mercoledì 20 marzo 2019

No-vax: se non puoi convincerli... perculali!

Nei giorni scorsi si è parlato parecchio del presidente della regione Friuli-Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, il quale è reduce da qualche giorno di ricovero in ospedale dopo aver contratto la varicella. Il politico leghista è noto per le sue posizioni no-vax, anche se lui rifiuta di definirsi tale, limitandosi a professarsi contrario alle imposizioni. Senti, ciccio, con l'aria che tira l'unico modo per assicurare un'adeguata copertura vaccinale era istituire l'obbligo, non trovi?!
Comunque personalmente mi sembrava irrealistico aspettarsi che Fedriga fosse vaccinato contro la varicella: salvo rare eccezioni le campagne vaccinali riguardano solo i bambini in età scolare, e non credo siano in tanti a vaccinarsi da adulti. Tra quei pochi ci sono io, che qualche anno fa mi sono voluta sottoporre alla vaccinazione MPR: oltre alla varicella, di cui ricordo fin troppo bene l'irresistibile impulso a grattarmi in ogni dove, tra l'infanzia e l'adolescenza avevo già "fatto" morbillo e parotite (meglio nota come "orecchioni"), e mi mancava solo la rosolia, che mi sono risparmiata ben volentieri.
La notizia del malanno di Fedriga ha varcato i confini nazionali, approdando su testate di informazione (The Independent, Daily Mail Online, HuffPost), siti di argomento scientifico (A Science Enthusiast) e portali umoristici (9GAG).
Dal summenzionato A Science Enthusiast riprendo alcuni memi che prendono in giro gli antivaccinisti.


Concludo con una vignetta che mi ha dato da pensare.

«Ai miei tempi avevamo il morbillo, la polio e i nazisti di cui preoccuparci»
E la nipotina, tra sé e sé: «Non ho il coraggio di dirglielo...».
Sorvolando almeno per il momento sui rigurgiti neonazisti e neofascisti, che meriterebbero un'ampia trattazione... Eh sì, la polio. Da ragazzina, pur essendo regolarmente vaccinata, ne avevo una gran paura, perché in famiglia si leggevano settimanali come Gente o Oggi che raccontavano con dovizia di particolari le vicende di Rosanna Benzi, costretta a vivere per decenni in un polmone d'acciaio dopo essere stata colpita da una grave forma di poliomielite, e scomparsa a soli 43 anni nel 1991. Non mi stupirei affatto di scoprire che anche per le coperture vaccinali contro la poliomielite, la quale sembrava sul punto di essere eradicata a livello globale come avvenne quarant'anni fa per il vaiolo, si registra un calo preoccupante...

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