venerdì 20 maggio 2022

La colpa e il perdono

Mercoledì pomeriggio la scuola dell'infanzia di Pile, frazione dell'Aquila, è stata teatro di una terribile tragedia: un'auto parcheggiata in discesa si è sfrenata e ha travolto sei bambini dai 3 ai 5 anni. Uno di loro, il piccolo Tommaso di quattro anni, purtroppo non ce l'ha fatta.

La conducente dell'auto, indagata per omicidio stradale, durante l'interrogatorio in Procura ha ribadito di aver tentato di frenare la macchina con le mani, senza riuscirci. Ed ha aggiunto «Io e tutta la mia famiglia non riusciamo a darci pace, questa tragedia ci segnerà per la vita. Siamo sconvolti, addolorati».

Da parte sua Patrizio D'Agostino, il papà di Tommaso, dimostra di affrontare con un equilibrio davvero ammirevole il dolore più atroce che possa colpire un genitore. «È stata una fatalità, una disgrazia. La madre dei gemellini [in realtà due gemelline di 5 anni, che era andata a riprendere a scuola lasciando in macchina il figlio di 12 anni, NdC] non c'entra nulla, non coviamo un senso di vendetta nei confronti di quella donna. Sarà disperata quanto noi, anche la sua vita in fondo è stata rovinata. Si vede che il Signore aveva bisogno di un angelo e ha scelto Tommaso».

E alla domanda su come si comporterebbe se la donna che ha provocato la tragedia volesse far loro visita, risponde «La accetteremmo nella nostra casa, vivrà con questo peso per tutta la sua vita ed è giusto darle un abbraccio e farle sentire che abbiamo capito: si è trattato di una disgrazia, non di una sua volontà».

Inevitabilmente la mia memoria è tornata a questa notizia di cinque anni fa: sempre in Abruzzo, a Vasto, un uomo si è fatto giustizia da sé ammazzando con tre colpi di pistola il giovane che aveva investito e ucciso sua moglie dopo essere passato col rosso.

Quella fu una reazione indubbiamente folle e sconsiderata, che neppure la palese responsabilità dell'investitore poteva in alcun modo giustificare... ma se una cosa del genere succedesse a me, non credo proprio che riuscirei a parlare tanto presto di perdono, in nessun caso. Moltissima stima a Patrizio D'Agostino, che considero davvero una bella persona, e un pensiero affettuoso e commosso a lui e alla sua compagna Alessia Angelone affinché possano elaborare quanto prima un lutto così straziante.

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