venerdì 23 agosto 2024

Morti di serie A e di serie B

In questi giorni si è parlato molto della lussuosa imbarcazione lunga 56 metri affondata vicino a Palermo con 22 persone a bordo in circostanze ancora da chiarire; oggi è stato recuperato il corpo dell'ultima persona dispersa, Hannah Lynch, figlia 18enne del ricchissimo imprenditore Mike Lynch anch'esso morto nel naufragio, portando a 7 il bilancio definitivo delle vittime.

Comunque si è discusso parecchio anche di un altro aspetto collaterale. Quando finisce nei guai un panfilo con a bordo dei ricconi si fa di tutto per soccorrerli e recuperarli vivi o morti, mentre quando affonda un barcone carico di migranti la solfa è ben diversa: la stragrande maggioranza delle vittime rimane senza nome, con il mare come tomba, destinata a diventare cibo per i pesci. A tal proposito condivido il post di Luca Paladini...

I corpi annegati in mare sono una tragedia, sempre.
I corpi annegati in mare si devono recuperare, sempre.
I corpi annegati in mare hanno un nome, sempre.
Sempre.
Persino quando non sono milionari.

... il link all'articolo La tragedia del Bayesian e i migranti dei barconi: quando la pietà è selettiva pubblicato su Famiglia Cristiana, e la vignetta di Mauro Biani che puoi vedere qui sotto.

[Per l'immagine che apre il post si ringrazia Satiraptus]

12 commenti:

  1. Beh, non è una novità: guarda quello che sta avvenendo in Palestina con morti di serie A e morti di serie B, anzi C o forse campionato eccellenza...

    Personalmente ritengo poi che proprio sulla discriminazione fra ricchi e poveri sarà basato il prossimo razzismo. Tutti uguali in teoria ma poi chi è ricco potrà permettersi più diritti di chi è povero (migliore educazione, miglior cibo, migliore salute etc.)

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    1. Beh, che non siamo tutti uguali sotto quei punti di vista è vero da mo' (mi verrebbe da dire "da sempre", ma evito di essere troppo categorica), e il razzismo, o meglio l'origine etnica, c'entra pure, ma solo fino a un certo punto.
      Per quanto riguarda la situazione in Palestina, ti sembrerò ingenua ma non mi spiego come sia possibile che (semplificando) tutti abbiano voltato le spalle a Putin mentre al tempo stesso sostengono Israele; è vero che nel primo caso "ha cominciato lui" mentre nel secondo "ha cominciato Hamas", ma trovo inconcepibile che si possa armare con tanta disinvoltura uno che sta facendo strage di civili innocenti tra cui moltissimi bambini.

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    2. Ahimè, per la seconda volta non sono d'accordo con te e questo mi preoccupa: aldilà delle considerazioni umanitarie che ovviamente anch'io condivido mi permetto di farti notare che il premier turco ha ucciso 43000 curdi islamici, il principe ereditario arabo ha ucciso 337000 islamici yemeniti, il premier siriano ha ucciso oltre 50000 islamici del suo stesso popolo, il premier cinese ha ucciso 1.300.00 iuguri islamici nel totale silenzio di tutto il mondo. Quanti bambini ucraini ha ucciso il premier russo? Non ricordo manifestazioni della estrema sinistra (né di altri movimenti politici) su questi casi. Il premier israeliano ha solo CONTRATTACCATO in risposta ad un ignobile attacco proditorio di Hamas che, tra l'altro, ha preso 200 ostaggi che cerca di usare come arma di scambio in barba a TUTTE le convenzioni internazionali che lo vietano. Inoltre, e concludo, Israele NON cerca sistematicamente di uccidere i civili: è la guerra PER EVITARE che si ripetano gli atti del 7 ottobre 2023. Non sono ebreo, ti garantisco, ma filoccidentale si. Perché ritengo che sia il sistema politico MENO PEGGIO che c'è oggi sul pianeta Terra.
      Grazie dell'attenzione che vorrai dedicarmi e scusami per la lunghezza.

