domenica 18 ottobre 2020

Quando un'immagine del profilo è per sempre (o quasi)

Il caso ha voluto che tre giorni fa venisse pubblicato sia un video dei The Jackal dedicato al "problema" della scelta di quali foto di sé pubblicare sui social...

... sia un post della pagina Facebook Le fotografie che hanno fatto la storia che cercava di spiegare come mai i soggetti delle fotografie di una volta non sorridessero praticamente mai. Il post si conclude con una citazione attribuita a Mark Twain: «Una fotografia è il documento più importante e non c’è nulla di peggiore che passare alla posterità che con uno sciocco e stupido sorriso fissato sulla faccia per l’eternità». E ho pensato: accidenti, proprio IO che non pubblico MAI foto mie sui social, al massimo vengo taggata da altri a mia insaputa e a volte contro la mia volontà, ho scelto come immagine del profilo – su Facebook e sui (rari) social, tra i quali LinkedIn, in cui uso le mie vere generalità – una delle rarissime foto in cui SORRIDO?! (per inciso lo scatto risale al matrimonio di mia cugina celebrato una decina d'anni fa, e da allora non mi sono state fatte foto che reputassi degne di sostituirla – dei selfie non ne parliamo, vengo una schifezza – ma non per vantarmi mi sembra di non essere cambiata poi tanto) Cosa direbbe di me la buonanima di Mark?! ;-)

Con tutto il rispetto per il celebre scrittore e umorista, comunque, non m'interessa conoscere un'ipotetica risposta. Mi piace quella foto, e finché riterrò che mi rappresenti non la cambierò di certo!

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