lunedì 17 febbraio 2020

Un "selfie" epocale

Il 14 febbraio scorso non si festeggiava solamente San Valentino, ma anche il trentesimo anniversario del «primo vero selfie globale della storia», per prendere a prestito la definizione di una mia "facciamica". Mi riferisco al Pale Blue Dot, la fotografia del "pallido puntino azzurro" alla quale dedicai già un post tempo fa. Astronomy Picture of the Day non poteva trascurare la ricorrenza, che infatti ha celebrato pubblicando il celeberrimo scatto proprio venerdì scorso.


Ecco la traduzione della relativa spiegazione.
Il giorno di San Valentino del 1990, viaggiando a quattro miliardi di miglia dal Sole, la sonda spaziale Voyager 1 guardò indietro un'ultima volta per realizzare il primo ritratto di famiglia del Sistema Solare in assoluto. Il ritratto è composto dal Sole e da sei pianeti in un mosaico di 60 fotogrammi fatto da un punto di vista a 32 gradi sopra il piano dell'eclittica. Il pianeta Terra è stato catturato in un singolo pixel in questo singolo fotogramma. È il pallido puntino azzurro dentro il raggio di sole proprio a destra del centro in questa versione rielaborata dell'ormai famosa veduta da Voyager. L'astronomo Carl Sagan ebbe l'idea di usare la fotocamera di Voyager per guardare indietro verso casa da una prospettiva lontana. Trent'anni dopo, in questo giorno di San Valentino, guarda di nuovo quel pallido puntino azzurro.

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