sabato 19 dicembre 2020

Non solo a San Lorenzo

Quest'oggi condivido l'Astronomy Picture of the Day pubblicata ieri con il titolo Gemini's Meteors (meteore dei Gemelli). La pubblico perché la trovo intrinsecamente davvero notevole sia dal punto di vista astronomico sia da quello paesaggistico – complimenti al fotografo Stefano Pellegrini – e non certo perché c'entra il "mio" segno zodiacale (dal momento che, com'è noto, all'influsso che corpi celesti distanti chissà quanti anni luce possono avere sul destino delle persone ci credo tanto quanto credo al fatto che la Terra sia piatta ;-) ).

Ed ecco la traduzione della relativa spiegazione.

Scattate nell'arco di un'ora poco dopo la mezzanotte locale del 13 dicembre, sono state utilizzate 35 esposizioni per creare questa cartolina dalla Terra. La scena notturna composita comprende cieli bui sopra le Dolomiti innevate durante l'annuale sciame meteorico delle Geminidi. Sirio, la stella alfa della costellazione del Cane Maggiore nonché la stella più luminosa del cielo notturno, è sfiorata dalla scia di una meteora sulla destra. L'Ammasso stellare del Presepe, noto anche come M44 o Ammasso Alveare, contiene esso stesso circa mille stelle ma appare come una macchia di luce molto al di sopra delle vette alpine meridionali vicino alla parte superiore. Il radiante dello sciame meteorico è però al di sopra della parte superiore dell'inquadratura, vicino a Castore e Polluce, le stelle gemelle della costellazione dei Gemelli. L'effetto radiante è dovuto alla prospettiva poiché le tracce parallele dei meteoriti sembrano convergere in lontananza. Mentre la Terra percorre la scia di polvere dell'asteroide 3200 Phaethon, la polvere che crea le meteore dei Gemelli entra nell'atmosfera terrestre viaggiando a circa 22 chilometri al secondo.

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