venerdì 25 dicembre 2020

Classici natalizi... moderni

Nei giorni scorsi mi sono imbattuta nel video del comico, attore e musicista australiano Tim Minchin mentre canta il brano White Wine in the Sun, scritto nel 2009 poco dopo la nascita di sua figlia. Ogni anno tutti i proventi della vendita di (qualsiasi versione di) questa canzone nei mesi di novembre, dicembre e gennaio vanno a un'organizzazione che sostiene bambini e/o adulti con disturbi dello spettro autistico.

Ecco la traduzione del testo.

Mi piace molto il Natale
È sentimentale, lo so, ma mi piace davvero
Non sono affatto religioso
Preferirei spezzare il pane con Dawkins piuttosto che con Desmond Tutu, ad essere onesti
E sì, ho tutte le solite obiezioni al consumismo
La commercializzazione di un'antica religione
E l'occidentalizzazione di un palestinese morto
Per favorire la vendita di Playstation e birre
Ma mi piace ancora molto
Non vedo l'ora che arrivi Natale
Anche se non mi aspetto una visita da parte di Gesù
[All'epoca Minchin non poteva di certo prevedere le attuali restrizioni per il COVID, NdC]
Vedrò mio papà
Mio fratello e le mie sorelle, mia nonna e mia mamma
Berranno vino bianco al sole
Vedrò mio papà
Mio fratello e le mie sorelle, mia nonna e mia mamma
Berranno vino bianco al sole
Non apprezzo la saggezza antica
Non credo che solo perché le idee sono tenaci voglia dire che sono degne
Le chiese mi mandano fuori di testa
Alcuni degli inni che cantano hanno accordi carini ma i testi sono discutibili
E sì, ho tutte le solite obiezioni alla cattiva educazione
Di bambini a cui in istituti esentasse viene insegnato a esternalizzare la colpa
E a provare vergogna e a giudicare le cose come semplicemente giuste o sbagliate
Ma mi piacciono molto le canzoni
Non mi aspetto grandi regali
La vecchia combinazione di calzini, mutande e cioccolato mi sta bene
Perché vedrò mio papà
Mio fratello e le mie sorelle, mia nonna e mia mamma
Berranno vino bianco al sole
Vedrò mio papà
Mio fratello e le mie sorelle, mia nonna e mia mamma
Berranno vino bianco al sole
E tu, bambina mia
Mia figlia neonata con il jet lag
Passerai di mano in mano in giro per la stanza
Come un cucciolo in una scuola elementare
E tu non capirai
Ma un giorno imparerai
Che ovunque tu sia e qualunque cosa affronterai
Queste sono le persone che ti faranno sentire al sicuro in questo mondo
La mia dolce ragazza dagli occhi azzurri
E se, bambina mia
Quando avrai ventuno o trentuno anni
E arriverà il Natale
E ti ritroverai a novemila miglia da casa
Saprai cosa mai succederà
I tuoi fratelli e sorelle, io e tua mamma
Ti aspetteremo al sole
Ogni volta che arriverà
I tuoi fratelli e sorelle, le tue zie e i tuoi zii
I tuoi nonni, i cugini, io e tua mamma
Ti aspetteremo al sole
Bevendo vino bianco al sole
Tesoro quando arriverà il Natale
Ti aspetteremo al sole
Bevendo vino bianco al sole
Aspettandoti al sole
Aspettandoti
Aspettando
Mi piace molto il Natale
È sentimentale, lo so
Minchin ha descritto l'esperienza come «la più emozionante della mia carriera di autore di canzoni. La strofa iniziale e la struttura del ritornello giustappongono lo scetticismo della religione con l'amore per la famiglia, e l'ascoltatore pensa di avere la misura della canzone. Ma poi si mette una bimba piccola come ascoltatrice, e si comincia a parlarle direttamente. Piuttosto manipolativo, davvero».

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