martedì 6 agosto 2024

Lo chiamavano "faccia di bronzo"

Oggi un mio contatto ha condiviso con una certa ilarità lo screenshot qui sotto.

Per chi avesse vissuto fuori dal mondo negli ultimi tre mesi, il 7 maggio scorso il presidente della regione Liguria Giovanni Toti è stato messo agli arresti domiciliari con l'accusa di corruzione, ma soltanto in seguito alle sue recenti dimissioni, le quali hanno fatto venir meno il rischio di reiterazione del reato, la misura cautelare gli è stata revocata. Ingenuamente ho pensato: dai, sarà una notizia vecchia, che dimostra soltanto che lui è sempre stato contrario ai meccanismi giudiziari dei quali alla fine è rimasto vittima lui stesso... e invece no, l'articolo è di oggi.

"Io credo che le immunità della politica siano calate oltre ogni limite.
Seguendo un certo populismo e giustizialismo si ritiene che chi fa politica abbia privilegi in sé, ma in realtà sono privilegi del potere popolare che li rappresenta.
Credo quindi non solo che servirebbe un allargamento delle immunità, dai parlamentari ai ministri, ma questo vale anche per sindaci e governatori, come del resto la nostra divisione dei poteri e la nostra legislazione prevedevano prima di Mani pulite". Lo ha detto l'ex governatore della Liguria, Giovanni Toti, dopo aver incontrato il leader di Noi moderati, Maurizio Lupi, nella sede del gruppo a Montecitorio.

Non sarebbe stato più opportuno un cauto silenzio, Giova'?

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