Vediamo... essere adulti significa possedere o sapersi procurare le risorse psicologiche, emotive e laddove necessario materiali per affrontare e per quanto possibile superare le situazioni che la vita ci pone di fronte, senza tirarci indietro.
Quando nel settembre di quattro anni fa sono venuta a vivere con il mio amore – una decisione che probabilmente se le condizioni di salute di mia mamma fossero state peggiori di com'erano all'epoca non avrei avuto il coraggio di prendere – è stato il passo più lungo che credo di aver mai compiuto in tutta la mia vita... però non più lungo della gamba, non sarebbe stato da me! ;-) Dopo un bel po' di tempo è arrivato anche un buon lavoro, migliore di quanto avrei mai potuto sperare. A coronare tutto questo, all'inizio di questo 2020 io e il mio lui abbiamo iniziato a darci da fare per regolarizzare la nostra posizione reciproca dinanzi allo Stato – in una parola, sposarci ;-) – ma poi il maledetto COVID-19 ci ha messo lo zampino mandando tutto all'aria, almeno per il momento. A giugno mamma ci ha lasciato, così non solo non avrò la gioia di vederla assistere al mio matrimonio – a causa del peggiorare delle sue condizioni di salute, avevo rinunciato già da un po' all'idea che potesse partecipare alla cerimonia – ma nemmeno quella di darle la soddisfazione di sapermi ufficialmente "sistemata": so quanto ci tenesse.
(Il sogno di essere accompagnata all'altare da papà è sfumato ormai più di cinque anni fa, e oramai si può dire che ci ho fatto il callo, anche se non del tutto)
Parlavamo dell'età adulta. I miei genitori mi hanno sempre trattata come la "piccola di casa", quasi avessero timore di rendermi troppo indipendente. Io in questa situazione per un po' mi ci sono crogiolata, finché non ho deciso di spiccare pian piano il volo. Ma delle premure un tantino eccessive che ho ricevuto durante l'infanzia e l'adolescenza pago il pegno ancor oggi: quante volte vorrei chiamare papà e mamma – soprattutto lei, anche perché la sua perdita è molto più recente, e nonostante i 600 km di distanza la chiamavo tutti i santi giorni dopo cena, cascasse il mondo – per avere un consiglio, chiedere spiegazioni su qualcosa, farmi raccontare frammenti del passato della nostra famiglia, commentare le notizie del giorno... o anche solo semplicemente per sentire la loro voce?! Se non avessi l'enorme fortuna di avere accanto un uomo che mi ama e mi sostiene in tutti i modi, sinceramente non so proprio come avrei fatto a non crollare. E questo pensiero mi inquieta abbastanza.
Mi rendo conto che questo può sembrare uno sfogo abbastanza sconclusionato, e a rileggerlo domani mi metterò le mani nei capelli... ma è così che mi sento adesso.

mercoledì 26 agosto 2020

Un'estate tormentata

In quest'estate così anomala, pure i tormentoni musicali sono sottotono; ne scelgo giusto uno, Karaoke di Boomdabash e Alessandra Amoroso...



... perché si è guadagnato il maggior numero di parodie sui canali YouTube ai quali sono iscritta: i 4 Santi, la Rimbamband e È UNA VITACCIA.
Una veloce menzione per Ciclone di Elodie featuring un sacco di gente (a cura dei lanciatissimi Takagi & Ketra), Non mi basta più di Baby K con nientepopodimenoché special guest Chiara Ferragni, e La isla di Giusy Ferreri ed Elettra Lamborghini (un'accoppiata più irritante sarebbe stato difficile azzeccarla).
Ma le mie preferite sono Un'altra estate di Diodato e, abbastanza sorprendentemente per chi conosce i miei gusti, Bam Bam Twist di Achille Lauro.

martedì 25 agosto 2020

Dolcemente complicate

Io i memi basati sugli stereotipi riguardanti le donne posso condividerli con la massima nonchalance, perché non mi ci riconosco affatto (vabbè, forse giusto un pochino ;-) ). Tipo questo che parte dall'ipotesi che al posto dell'astronauta Jack Swigert ci fosse stata una donna!


