domenica 24 maggio 2020

Salvateci!

Stamattina Galatea ha twittato «Questa cosa che in Germania l’indice di contagio lo spiega la Merkel e in Lombardia lo spiega Gallera chiarisce perfettamente perché in Germania è andata meglio che in Lombardia». Il riferimento è all'impietoso raffronto tra il discorso nel quale la cancelliera tedesca, la quale ha nel curriculum una laurea in Fisica e un dottorato in Chimica Quantistica, spiegava con chiarezza e rigore estremi la matematica dei contagi, e l'analogo tentativo a dir poco maldestro messo in atto di recente da Giulio Gallera, assessore al Welfare per la Regione Lombardia. Insomma, l'uomo dalle cui decisioni dipende in misura non certo trascurabile la salute di tutti noi cittadini lombardi. Dopo aver ascoltato il discorso nel quale l'assessore illustra cosa significhi secondo lui un indice di contagio pari a 0,51 – il passaggio clou? «Vuol dire che per infettare me bisogna trovare due persone nello stesso momento infette», il che non è assolutamente vero, ed è pericolosissimo che la gente ci creda – e guardato l'ancor più demenziale video nel quale Gallera cerca di metterci una pezza che però risulta peggiore del buco, sono sempre più pessimista. [Il fatto che lui non sia laureato in Medicina né in un'altra facoltà scientifica, bensì in Giurisprudenza – una persona che stimavo soleva fare dell'ironia sulla facilità con cui è possibile conseguire una laurea in legge, ma per il momento evitiamo divagazioni – non è affatto una giustificazione sufficiente per esternazioni così imbarazzanti; credo che chiunque sia provvisto di licenza media dovrebbe solo mettersi un attimo d'impegno a ragionare per comprendere il concetto di indice di contagio, ma evidentemente quando gli esperti glielo spiegavano lui aveva altro per la testa]
Ecco il parere di Gallera sulla richiesta di commissariamento della Lombardia. [dal Corriere di oggi]


Visto che la pensa così al riguardo, figuriamoci se possiamo sperare che si dimetta...
Condivido il link a un post nel quale Alessandro Gilioli chiarisce come mai coloro che difendono «la Lombardia sotto attacco» siano in realtà i primi responsabili della drammatica situazione in cui versa la regione.
Per stemperare un po' (ma neanche tanto) la rabbia e l'amarezza che provo, concludo condividendo una vignetta di AntonioCabras sull'argomento.

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