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    3. Ahimè, è questo il rischio che corro quando mi avventuro in considerazioni su questioni riguardo alle quali non sono adeguatamente informata... È probabile che io abbia dato troppa fiducia alle fonti di informazione che seguo abitualmente, e che non sono certo esenti da una narrazione in qualche misura distorta della realtà.

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    4. Grazie per la cortese risposta! Anche se è non è nel merito... :-))

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    5. Sorry, la questione è complessa, e al termine della prima devastante giornata di lavoro dopo il rientro dalle ferie non sono riuscita a concepire nulla di più sensato. Non che oggi vada meglio: per dire, adesso sono qui che mi arrovello "in che senso, non è nel merito"? ;-)

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    6. Ma guarda Nome:gg, quando affami una popolazione, violi la convenzione di Ginevra, bombardi sistematicamente ospedali, scuole, palazzi civili, provochi quasi 50.000 morti tra cui bambini, donne, anziani non si può parlare di contrattacco ma di vendetta.

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    7. La "reazione" israeliana (perché, a mio avviso, di questo si tratta) è dovuta, sempre secondo me senza pretesa di "verità", ANCHE al fatto che Hamas ha nel suo documento fondativo la DISTRUZIONE TOTALE DI ISRAELE e alle ultime elezioni ha ottenuto più del 60% dei voti espressi. Praticamente tutte le famiglie di palestinesi hanno almeno un membro di Hamas, inoltre i paesi arabi hanno attaccato militarmente e proditoriamente due volte sempre con l'intenzione di eliminare fisicamente tutti gli ebrei. La reazione è mirata alla distruzione di Hamas che, purtroppo, usa i civili come scudi umani ben sapendo come il mondo occidentale reagisce, giustamente, alla cosa. Questa è la mia opinione. Non credo che noi italiani reagiremmo in modo molto diverso in base a quanto sopraesposto. Grazie.

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    8. Se l'Italia avesse da quasi 70 anni i suoi territori occupati da un paese straniero, forse avrebbe anch'essa un partito politico equivalente ad Hamas, una frangia del quale si è nel corso del tempo estremizzata e ha assunto valenze di matrice terroristica come conseguenza delle innumerevoli risoluzioni ONU che certificano l'occupazione illegale di quei territori da parte dei coloni israeliani. Risoluzioni sempre considerate da Israele qualcosa meno di carta straccia.
      Non so se Hamas abbia nel suo statuto la distruzione di Israele. Al momento, ciò che si sa, ed è sotto gli occhi di tutti, è che Israele sta distruggendo Gaza e massacrando con ogni mezzo i suoi abitanti. E che la ua distruzione e l'annientanento dei suoi abitanti sia un obiettivo di Israele, lo dichiarano ormai palesemente molti ministri del governo di Netanyahu.

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  2. Spesso sono d'accordo con te ma in questo caso no. E' da quando è nato il mondo che il "trattamento" (di ogni tipo) riservato alle persone famose o ricche o potenti è RADICALMENTE diverso da quello delle persone "normali"; un esempio solo: quando si ammala di una grave malattia la moglie dell'erede al trono inglese il mondo si riempie di articoli più o meno compassionevoli verso lei mentre ogni giorno, solo in Italia, decine di persone si ammalano della stessa malattia e la cosa interessa SOLO ai suoi cari o al massimo ai suoi conoscenti.
    Così va il mondo e, forse, è anche giusto così, tu stessa fai dei post dedicati ad una delle tue cantanti preferite (anche a me) e non ai tuoi colleghi di lavoro o vicini, ecc.
    Non è una critica a te, ASSOLUTAMENTE, ripeto che il mondo è fatto così...