La verità è che, se solo gli uomini ci dessero retta, certe incomprensioni sarebbero assai più rare...

Le donne sono così difficili da comprendere
Beh, in realtà vogliamo soltant...
Creature così complesse
Se solo ascoltas...
Così misteriose
[Ops, mi è scappato un altro stereotipo complementare all'altro]

lunedì 24 agosto 2020

Barometri low-cost

Se non ci si può permettere una stazione meteo hi-tech, ci si può arrangiare con un po' d'ingegno e una buona dose di sagacia utilizzando una semplice corda...


... oppure una pietra.

PIETRA DELLE PREVISIONI DEL TEMPO DI JOHN
Pietra bagnata: piove
Pietra asciutta: non piove
Ombra al suolo: c'è il sole
Sopra c'è del bianco: nevica
Non si riesce a vedere la pietra: c'è nebbia
Pietra che oscilla: c'è vento
Pietra che sobbalza su e giù: terremoto
Pietra sparita: tornado

domenica 23 agosto 2020

Il dolore di chi resta

Mentre riflettevo sul dolore per la perdita di mia madre che non accenna a scemare, o perlomeno lo fa ma con esasperante lentezza – mentre lei, comunque sia fatto l'aldilà, me la immagino in pace e del tutto incurante delle cose terrene – mi è tornata in mente una battuta graffiante e "giusto un pochino" politicamente scorretta, espressa dal comico britannico Ricky Gervais sotto forma di tweet.

Quando sei morto, non sai di essere morto. È doloroso e difficile soltanto per gli altri. Lo stesso vale quando sei stupido.
Il fatto che mi metta a pubblicare battute del genere vuol dire forse che lo sto superando, questo dolore? Per niente: semmai è piuttosto un tentativo di esorcizzarlo, di allontanarlo pur sapendo che tornerà inesorabile ad assalirmi nel momento più inaspettato. Oggi sono trascorsi due mesi esatti da quando, angosciati da quello che avevamo sentito al telefono, io e il mio compagno abbiamo raccolto in fretta e furia quattro cose e ci siamo messi in macchina per Pescara, ma durante il viaggio siamo stati raggiunti dalla notizia che era ormai troppo tardi; ora del decesso 0:35 del 24 giugno, recita gelida e implacabile la cartella clinica che ho voluto farmi rilasciare. E il pensiero delle cose non dette, dei sempre troppo pochi gesti d'affetto dati e ricevuti, mi perseguita.

venerdì 21 agosto 2020

Capolavori "a scrocco"

Durante il lockdown hai fatto fuori tutti i libri che giacevano nella tua libreria in attesa del tuo tempo e della tua attenzione, e adesso che – siano o meno terminate le tue ferie – magari hai un po' più di tempo libero da dedicare alla lettura, sei a corto di idee, e magari pure di soldi? Allora ti consiglio la sezione dei libri gratuiti del Kindle Store: per poterli leggere non è necessario possedere un e-reader Kindle, ma è sufficiente l'apposita app. L'elenco dei testi disponibili non è lunghissimo, ma comprende classiconi del calibro di – per citare i primi che mi cascano all'occhio – Canti di Giacomo Leopardi e Ultime lettere di Iacopo Ortis di Ugo Foscolo. Buona lettura! :-)
[Io qualche libro per le vacanze me l'ero portato, ma l'eccesso di sonno arretrato, e non ancora del tutto smaltito, mi ha impedito ahimè di dedicarmici. Mi auguro di riprendermi, davvero...]

giovedì 20 agosto 2020

Si vede che Hitler era incurabile...

Nell'epoca dei social va particolarmente di moda condividere dotte citazioni, talvolta attribuite in modo errato, magari accompagnate da un'immagine che con la citazione in questione c'entra come il cavolo a merenda ma ha il solo scopo di attirare più attenzione possibile.
Un caso a parte è rappresentato dalla frase
Il fascismo si cura leggendo, il razzismo si cura viaggiando.
attribuita a Miguel de Unamuno. Ebbene, sempre sui social ho trovato un'immagine che smonta in un colpo solo entrambi gli assunti della citazione: una foto di Hitler che legge chissà che cosa durante un viaggio in treno.


