martedì 14 aprile 2020

No, non è affatto un gioco

Ieri sera, mentre guardavo un po' distrattamente l'ennesima replica del commissario Montalbano, sfogliavo i feed sullo smartphone... e quando mi sono imbattuta nell'ultimo post di xkcd, al secolo Randall Munroe, mi è preso un colpo. Come sarebbe a dire, RIP John Conway...?! Ebbene sì, a quanto pare il matematico inglese è rimasto vittima del COVID-19 all'età di 82 anni, mentre si trovava a Princeton, negli USA.
Probabilmente alla maggioranza delle persone il suo nome dirà poco o niente, ma io lo conosco per almeno due motivi, uno più attuale – si deve infatti a lui la spiritosa definizione di numeri odiosi (odious, da odd, dispari) e malvagi (evil, da even, pari) che sono solita usare nel mio post di Capodanno, ormai tradizionalmente dedicato alle proprietà del numero che denota l'anno appena cominciato – e l'altro che risale addirittura alla mia infanzia, e alle mie primissime esperienze di programmazione.
Ebbene, uno degli esperimenti inclusi nella seconda parte del corso di introduzione al BASIC per Commodore 64 di cui ho parlato qui veniva enunciato come segue.
Il gioco della "vita" è stato inventato da R. Convay, un matematico inglese. Esso riguarda la storia della vita di una colonia di piccoli insetti che vivono in un'area rettangolare, uno per ogni cella.
La colonia vive da generazione in generazione. Il fato di ciascun insetto è determinato dalle seguenti regole:
  1. Se un insetto ha 1 o meno vicini immediati, muore di solitudine.
  2. Se ha 4 o più vicini, muore di sovraffollamento.
  3. Se ha 2 o 3 vicini, sopravvive alla successiva generazione.
Inoltre, se una cella vuota ha esattamente 3 insetti nelle celle vicine, nasce un nuovo insetto in quella cella.
L'esperimento in questione richiedeva di scrivere un programma per svolgere il gioco della vita su una matrice 9×9.
Ora, a parte che non si chiamava R., semmai J., né Convay bensì Conway con la W, era indubbiamente a lui che si riferiva l'autore del libro. A John Conway è appunto ispirata l'immagine pubblicata da xkcd; non una vignetta statica, una volta tanto, bensì una GIF animata che evoca la dipartita dello scienziato mediante il meccanismo del "gioco" in questione.


Per una tragica ironia del destino, la diffusione del COVID-19 sembra seguire per certi versi le stesse regole del gioco della vita: si può morire se si rimane da soli, non adeguatamente assistiti dopo essersi ammalati, ma anche a causa del sovraffollamento, metafora del mancato rispetto del distanziamento sociale.

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