sabato 12 novembre 2022

Bisogna saper perdere... con dignità

Domenica scorsa Letizia Moratti, una che oltre ad aver fatto danni in tutti i ruoli che ha ricoperto finora ha legato inscindibilmente la sua immagine al centrodestra e al berlusconismo, ha annunciato che si candiderà come presidente alle elezioni regionali del 2023 in Lombardia, sostenuta dal Terzo Polo di Carlo Calenda e Matteo Renzi, pochi giorni dopo aver dato le dimissioni da vicepresidente e assessora alla Sanità della Regione Lombardia. La Moratti si troverà quindi a sfidare il candidato della destra, probabilmente il presidente uscente Attilio Fontana.

Si è discusso molto sul fatto che il Partito Democratico potesse aggregarsi ad Azione e Italia Viva nell'appoggiare questa candidatura a mio avviso sconsiderata, ma per fortuna questo rischio sembra rientrato. Anche se proprio ieri sera, durante un dibattito televisivo, ho sentito una giornalista ammonire Enrico Letta: se vuole avere qualche chance in Lombardia non deve ripetere lo stesso errore che ha già commesso in occasione delle politiche, quello di rifiutare alleanze tanto proficue quanto scomode, in quel caso coi 5 Stelle di Giuseppe Conte. Ora, da aspirante elettrice di quella parte politica – anche se a settembre non ho votato PD – una delle (poche) cose che non mi sento di rimproverare a Letta è la scelta di non allearsi con Conte, tra l'altro colui che ha innescato la crisi del governo Draghi (e se pensi che il governo Meloni sia meglio, temo che i nostri punti di vista siano inconciliabili). Qualora per ipotesi il PD dovesse finire per decidere di sostenere la Moratti, anche se avrò per la prima volta (visto che a marzo 2018 non ero ancora residente qui) la possibilità di votare alle regionali in Lombardia e sarei ben contenta di contribuire a mandare a casa Attilio Fontana, del quale ho scelto in apertura un'istantanea alquanto rappresentativa – anche perché nel mio cuore di Attilio Fontana ce n'è soltanto uno ;-) – se l'alternativa fosse quella voterei scheda bianca; astenermi no, giammai.

Oggi Pierfrancesco Maran, attuale assessore del Comune di Milano, si è candidato alla presidenza della Regione Lombardia con il Partito Democratico. Al momento non si sa se Maran sarà il candidato unico del PD o se parteciperà a eventuali primarie di partito o di coalizione. Ora, se devo essere sincera io non ce l'ho molto presente, a occhio non mi sembra particolarmente carismatico ma di alternative migliori non me ne vengono in mente... comunque credo che lui lo voterei. Magari il PD alla fine perderà lo stesso, ma se non altro non avrà preso in giro il suo elettorato.

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