domenica 5 aprile 2020

Ti conosco, mascherina!

[Chiedo perdono per la battutaccia nel titolo del post... A mia discolpa – o forse è un'aggravante? ;-) – non sono stata certo la prima ad usarla in questo triste frangente]
L'ordinanza firmata ieri da Attilio Fontana, presidente della mia regione di residenza, la Lombardia, introduce tra l'altro «l'obbligo per chi esce dalla propria abitazione di proteggere sé stessi e gli altri coprendosi naso e bocca con mascherine o anche attraverso semplici foulard e sciarpe». Io di mascherina ne ho comprata una un paio di settimane fa, in farmacia; è fatta di cotone lavabile e riutilizzabile "infinite volte", mi serve per ricordarmi di evitare di toccarmi naso e bocca (mi sono resa conto soltanto in questa circostanza che tendevo a farlo di continuo... ma per gli occhi come faccio?!) e per evitare di spargere in giro goccioline di saliva tossendo, starnutendo o anche solo parlando, ma non serve a proteggere me dal contagio, per cui continuerò a seguire scrupolosamente le altre norme igieniche, e quando andrò a fare la spesa manterrò la distanza di un metro dalle altre persone (regola peraltro sempre valida).
Nel breve videotutorial qui sotto il dottor Alessandro Gasbarrini, direttore della Struttura Complessa di Chirurgia Vertebrale ad indirizzo Oncologico e Degenerativo presso l'Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna, spiega in modo assai efficace le differenze fra i tipi più comuni di mascherine.

Riassumendo:
  • quelle chirurgiche, più semplici da trovare, sono adatte a persone altruiste, nel senso che servono per proteggere gli altri da un possibile contagio;
  • quelle di tipo FFP2 e FFP3 con la valvola sono adatte a persone egoiste, nel senso che servono per proteggere sé stessi, non gli altri, dal momento che eventuali germi possono fuoriuscire dalla valvola, e sarebbe quindi quanto mai opportuno sovrapporre una mascherina chirurgica;
  • quelle di tipo FFP2 e FFP3 senza valvola servono per proteggere sia sé stessi sia gli altri; si possono quindi definire mascherine "intelligenti".
Peccato che queste ultime non siano affatto facili da reperire... ma, come conclude il dottore, se indossassimo tutti quanti la mascherina chirurgica non ci sarebbe bisogno d'altro.
Ecco uno schema riepilogativo che ho trovato su TeleNicosia; ne ignoro la fonte originaria.


Segnalo inoltre un articolo che illustra gli errori da non fare nell'uso della mascherina.
Concludo condividendo alcune foto di politici che rappresentano esempi da NON seguire quando si indossa la mascherina: il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti in posa con le autorità...


[L'unico a indossare correttamente la mascherina è il rappresentante cinese: il naso va coperto, che diamine!]
... il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, che evidentemente temeva di rovinarsi l'acconciatura...


... e infine il summenzionato Attilio Fontana.

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