martedì 22 settembre 2020

Tecnologie che salvano vite

Nei giorni scorsi, tramite una delle newsletter aziendali, sono venuta a conoscenza di una storia davvero avvincente raccontata in tre video della serie Engineering Hope realizzati da WP BrandStudio, dove WP sta per il Washington Post. Soprattutto il terzo video, Hope for the Next Generation (Speranza per la prossima generazione), mi ha emozionata, e mi ha resa particolarmente fiera di lavorare per NI... anche se finora nel mio piccolo non ho fatto nulla di nemmeno lontanamente paragonabile. Protagonista è un ingegnere costretto a fare i conti con la gravissima patologia cardiaca di cui soffre la sua bambina, salvo poi scoprire che l'unica cosa che può salvare la vita di sua figlia è un dispositivo che lui stesso ha contributo a sviluppare. Da brividi, vero?
David Yi (account manager di NI): Quando tua figlia passa dall'essere del tutto normale al non esserci quasi più, l'unica cosa che mi è passata per la testa è «Come possiamo farla sopravvivere fino a domani».
Elena è nata nel 2014. Era una bambina normale finché una notte non svenne a casa. Dovemmo fare la rianimazione cardio-polmonare per mantenerla in vita, e poi venne portata d'urgenza in ospedale. Fu subito chiaro che era il suo cuore ad essere in cattive condizioni, quindi dovette essere portata in aereo al centro cardiaco di Berlino. Le venne diagnosticata una cardiomiopatia dilatativa, una condizione in cui il muscolo cardiaco è troppo grande per pompare regolarmente sangue attraverso il corpo. Le diedero una probabilità del cinque per cento che il suo cuore si riprendesse da solo. Come genitori durante quel periodo, ovviamente, non sai cosa fare in quella situazione. Non ci sono così tante cose che ti passano per la testa, tranne: «Come possiamo farla stare di nuovo bene». I medici ci hanno mostrato le immagini di un dispositivo esterno che avrebbe dovuto essere collegato direttamente al suo cuore. Il sistema sembrava spaventoso, ma in quel momento era in realtà l'ultima risorsa a cui potevamo aggrapparci. Il nome di quel sistema è EXCOR Pediatric di Berlin Heart. Uno dei miei primi clienti che ho supportato a NI era di Berlin Heart. Quando lavoravo con Berlin Heart, allora, non avevo idea che questo avrebbe avuto un impatto così grande sulla mia vita futura. I medici ci hanno detto che senza il sistema EXCOR Elena non avrebbe potuto sopravvivere. Questa era davvero l'ultima opzione. Nella maggior parte dei casi il dispositivo EXCOR viene utilizzato per colmare il tempo fino a quando è disponibile il cuore di un donatore. Siamo stati davvero fortunati che il cuore di Elena si sia ripreso grazie al supporto di quella macchina. Quando il cuore di tua figlia dipende da una macchina, vuoi essere sicuro che funzioni in modo affidabile. Sapere che avrei potuto contribuire con il mio lavoro a garantire la qualità di quel dispositivo mi ha davvero dato una visione differente del mio lavoro quotidiano in NI. In NI supportiamo così tanti grandi progetti come Berlin Heart, e vedere come possiamo migliorare lo sviluppo di nuove tecnologie ed essere parte del futuro, è semplicemente stimolante ogni giorno.
Oliver Peters (R&D Engineer di Berlin Heart): Sono contento di poter usare la mia capacità per aiutare. Questa è la motivazione più grande per migliorare i progetti futuri, perché forse puoi aiutare un po' di più.
Matti Elsner (Test Engineer di Berlin Heart): Ascoltare una storia dalla viva voce di qualcuno la cui bambina è stata salvata dal nostro prodotto ti fa stare bene. Trovare qualcosa da cui puoi vedere regolarmente che il tuo lavoro ha un impatto sulla vita di altre persone è sicuramente un pensiero appagante.
Joni Shrantz (madre di una paziente di Berlin Heart): Se non ci fosse stato il sistema EXCOR, Juniper non ce l'avrebbe mai fatta. Abbiamo molta fiducia nella tecnologia e negli scienziati dietro il sistema EXCOR. Siamo entusiasti di vedere cos'altro faranno.
Oliver Peters: Spero che in futuro potremo far progredire la terapia in modo che non sia l'ultima risorsa, ma in primo luogo possa prevenire la malattia.
David Yi: Come ingegnere e come padre, è la mia passione far parte di questo e contribuire al successo di quei progetti. Se vedete Elena oggi, riconoscerete che si sta godendo la vita al massimo. Questo non sarebbe mai stato possibile senza il supporto di quel sistema.

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