mercoledì 6 maggio 2020

Dal fantasy senza tempo, perle di saggezza per la realtà di oggi


Questa sera ho voglia di riportare due citazioni tolkieniane, la prima letteraria e la seconda cinematografica, che ho visto condivise sui social da qualche mio contatto e che mi sembrano particolarmente illuminanti in questi tempi bui. La prima è tratta da La Compagnia dell'Anello, primo volume della trilogia de Il Signore degli Anelli, saga di J. R. R. Tolkien.
Frodo: Avrei tanto desiderato che tutto ciò non fosse accaduto ai miei giorni!
[...] 
Gandalf: Anch'io come d'altronde tutti coloro che vivono questi avvenimenti. Ma non tocca a noi scegliere. Tutto ciò che possiamo decidere è come disporre del tempo che ci è dato.
E la seconda è tratta dal film Il Signore degli Anelli - Le due torri, tratto dall'omonima seconda parte del romanzo (non avendolo letto non ho idea di quanto la citazione sia fedele al testo originale, mea culpa).
Frodo: Non posso farlo, Sam. 
Sam: Lo so. È tutto sbagliato. Noi non dovremmo nemmeno essere qui. Ma ci siamo. È come nelle grandi storie, padron Frodo. Quelle che contano davvero. Erano piene di oscurità e pericoli, e a volte non volevi sapere il finale. Perché come poteva esserci un finale allegro? Come poteva il mondo tornare com'era dopo che erano successe tante cose brutte? Ma alla fine è solo una cosa passeggera, quest'ombra. Anche l'oscurità deve passare. Arriverà un nuovo giorno. E quando il sole splenderà, sarà ancora più luminoso. Quelle erano le storie che ti restavano dentro, che significavano qualcosa, anche se eri troppo piccolo per capire il perché. Ma credo, padron Frodo, di capire, ora. Adesso so. Le persone di quelle storie avevano molte occasioni di tornare indietro e non l'hanno fatto. Andavano avanti, perché loro erano aggrappate a qualcosa. 
Frodo: Noi a cosa siamo aggrappati, Sam? 
Sam: C'è del buono in questo mondo, padron Frodo. È giusto combattere per questo.

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