Il conclave, ovvero la riunione dei cardinali di età inferiore agli 80 anni per eleggere il successore di papa Francesco, inizierà il 7 maggio prossimo. Dal momento che ho guardato il film Conclave – occhio che la trama su Wikipedia contiene spoiler – seguirò la successione delle "fumate" con più interesse del solito... anche se escludo che possa avvenire un colpo di scena come quello del film (e se anche fosse, noi ne rimarremo per sempre all'oscuro).
Il video pubblicato da Come sorridere in un mondo contorto e realizzato con l'AI mostra i 16 "favoriti" come se fossero partecipanti a un reality show. Tra essi c'è pure Matteo Zuppi, quello per cui "faccio il tifo" e al quale auguro che non gli si applichi l'antico proverbio «Chi entra Papa, esce Cardinale»... comunque nulla vieta che alla fine venga eletto un outsider. In teoria potrebbe diventare Papa chiunque, non necessariamente un cardinale e nemmeno un sacerdote, purché sia maschio, battezzato e celibe... ma a quanto pare l'unico precedente in tal senso risale ai tempi di papa Celestino V, quello che la Chiesa venera come santo, ma che secondo un'interpretazione tanto diffusa quanto dubbia Dante Alighieri avrebbe collocato nell'Antinferno tra gli ignavi perché «fece per viltade il gran rifiuto».
Un altro video realizzato con l'intelligenza artificiale, nei cui confronti il compianto papa Francesco mostrava un'apertura abbastanza sorprendente, vede protagonista proprio lui che in Paradiso si intrattiene felice con Gesù Cristo "in persona". Un altro ancora – ma ne ho adocchiati diversi su questa falsariga – lo vede crescere a vista d'occhio dall'età di 5 anni a quella che aveva quando si è spento pochi giorni fa. E la foto qui sotto lo mostra riunito ai suoi predecessori, con papa Giovanni XXIII che, mi si perdoni un pizzico di bodyshaming, rischia di "spiaccicarlo". :-)
Infine, gli Oblivion hanno dedicato al conclave un video. Questa volta non cantano, ma fanno qualcosa di diverso: a ciascuno di loro cinque è stata assegnata una vocale, e possono pronunciare esclusivamente parole che contengono solo quella vocale (peccato per Graziana Borciani che, essendole toccata la U, rimane un po' in disparte). Un interessante esercizio linguistico!
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