Ora ciò non toglie che leggere sia mediamente un'ottima abitudine – anche se dipende parecchio da quello che si legge ;-) – ma personalmente in questo esempio ci vedo un invito a contestualizzare e a non prendere per oro colato qualunque "perla di saggezza"... :-)

mercoledì 19 agosto 2020

Vecchie volpi

Quest'oggi condivido due memi che ho trovato su Facebook, e che sono accomunati dalla furbizia e dalla presenza di spirito di cui possono dar prova certi anziani, alla faccia di tutti coloro che si illudono di poterli abbindolare facilmente (il che non è poi così infrequente, ahimè).

Un vecchio vende angurie. Il suo listino prezzi dice: 1 per 3 dollari, 3 per 10 dollari. Un giovane si ferma e chiede di comprare un'anguria. «Sarebbero 3 dollari», dice il vecchio. Il giovane poi ne compra un'altra, e un'altra ancora, pagando 3 dollari per ciascuna. Mentre il giovane si allontana, si volta, sorride e dice: «Ehi vecchio, ti rendi conto che ho appena comprato tre angurie per soli 9 dollari? Forse non sei così portato per gli affari». Il vecchio sorride e borbotta tra sé e sé: «La gente è buffa. Ogni volta comprano tre angurie invece di una, eppure continuano a cercare di insegnarmi come si fanno affari...».
So che non avrei dovuto farlo, ma ho 83 anni e stamattina ero nel drive-through di McDonald's e la giovane donna dietro di me ha suonato il clacson e ha iniziato a brontolare qualcosa perché ci stavo mettendo troppo a ordinare. Quindi quando sono arrivato alla prima finestra ho pagato il suo ordine insieme al mio. Il cassiere deve averle detto quello che avevo fatto, perché mentre andavamo avanti si è sporta dal finestrino e mi ha fatto un cenno con la mano e ha detto «Grazie», ovviamente imbarazzata per il fatto che avessi ripagato la sua maleducazione con una gentilezza. Quando sono arrivato alla seconda finestra ho mostrato entrambe le ricevute e ho preso anche il suo cibo. Adesso lei deve tornare in fondo alla coda e ricominciare tutto da capo.
Non suonare il clacson alle persone anziane, sono al mondo da un sacco di tempo.

lunedì 17 agosto 2020

Normalità relativa

Quest'oggi ti propongo la vignetta pubblicata da John Atkinson nel suo blog Wrong Hands una decina di giorni fa, perché ci ho trovato un interessante spunto di riflessione. Così come cose un tempo considerate del tutto normali oggi ci sembrano assurde, allo stesso modo quello che oggi viene comunemente accettato potrebbe essere visto in modo molto diverso in un futuro più o meno lontano.

La vecchia normalità
(come far sembrare la nuova normalità un po' meno strana)
1000 a.C.: era normale radersi le sopracciglia quando moriva il proprio gatto.
500 a.C.: era normale pulirsi il didietro con ciottoli e cocci di terracotta.
12esimo secolo: era normale credere che nei cavoletti di Bruxelles vivessero spiriti maligni.
14esimo secolo: era normale avere scarpe lunghe fino a due piedi [circa 60 cm, NdC].
19esimo secolo: era normale fare gioielli con i capelli di persone morte.
20esimo secolo: era normale che medici e infermieri fumassero negli ospedali.

domenica 16 agosto 2020

Ah, les femmes!