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    1. In realtà mi sa che siamo più d'accordo di quanto non sembri: comprendo perfettamente come mai la gente comune si appassioni di più alle vicende dei cosiddetti VIP, pompate fino all'eccesso dai media, mentre magari ignora cosa capita al vicino di pianerottolo. Io stessa avrei potuto raccontare con dovizia di particolari le vicissitudini sanitarie dei miei defunti genitori, usanza peraltro non così rara fra la gente comune che popola i social, ma ho preferito evitare, non soltanto perché ero convinta che agli altri importasse ben poco (e se avessero mostrato che gli importava un sacco sarebbe stata probabilmente una posa), ma soprattutto per una forma di riserbo e pudore. Io, se fossi stata nei panni di Céline Dion e avessi girato quel documentario perché ci tenevo a far capire ai miei fan il motivo per cui li stavo "trascurando", nel momento di quel terribile attacco di spasmi avrei risposto senza dubbio di sì al soccorritore che mi chiedeva se volessi che fosse spenta la telecamera. Dal mio punto di vista sarebbe stato davvero troppo, anche se non biasimo lei per aver scelto diversamente.

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  3. Non condivido alcune cose scritte da gg. Innanzitutto fare la conta di quanti bambini ha ucciso Putin rispetto a Netanyahu non ha molto senso, e in ogni caso, se proprio volessimo stare sui numeri, è sufficiente considerare che Netanyahu nelle sole tre settimane successive al 7 ottobre ha provocato più vittime civili di quante ne abbia provocato Putin in un anno (all'epoca) di guerra in Ucraina.


    Il premier israeliano ha solo CONTRATTACCATO in risposta ad un ignobile attacco proditorio di Hamas che, tra l'altro, ha preso 200 ostaggi che cerca di usare come arma di scambio in barba a TUTTE le convenzioni internazionali che lo vietano

    Sì, vero, ma quello che inizialmente poteva essere considerato un contrattacco si è ben presto trasformato in un genocidio che, ad oggi, non ha alcuna giustificazione, data la sproporzione della risposta rispetto alla provocazione. Se poi vogliamo tirare in ballo le convenzioni internazionali, anche gettare bombe su civili disarmati è una pratica contraria a tutte le convenzioni. Non solo. È contrario alle suddette convenzioni anche bloccare aiuti umanitari (cibo, medicinali ecc.) e provocare la morte per fame e malattie di una popolazione, che è esattamente ciò che sta facendo l'esercito israeliano. Quando poi scrivi che "Israele non cerca sistematicamente di uccidere i civili", perdonami, se non fossimo di fronte a una tragedia, mi verrebbe da ridere.

    Per quanto riguarda la questione del filo-occidentalismo, pure io sono filo-occidentale. Sono nato e vissuto qui, sono contento di questo e non vorrei essere nato in alcun altro posto. Ma questo non mi pone nella condizione di non criticarlo, quando occorre. L'occidente nel corso della sua storia ha commesso una montagna di nefandezze talmente impressionante che se volessimo elencarle e descriverle tutte non basterebbe una biblioteca. E criticare queste nefandezze non significa, come superficialmente dicono molti, essere contro-occidentali, significa rendersi conto del mondo in cui si vive, un mondo che non è diviso in buoni da una parte e cattivi dall'altra ma è estremamente più complesso. Ti assicuro che volessimo fare una distinzione netta tra buoni e cattivi, noi occidentali, se si è un po' onesti intellettualmente, non figureremmo certo tra i buoni.

    Per quanto riguarda invece la questione dei naufraghi di serie a di serie b, è evidente da sempre che sia così come Gwendalyne ha scritto nel suo post. Siccome viviamo in una società capitalistica dove il denaro conta più delle persone e dove non esiste più una società che si faccia carico della vita degli individui, abbiamo naufraghi di serie a, i ricconi del mega yacht, e di serie b, i migranti. E il fatto che in tutto il mondo funzioni così non è comunque motivo per non parlarne quando capitano fatti di cronaca che mettono in luce questo doppio e ipocrita trattamento.



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