venerdì 29 maggio 2020

A proposito di fact checking

Nelle ultime ore nella mia "bolla" social è diventato virale lo screenshot qui accanto. Fin dal titolo dell'articolo, Mark Zuckerberg – Dead At 36 – Says Social Media Sites Should Not Fact Check Posts (Mark Zuckerberg, morto all'età di 36 anni, afferma che i siti di social media non dovrebbero fare fact checking dei post) era facile intuire che la notizia non andasse presa sul serio, e che non era proprio il caso di stracciarsi le vesti per la prematura dipartita del giovane nababbo.
Ecco la traduzione dell'articolo, pubblicato ieri sul sito The Shovel, più o meno l'omologo australiano del nostro Lercio.
Il fondatore di Facebook Mark Zuckerberg, che oggi è morto di coronavirus nella sua casa californiana, afferma che non spetta a Facebook ergersi ad arbitro della verità per tutto quello che le persone pubblicano online.
Il miliardario mago della tecnologia, che è risultato positivo al COVID-19 la scorsa settimana prima di essere ricoverato in ospedale domenica, ha affermato che Facebook ha una visione molto diversa da Twitter, che di recente ha iniziato a fare fact checking dei tweet del presidente Trump. [a tal proposito puoi leggere qui, NdC]
«In generale, probabilmente le società private non dovrebbero avere la possibilità di farlo», ha dichiarato Zuckerberg, i cui funerali si terranno la prossima settimana, in un'intervista a Fox News.
Mentre da tutto il mondo arrivavano manifestazioni di cordoglio, Zuckerberg, che elenca Adolf Hitler tra i suoi eroi, ha detto che la gente ha il diritto di ascoltare un'ampia gamma di opinioni e che la censura è antidemocratica.
Gli sopravvivono i suoi otto figli e le tre mogli. Le autorità affermano che le accuse di incesto contro di lui ora verranno ritirate.
A proposito di fake news... non so se hai mai sentito parlare del comune di Bugliano, le cui bizzarre ordinanze fanno spesso parlare di sé sui social, scatenando l'indignazione anche di persone che reputavo dotate di sufficiente discernimento. Già, perché in provincia di Pisa non c'è nessun comune con quel nome, esiste solo una frazione di Barga (LU)... e i post pubblicati sulla pagina Facebook in questione hanno un palese intento satirico, peraltro espresso a chiare lettere nella relativa pagina about, ma evidentemente un pochino troppo sottile per poter essere colto da tutti. Ebbene, anche se questo fenomeno social è esploso oltre un anno fa, pure il leader leghista Matteo Salvini ci è cascato di recente, salutando l'immaginario comune in una delle sue innumerevoli dirette. Dopo una così magra figura, mi aspetto che cercherà di metterci una pezza sostenendo che sì, lui sapeva benissimo che Bugliano non esiste, figuriamoci, ma voleva entrare in sintonia con il suo elettorato...

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