giovedì 30 gennaio 2020

Poniamo l'accento sull'accento

Di recente mi è capitato di leggere l'articolo Vademecum sull'accento: quando indicarlo e dove pronunciarlo sul sito dell'Accademia della Crusca, e... beh, mi sono resa conto che la mia padronanza della lingua italiana è più imperfetta di quanto pensassi, in particolare riguardo ai termini dall'accentazione "dubbia"!
Per comodità riporto qui di seguito la casistica elencata, opportunamente organizzata in gruppi.
  • Nel caso di ossimòro/ossìmoro, sono corrette entrambe le pronunce.
  • Il verbo intimare si può coniugare sia "all'italiana" (io intìmo) sia "alla latina" (io ìntimo).
Le due pronunce differenti possono risultare entrambe corrette, sia pur con significati diversi.
  • circùito quando ci si riferisce al percorso di una gara o a un circuito elettrico, circuìto come participio passato del verbo circuìre
  • se usato nel senso di aggettivo, "bramoso", è cùpido, se invece ci si riferisce al dio dell'amore Cupìdo
  • nòcciolo quando si parla del guscio legnoso che ricopre il seme di alcuni frutti, nocciòlo se si parla dell'albero che dà le nocciòle
  • òmero in riferimento all'osso che va dalla spalla al gomito, mentre il poeta è Omèro
  • se usato come aggettivo, es. "la macchina utensile", la parola va pronunciata utènsile, se invece viene usata da sola, es. "l'utensile del fabbro", va pronunciata utensìle
Anche nei casi seguenti sono accettabili entrambe le pronunce: una si rifà al greco, l'altra al latino.
  • alopecìa (greco)/alopècia (latino)
  • arteriosclèrosi (greco)/arterioscleròsi (latino)
  • èdema (greco)/edèma (latino)
  • flògosi (greco)/flogòsi (latino)
  • mìmesi (greco)/mimèsi (latino)
  • nècrosi (greco)/necròsi (latino)
Ecco un elenco di casi in cui una delle due pronunce è più corretta e/o frequente rispetto all'altra.
  • abbacìno è più frequente di abbàcino
  • alchimìa è più frequente di alchìmia
  • anamorfòsi è più comune di anamòrfosi (che si rifà al greco)
  • bolscevìco è più corretto di bolscèvico
  • carìsma è più corretto di càrisma
  • io constàto è più corretto di cònstato
  • còrreo è più corretto (e meno usato) di corrèo
  • diatrìba è più comune di diàtriba, che però è etimologicamente più corretto
  • diurèsi è preferibile a diùresi
  • io elèvo è preferibile a èlevo (che si rifà al latino)
  • io esplèto è più corretto di èspleto
  • fortùito è più corretto e diffuso di fortuìto
  • monòlito è spesso preferibile a monolìto (monolìte, forma derivata dal francese, è altrettanto corretto)
  • ròbot è più corretto di robòt o robò
  • scandinàvo è più corretto del più usato scandìnavo
  • io sepàro è più diffuso, ma anche sèparo, che riprende l'uso latino, è corretto [ricordo come fosse ieri che al biennio del liceo scientifico la prof di Lettere soleva pronunciarlo così, e noi alunni la prendevamo in giro di nascosto... e invece aveva ragione lei, pensa un po'! NdC]
  • l'ultrà è più frequente rispetto a l'ùltra
  • io valùto è più corretto di vàluto
  • zaffìro è più diffuso, ma zàffiro non è sbagliato, perché segue la pronuncia greca
Infine, nei casi seguenti la pronuncia corretta è una sola (e in qualche caso non è quella che io ero convinta fosse quella giusta...).
  • abbaìno (sopraelevazione sul tetto di un fabbricato) e non abbàino
  • io àbrogo e non abrògo
  • acribìa e non acrìbia
  • io adùlo e non àdulo
  • alcalìno e non alcàlino (ma il sostantivo maschile plurale àlcali, non alcàli)
  • amàca e non àmaca
  • anòdino e non anodìno
  • appendìce e non appèndice
  • àrista e non arìsta
  • io arrògo e non àrrogo
  • assólo (da a solo) e non àssolo
  • autòdromo e non autodròmo
  • balaùstra e non balàustra
  • baùle e non bàule
  • bocciòlo e non bòcciolo
  • cadùco e non càduco
  • callìfugo e non callifùgo
  • cànide e non canìde
  • centellìno e non centèllino
  • claustròfobo e non claustrofòbo
  • codardìa e non codàrdia
  • collànt e non còllant
  • colòssal e non còlossal
  • cosmopolìta e non cosmopòlita
  • cucùlo e non cùculo
  • dagherròtipo e non dagherrotìpo
  • dàrsena e non darsèna
  • depliàn (senza la t finale, essendo una parola francese) e non dèpliant
  • dissuadére e non dissuàdere
  • ecchìmosi e non ecchimòsi
  • edìle e non èdile
  • elèttrodo e non elettròdo
  • elzevìro e non elzèviro
  • enurèsi e non enùresi
  • epòdo (nella metrica classica, verso minore che seguiva a uno maggiore formando con esso un periodo metrico) e non èpodo
  • errata còrrige e non errata corrìge
  • èureka e non eurèka [come ero convinta si dicesse ai tempi di Archimede Pitagorico, NdC]
  • faringèo e non farìngeo
  • gòmena e non gomèna
  • gratùito e non gratuìto
  • guaìna e non guàina
  • ìlare e non ilàre
  • ìmpari e non impàri
  • inàne e non ìnane
  • incàvo e non ìncavo
  • infìdo e non ìnfido
  • Ìnternet e non Internèt [che fa tanto Nonno Multimediale, NdC]
  • io intèrseco e non intersèco
  • Islàm e non Ìslam
  • isòtopi e non isotòpi
  • leccornìa e non leccòrnia
  • lemniscàta e non lemnìscata
  • libìdo e non lìbido
  • lùbrico e non lubrìco
  • medìceo e non medicèo
  • melòmane e non melomàne
  • mollìca e non mòllica
  • mulìebre e non mulièbre
  • Nobèl e non Nòbel
  • omeòpata e non omeopàta
  • osteòpata e non osteopàta
  • peróne e non pèrone
  • persuadére e non persuàdere
  • presàgo e non prèsago
  • prosàpia e non prosapìa
  • pudìco e non pùdico
  • regìme e non règime
  • rubrìca e non rùbrica
  • Salgàri (cognome del famoso scrittore di romanzi d'avventura) e non Sàlgari
  • salùbre e non sàlubre
  • sàrtia e non sartìa
  • seròtino e non serotìno
  • sìlice e non silìce
  • io strarìpo e non stràripo
  • sutùra e non sùtura
  • tarsìa e non tàrsia
  • tèrmite e non termìte
  • tralìce e non tràlice
  • ùpupa e non upùpa
  • Uràli e non Ùrali
Alcune di queste parole sono talmente desuete e/o di nicchia che alla stragrande maggioranza di noi difficilmente capiterà di doverle utilizzare nella comunicazione orale... però a me sapere come si pronunciano non dispiace affatto! :-)

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