Quest'oggi condivido alcuni memi tratti dalle pagine in lingua francese che seguo su Facebook. I primi due mi hanno fatto sorridere, anche se in quanto donna mi ci riconosco ben poco... ;-)

Il linguaggio delle donne
Forse = No
Abbiamo bisogno di = Io voglio
Mi dispiace = Te ne pentirai
Dobbiamo parlare = Stai per passare un brutto quarto d'ora
Continua = Faresti meglio a smetterla
Fai quello che vuoi = Me la pagherai
Non sono arrabbiata = Certo che lo sono, idiota!
L'Amore è guardare insieme nella stessa direzione e vedere che non è la direzione giusta perché te l'avevo detto io che non era da lì che dovevamo passare, ma come al solito tu non mi ascolti mai, ci siamo persi, ecco, bravo
[che prende vagamente spunto da un celebre aforisma di Antoine de Saint-Exupéry]
... mentre il terzo mi ricorda troppo la mia infanzia!

Sono cresciuto con 1 televisore e solo 6 canali. I miei figli ne hanno 300, hanno anche Netflix, YouTube, videogiochi e mi dicono che si annoiano
[Nel mio caso i canali erano le tre reti Rai, Canale 5, Italia 1 e Rete 4]

venerdì 14 agosto 2020

Aspettando un giorno migliore

Rieccomi qua a scrivere dopo qualche giorno di pausa. Oggi è già una settimana che sono in ferie; in teoria avrei dovuto avere più tempo libero del solito, ma in realtà ho avuto un sacco di cose da fare... e soltanto adesso riesco a tirare un po' il fiato.
Quest'oggi parliamo di vita notturna. Se dipendesse da me le discoteche sarebbero state le ultime attività a riaprire dopo il lockdown, perché in un contesto del genere evitare gli assembramenti e rispettare le norme anti-COVID è praticamente impossibile: inutile che poi stiamo a farci tante seghe mentali sul distanziamento tra gli alunni nelle scuole quando riapriranno – speriamo, a questo punto – a settembre. (Ad essere sincera, se fosse dipeso da me le discoteche avrebbero potuto evitare di riaprirle del tutto: non ci andavo volentieri neanche quando avevo l'età "giusta" per farlo, figuriamoci. Ma di certo non ho la pretesa che il mondo si adatti ai miei gusti: so bene che milioni di giovani adorano divertirsi andando a ballare – e a sballarsi, ahimè – e mi rendo pure conto che bloccare quel settore economico significherebbe condannare alla fame quelli che ci lavorano e le loro famiglie).
Ciò premesso, vorrei mettere a confronto quanto dichiarato dal celebre dj francese Bob Sinclar in un'intervista a Repubblica...
Il distanziamento sociale è l’opposto di quello che significa stare insieme. La regola è “goditi l’attimo”. Non ho un consiglio migliore. [...] Il nostro umore è al minimo, non è il momento giusto per togliere alla gente la libertà di ballare.
... con un post del suo collega italiano Gigi D'Agostino.


(Ecco qui le cose che aveva scritto a marzo)
Che dire, chapeau a Gigi Dag... del quale peraltro, anche se la musica dance non è assolutamente il mio genere, adoro da tempi non sospetti la stupenda L'Amour Toujours.

giovedì 6 agosto 2020

La risposta definitiva

Visto che la gente si ostina ad usare le mascherine in modo non convenzionale, per usare un eufemismo...


(in base alla mia esperienza il "naso in fuorigioco" va per la maggiore, ma anche il "doppio mento" si difende bene; aggiungerei la "gomitiera")
... oggi condivido la risposta ad uno degli innumerevoli pretesti addotti dai no-mask, perché mi sembra particolarmente efficace!


Se indossi la mascherina, che t'importa se io non lo faccio? La tua mascherina funziona, giusto?
Se sei sobrio, perché dovresti preoccuparti se io guidassi ubriaco? La tua cintura di sicurezza e gli airbag funzionano, giusto?

mercoledì 5 agosto 2020

Strade antiche, stile moderno

Sasha Trubetskoy, che si autodefinisce "geography and data nerd", ha dato vita a un progetto chiamato Roman roads diagrams (schemi delle strade romane). Tale progetto consiste in una serie di mappe guidate da un'idea non convenzionale: e se rappresentassimo la famosa rete stradale dell'Antica Roma nello stile di una moderna mappa del trasporto pubblico?
Finora Sasha ha realizzato cinque schemi: Impero, Gran Bretagna, Italia, Iberia, Gallia.
Ecco quello che indubbiamente ci riguarda di più, Roman Roads of Italy (strade romane d'Italia), e che ha richiesto a Sasha quasi un anno di lavoro.


[Se clicchi sull'immagine puoi ingrandirla un po', ma per vederla più in dettaglio ti consiglio di andare direttamente alla fonte]

martedì 4 agosto 2020

Sfere che girano

Quest'oggi ti propongo due video pubblicati su APOD nel mese di luglio che hanno in comune un colossale giramento di sfere... ;-)
Il primo, pubblicato il 1° luglio, s'intitola Our Rotating Earth (La nostra Terra rotante).


Ecco la traduzione della relativa spiegazione.
Il tuo mondo si è mai girato sottosopra? Succederebbe ogni giorno se rimanessi fissato alle stelle. La maggior parte dei video in time-lapse del cielo notturno mostra le stelle e il cielo che si muovono sopra una Terra immobile. Qui, invece, la fotocamera è stata costretta a ruotare in modo che le stelle rimangano fisse e la Terra ruoti attorno ad esse. Il filmato, nel quale ogni ora è compressa in un secondo, dimostra marcatamente la rotazione quotidiana della Terra, chiamata moto diurno. Il video comincia mostrando un campo aperto in Namibia, in Africa, in una giornata limpida, l'anno scorso. Le ombre si spostano mentre la Terra gira, l'ombra della Terra si alza nel cielo, la Cintura di Venere appare momentaneamente, e poi il giorno si trasforma in notte. La maestosa banda della nostra Via Lattea si estende attraverso il cielo notturno, mentre i satelliti che riflettono la luce del sole, in orbita attorno alla Terra, sfrecciano. Nel cielo notturno puoi persino individuare la Grande e la Piccola Nube di Magellano. Il video mostra un cielo visibile dall'emisfero australe della Terra, ma un video simile potrebbe essere realizzato per ogni latitudine media sul nostro pianeta azzurro.
Il secondo, pubblicato il 19 luglio, s'intitola Rotating Moon from LRO (Luna rotante dal LRO).


Ed ecco la traduzione della relativa spiegazione.
Nessuno, al momento, vede la Luna ruotare in questo modo. Questo perché la luna della Terra ruota in maniera sincrona con la Terra, mostrandoci solo un lato. Data la moderna tecnologia digitale, tuttavia, combinata con molte immagini dettagliate restituite dal Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO), è stato composto un filmato virtuale della rotazione lunare ad alta risoluzione. Il video in time-lapse proposto comincia con la visualizzazione standard della Luna dalla Terra. Rapidamente, tuttavia, il Mare Orientale, un grande cratere con un centro scuro che è difficile da vedere dalla Terra, ruota in vista proprio sotto l'equatore. Da un intero mese lunare condensato in 24 secondi, il video mostra chiaramente che il lato terrestre della Luna contiene un'abbondanza di oscuri maria lunari, mentre il lato lontano della Luna è dominato da luminosi altipiani lunari. Attualmente sono in fase di sviluppo attivo da parte di otto paesi diversi oltre 19 nuove missioni sulla Luna, la maggior parte delle quali prevede date di lancio nei prossimi tre anni.

lunedì 3 agosto 2020

Sempre le solite notizie


L'ultima vignetta pubblicata da John Atkinson su Wrong Hands l'ho trovata talmente veritiera – soprattutto nella parte iniziale – da volerne riportare qui di seguito la traduzione...
Titoli generici
Il governo ha detto che avrebbe fatto qualcosa, poi non l'ha fatto.
L'economia, qualcosa, qualcosa, qualcosa, sei ancora povero.
Le nazioni continuano a scontrarsi su questioni sociopolitiche che non capisci completamente.
Alcune persone infelici per una cosa. Altre felici.
Personaggio famoso nega cose.
Squadra locale sfidata da squadra fuori città.
Il tempo che farà per tutto il giorno domani.

domenica 2 agosto 2020

Una lacrima strappa-storie

Quest'oggi condivido la traduzione di un post pubblicato su Facebook che mi ha fatto sorridere... anche se in effetti sul finale dell'aneddoto non c'è proprio nulla da ridere, ma voglio sperare che sia tutto inventato!

Nel 1986 Peter Davies era in vacanza in Kenya dopo essersi laureato alla Louisiana State University.
Durante un'escursione attraverso la foresta, si imbatté in un giovane elefante maschio in piedi con una zampa sollevata in aria. L'elefante sembrava sofferente, così Peter gli si avvicinò con molta attenzione. Si mise in ginocchio, ispezionò la zampa dell'elefante e vi trovò un grosso pezzo di legno conficcato in profondità. Il più attentamente e delicatamente possibile, Peter estrasse il legno con il suo coltello, dopodiché l'elefante posò con cautela la zampa.
L'elefante si voltò verso l'uomo e, con un'espressione piuttosto strana sul muso, lo fissò per diversi momenti di tensione. Peter rimase impietrito, pensando a nient'altro che ad essere calpestato. Alla fine l'elefante barrì forte, si voltò e se ne andò. Peter non dimenticò mai quell'elefante o gli eventi di quel giorno.
Vent'anni dopo Peter camminava attraverso lo zoo di Chicago con suo figlio adolescente. Quando si avvicinarono al recinto degli elefanti, una delle creature si girò e si avvicinò al punto in cui si trovavano Peter e suo figlio Cameron. Il grande elefante maschio fissò Peter, sollevò la zampa anteriore da terra, poi la rimise giù. L'elefante fece questo diverse volte, dopodiché barrì forte, fissando per tutto il tempo l'uomo.
Ricordando l'incontro del 1986, Peter non poté fare a meno di chiedersi se questo fosse lo stesso elefante. Peter fece appello a tutto il suo coraggio, scavalcò la ringhiera e si fece strada nel recinto. Si avvicinò all'elefante e ricambiò meravigliato il suo sguardo. L'elefante barrì di nuovo, avvolse la proboscide attorno a una delle gambe di Peter e lo sbatté contro la ringhiera, uccidendolo sul colpo.
Probabilmente non era lo stesso f***uto elefante.
Questo è per tutti coloro che mi mandano quelle toccanti storie di str***ate. Vaff***ulo.
P.S.: Personalmente a me le "catene" basate su storie strappalacrime, anche se palesemente finte, non danno alcun fastidio, purché riesca a coglierne l'aspetto edificante.

sabato 1 agosto 2020

Non ci fermeremo

Quest'oggi condivido un paio di video con almeno due cose in comune: lo sport e il riferimento alla pandemia.
Il primo è uno spot di Nike notevole sia per qualità realizzativa che per il messaggio veicolato...

Non siamo mai soli
e questa è la nostra forza.
Perché quando dubiteranno di noi, noi resteremo uniti.
Quando proveranno a fermarci, andremo ancora più lontano e con più forza.
Se non ci prenderanno sul serio, dimostreremo che si sbagliano.
E se non saremo adatti allo sport, cambieremo lo sport.
Sappiamo che non sarà sempre semplice.
Gli eventi sportivi in tutto il mondo sono posticipati o annullati.
Ma qualunque cosa accadrà, troveremo il modo di affrontarla.
E davanti alle ingiustizie,
ci batteremo per il cambiamento.
Abbiamo la responsabilità di rendere questo mondo un posto migliore.
E non importa quanto sarà dura,
noi ne usciremo sempre più forti.
Perché nulla può fermare quello che noi possiamo fare insieme.
... e il secondo, sponsorizzato da Barilla (non proprio la mia marca di pastasciutta preferita, ma vabbè), vede protagonista il tennista Roger Federer, un campione sia dentro sia fuori dal campo, che realizza il sogno di due sue giovanissime tifose di Finale Ligure.